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domenica 22 luglio 2018
CENTODIECI ANNI BEN PORTATI
Giovannino Guareschi e friends
© Mariagrazia Quaranta - GIO
CENTODIECI ANNI BEN PORTATI
Cinquant'anni fa, il 22 luglio 1968, moriva a Cervia lo scrittore e giornalista Giovannino Guareschi, nato il primo maggio 1908 a Fontanelle di Roccabianca (Parma). A seguire il funerale, solo pochi amici, tra cui Indro Montanelli, il direttore della Gazzetta di Parma Baldassarre Molossi, il direttore della Notte Nino Nutrizio, Enzo Biagi, Enzo Ferrari.
L'Unità, quotidiano del partito comunista, commenta sarcasticamente: «Malinconico tramonto dello scrittore che non era mai sorto».
Trentatré anni dopo, Massimo Caprara, saggista e già segretario di Palmiro Togliatti, ex sindaco di Portici, membro del comitato centrale del Pci, deputato per diverse legislature, radiato dal partito nel 1969 per la sua adesione al gruppo «eretico» del Manifesto, farà autocritica. «Come Peppone, sono stato anch’io prigioniero volontario di un’ideologia mortificante (…) Trinariciuti? Sì, lo eravamo. Quell’immagine era formidabilmente vera». E dello scrittore parmense dirà che fu «un ruvido civilizzatore, mai compiacente con nessuno, uno scomodo intellettuale, un maestro eterodosso e grottesco, che concepiva la religione come senso comune dell’esistenza, filosofia spicciola del popolo».
Nei suoi libri «l’avversario non è mai considerato un nemico, non è mai criminalizzato».
Ivano Sartori
1 ° Premio 2016 World Humor Hawards: Achille Superbi (Italia) - "Little World Award" Trophy
Giovannino Guareschi ha un moto di stizza durante la lettura dell'Unità.
Giovannino Guareschi osserva la vignetta del collega Carlo Manzoni che, pubblicata nel 1950 dal Candido, di cui era direttore, costò ai due una condanna a 8 mesi di reclusione per diffamazione e vilipendio al Capo dello Stato. La vignetta raffigura il presidente della Repubblica tra due file di bottiglie allineate a mo’ di corazzieri con la didascalia: «Nebiolo, Poderi del Senatore Luigi Einaudi». In pratica, Einaudi veniva accusato di vendere al Quirinale, cioè a stesso, il vino prodotto nei suoi vigneti.
Giovannino Guareschi con Gino Cervi e Fernandel.
Giovannino Guareschi in tenuta contadina nel suo podere di Roncole Verdi (Parma).
Un candido reazionario
(L'italiano più tradotto all'estero andò quasi solo al cimitero)
di Michele Brambilla
Nota: Gli amici di Giovannino Guareschi nella caricaturain alto sono: in seconda fila da sx a dx Raffaella Spinazzi di Fany-Blog, Emilio Isca, Alessandro Prevosto / Palex , Marco De Angelis, Lucio Trojano ed in prima fila Alberto Guareschi e Gianandrea Bianchi.
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