domenica 5 marzo 2023

"Faraone International Cartoon Contest - Safety at work"

 Dear friend,

with all my love for cartoons I propose to you all the "Faraone International Cartoon Contest - Safety at work". I hope you will help me to promote my contest in the world... and to invite all cartoonists to participate..

thank you very very much

Best regards

Marco D'Agostino


Faraone 

International Cartoon Contest - 

"Safety at work"

How can you enter?

Submit a cartoon drawing on the theme of Safety at Work by filling out the form below.


May 6, 2023

Deadline for entry


May 11, 2023

Evaluation of the drawings and selection of the winners


May 12, 2023

Winners announcement


May 26, 2023

Exhibition of the artworks and awards ceremony


Prizes

1st Prize 1200 €

2nd Prize 800 €

3rd Prize 500 €

15 Special Prizes of 150€


The contest is held under the artistic direction of Marco D'Agostino


FOR FURTHER INFORMATION:

marcodagos@yahoo.it - eventi@faraone.com

Crotone : Umanità tradita

 

"U mani, TA tra dita" = "Umanità tradita"
Alcinoo

Quel peschereccio non si è materializzato improvvisamente a poche centinaia di metri dalla costa.

Era stato già avvistato e segnalato da Frontex la sera prima.

Si dice che a causa del mare forza 7 non fosse possibile raggiungerlo al largo per soccorrere centinaia di esseri umani.

Lo si è lasciato in balia delle onde al suo destino e solo dopo che si era già infranto e fracassato sulla costa sono giunti i primi soccorsi.

Non è stata salvata nessuna vita dalle acque. I naufraghi superstiti erano già sulla spiaggia, l'avevano raggiunta con le loro braccia.

Ci si è limitati a prestare soccorso ai superstiti ed a recuperare i morti che il mare aveva già scaricato sulla spiaggia e a recuperare i corpi senza vita ancora in acqua.

Perché?

Perché non è stato predisposto un meccanismo di pronto intervento già dalla notte?

Anche se non si poteva intervenire al largo si poteva seguire onda dopo onda, metro dopo metro la deriva del peschereccio verso la costa per trovarsi sul posto immediatamente anche solo per riuscire a salvare qualche vita!

Tragedia di Crotone

....

GIO 

www.caricaturegio.altervista.it



Stragedia di Crotone
Piantedosi e Salvini
ElleKappa

Lo scaricabarile
Giannelli
Attraverso il passaggio del barile della responsabilità, Giannelli ci dice che al centro della tragedia di Crotone ci sono le parole disumane del ministro Piantedosi, o forse le direttive di Salvini (che passa dalla mossa di karate nel primo quadro al passo furtivo dell'ultimo) alla Guardia Costiera. Nessuno ha colpa, e alla fine l'unica soluzione è depositare lo scomodo contenitore nell'androne del Tribunale, sperando che se la veda la magistratura. L'unica certezza, a quanto pare è che il barile è vuoto, segno che la politica è in mano a ubriachi. 
https://www.facebook.com/CapireGiannelli/photos/a.857040957736993/5880850012022704


Domenica 26 febbraio. Tragico naufragio di oltre 200 migranti davanti alla costa ionica calabrese, a Steccato di Cutro. La premier Meloni, il cui governo ostacola i soccorsi in mare, esprime cordoglio profondo (come il mare).
Marilena Nardi su Erbacce: https://www.erbacce.org/naufragio/



the little song of indifference
Fabio Magnasciutti




Piantedosi
Riccardo Mannelli



Osama Hajjaj
28 February 2023
Migrants Boats
https://cartoonmovement.com/cartoon/migrants-boats




Vignetta del 2015 che ad ogni tragedia ritiro fuori, di cosa ci stupiamo !?
 Se soccorrere in mare è diventato un reato !!
Paolo Lombardi



#persone #profughi #migranti #naufraghi #SteccatoDiCutro #Crotone #Italia #Europa #strage #governo #Piantedosi 
La colpa. Uno specchio.
Mauro Biani






#persone #profughi #migranti #naufraghi #SteccatoDiCutro #Crotone #Italia #Europa #strage #governo

No, non sono uguali a noi.

Mauro Biani




Insegnare l'#indifferenza 

Mauro Biani




#persone #SteccatoDiCutro #Crotone #strage #migranti #profughi 
Manifestamente #antifascista la gente di Crotone, che non è indifferente e che ridà dignità all'Italia e alla sua Costituzione. Grazie.
Mauro Biani



Vincenzo Luciano è un pescatore di Cutro, uno dei primissimi arrivare in spiaggia dopo il naufragio. 

Qui, in questa foto straziante di Roberto Salomone, sta cercando di strappare alla corrente i corpi dei migranti morti a mani nude, aiutato solo da una fune e dai suoi colleghi pescatori.

Ma, più ancora delle immagini, colpiscono le sue parole cariche di dolore e dignità, rilasciate alla Reuters.

“Uno mi teneva la luce, io prendevo i morti perché sennò la risacca se li prendeva di nuovo. Poi abbiamo fatto l’opposto, ma non si capiva niente, le mamme che urlavano, gridavano. Io non ero pronto a questa cosa, ero andato un po’ in panico. Più si faceva giorno, più vedevamo morti. Sono tre giorni che non mangio, non dormo. 

A un certo punto, ho visto un bambino, aveva 2-3 anni, mi sono infilato in acqua vestito perché pensavo che era vivo. Quando l’ho tirato fuori aveva ancora gli occhi aperti. Ho detto ‘Io questo lo salvo’, ma quando sono uscito fuori ho visto che aveva la schiuma che gli usciva dalla bocca, e allora gli ho chiuso gli occhi. È quella la rabbia mia, che non sono riuscito a salvarne neanche uno. Quando io chiudo gli occhi ancora, mi torna in mente sempre quel bambino. Magari se arrivavo un minuto prima, venti secondi prima, non so quanto, ma potevo salvarlo. Ho un senso di colpa”.

Lui si sente in colpa. LUI.

Vorrei che le parole di quest’uomo le sentissero il ministro Piantedosi, la Presidente del Consiglio Meloni, un membro qualunque di questo governo e di una maggioranza costruita sui voti di chi ha chiesto di respingere e affondare queste persone.

Vorrei che le ascoltassero tutte, a lungo, che non dessero loro tregua. Non dovete avere tregua di fronte a queste immagini, a queste parole, a questa dignità enorme, a questa umanità, a questo dolore.

Lorenzo Tosa


sabato 4 marzo 2023

In ricordo di Maurizio Costanzo

 


Costanzo dietro l'angolo

GIO / Mariagrazia Quaranta



IN RICORDO DI MAURIZIO COSTANZO (1938-2023)

Michele Anselmi

Sulla vetrina della libreria Mondadori, sotto i portici di piazza Vittorio Emanuele a Roma, hanno prontamente messo in vista una copia del volume “Smemorabilia - Catalogo sentimentale degli oggetti perduti", 2022, di Maurizio Costanzo. Chissà se andrà subito via, venduto. A 84 anni, dopo un intervento al cuore e qualche seria complicazione clinica, è morto il popolare conduttore televisivo e tante altre cose ancora: giornalista, paroliere, sceneggiatore, produttore, dirigente televisivo, animatore culturale, impresario teatrale, esercente, romanista doc, eccetera. Era “malato” di lavoro, non riusciva proprio a smettere, anche di recente aveva accettato una rubrica settimanale su “L’Espresso” passato di mano dopo l’arrivo del nuovo editore, un po' più di destra del precedente legato a "la Repubblica". 

Costanzo è stato odiato e amato in egual misura: sempre sulla breccia, anche quando l’età avrebbe consigliato un quieto ritiro, come se non avesse mai esaurito la voglia di raccontare, almanaccare, rievocare, commentare eccetera. Ha inventato letteralmente, sul piano televisivo, personaggi come Enrico Brignano, Giobbe Covatta, Enzo Iacchetti, Dario Vergassola, Alessandro Bergonzoni, Valerio Mastandrea, Ricky Memphis, Platinette, Giampiero Mughini, Vittorio Sgarbi, solo per dirne alcuni tra gli infiniti da lui allevati al “Maurizio Costanzo Show”.

Il talk-show diventò, sotto la sua guida, lo specchio pop di una certa Italia trasversale e interclassista, ancora più attendibile di alcune commedie dei fratelli Vanzina; gli piaceva il kitsch, ma sapeva disciplinarlo a uno sguardo sociologico, anche complice e non impietoso, con sorniona acribia da entomologo degli italiani. Inutile ricordare titoli, programmi, successi e sconfitte, donne bionde, imprese giornalistiche e scelte politiche; basterebbe, forse, solo citare il testo scritto per Mina nel 1966, insieme a Ghigo De Chiara, su musica di Ennio Morricone: “Se telefonando". Un gerundio struggente.

Maurizio Costanzo
Franco Bruna





Maurizio Costanzo... non c'è più!
Carrera Arcangelo

Una mia vecchia...ma vecchia caricatura del grande Maurizio Costanzo
Marco D'Agostino



Giannelli






È MORTO MAURIZIO COSTANZO, RE DEI TALK SHOW 
- Giornalista, conduttore tv, autore, sceneggiatore, attore. Aveva 84 anni, era nato a Roma da una famiglia originaria di Ortona, dopo il diploma in ragioneria nel 1956 iniziò giovanissimo la sua carriera di giornalista e, solo pochi anni più tardi, di autore radiofonico e televisivo. Si sposa nel 1963 con la fotoreporter Lori Sammartino. In seguito, dal 1973 al 1984, è stato invece coniugato con la giornalista Flaminia Morandi, dalla quale ha avuto due figli: Camilla e Saverio, oggi regista cinematografico e di serie televisive. Costanzo e la Morandi si sono poi separati alla fine degli anni settanta. In seguito nel 1978 ha iniziato una relazione con l'attrice, regista, sceneggiatrice e doppiatrice Simona Izzo, con la quale ha convissuto dal 1983 al 1986. Il 7 giugno 1989 si è sposato con la conduttrice televisiva Marta Flavi, dalla quale ha divorziato nel 1995. Infine, il 28 agosto 1995 si è sposato con Maria De Filippi. Il matrimonio venne celebrato con rito civile presso il Comune di Roma dall'allora sindaco Francesco Rutelli. Nel 2002 la coppia prese in affido, e poi in adozione, un bambino. Cresciuto con il sogno di diventare giornalista, intraprende la sua carriera nel 1956, a soli diciotto anni, come cronista nel quotidiano romano “Paese Sera”. Nel 1957 entra a parte della redazione del “Corriere Mercantile di Genova”. A 22 anni comincia a collaborare con “TV Sorrisi e Canzoni”, intervista fra l'altro Totò; pochi anni più tardi, nel 1960, diventa caporedattore della redazione romana del settimanale “Grazia”. Nel 1963 esordisce come autore radiofonico per uno spettacolo affidatogli da Luciano Rispoli (allora caposervizio del varietà a Radio Rai) dal titolo “Canzoni e nuvole”, condotto da Nunzio Filogamo. Nel 1966 è coautore del testo della canzone “Se telefonando”, scritto insieme con Ghigo De Chiara, con musica di Ennio Morricone e portata al successo da Mina.
Costanzo è anche co-ideatore del personaggio “Fracchia”, creato e impersonato da Paolo Villaggio, che lui stesso scopre nel 1967 e incoraggia a esordire in un cabaret di Roma. Nel 1969 scrive il copione dell'originale televisivo "Sposarsi non è facile" per la rubrica RAI “Vivere insieme” di Ugo Sciascia. Nel 1970 conduce la trasmissione radiofonica di successo “Buon pomeriggio” con Dina Luce. Costanzo ha firmato decine di programmi radiofonici e televisivi e di commedie teatrali, ha raggiunto la grande popolarità nel 1976, conducendo in Rai il talk-show “Bontà loro”. È in questo programma che nel 1977 intuisce il grande talento dell'allora semi-sconosciuto Luciano De Crescenzo e ne promuove la sua opera prima Così parlò Bellavista, invitandolo nel suo programma. De Crescenzo può quindi scegliere di dedicarsi solo alla carriera di autore, abbandonando definitivamente la precedente professione di ingegnere all'IBM. Ma il suo nome è legato anche al “Maurizio Costanzo show”, in onda dal 1982 su Mediaset, talk show, registrato al Teatro Parioli di Roma, di cui Costanzo è diventato anche direttore artistico dal 1988 al 2011.  Dal Maurizio Costanzo Show, che diventa il "salotto mediatico" più importante e influente della televisione italiana, muovono i loro primi passi nella celebrità televisiva - e non solo - personaggi come Vittorio Sgarbi, attori come Nik Novecento, Valerio Mastandrea e Ricky Memphis, autori satirici e comici come Daniele Luttazzi e Alessandro Bergonzoni, cabarettisti come Giobbe Covatta, Enzo Iacchetti, Dario Vergassola, Stefano Nosei e Gioele Dix. Tra i suoi programmi più noti, anche “Buona domenica”. Ha scritto numerosi libri, tra i quali “Chi mi credo di essere” (2004, in collab. con G. Dotto), “E che sarà mai?” (2006), “La strategia della tartaruga” (2009), “Sipario! 50 anni di teatro”. “Storia e testi” (2015), “Vi racconto l'Isis” (2016) e “Smemorabilia”. “Catalogo sentimentale degli oggetti perduti” (2022). Nel 1980, viene coinvolto nello scandalo del ritrovamento della lista degli aderenti alla loggia massonica P2. La sua tessera è la numero 1819 (il suo fascicolo il numero 626) con la qualifica massonica di maestro. Inizialmente nega con decisione l'appartenenza alla loggia (sebbene solo pochi mesi prima avesse fatto sensazione una sua intervista a Licio Gelli, pubblicata sul Corriere della Sera), poi sostiene di essere stato iscritto a sua insaputa, infine ammette la sua partecipazione in un'intervista a Giampaolo Pansa, rilasciata al quotidiano la Repubblica.
Tale ammissione è stata definitivamente ribadita dallo stesso Costanzo di fronte alla Corte d'assise, durante il processo ai capi della loggia massonica, accusati di cospirazione politica. Nel 1986, si candida per il Partito Radicale. Amico del giudice Giovanni Falcone, ospite alle sue trasmissioni, Costanzo si impegnò come uomo e giornalista nella lotta alla mafia. In seguito all'omicidio di Libero Grassi, appena un mese dopo, Costanzo e Michele Santoro realizzarono una maratona Rai-Fininvest contro la mafia. Memorabile rimase la scena in cui Costanzo bruciò in diretta una maglietta con scritto "Mafia made in Italy". Proprio questo suo impegno sembra essere la causa, il 14 maggio 1993, di un attentato: una Fiat Uno imbottita di novanta chilogrammi di tritolo esplose a Roma in via Ruggero Fauro (vicino al Teatro Parioli).
Al momento dell'esplosione erano in transito due autovetture: una Mercedes blu, presa a nolo la mattina stessa, condotta da Stefano Degni, su cui sedevano Maurizio Costanzo (di ritorno dalle registrazioni del Maurizio Costanzo Show) e la sua compagna Maria De Filippi e, a brevissima distanza, una Lancia Thema con a bordo le guardie del corpo Fabio De Palo (rimasto lievemente ferito) e Aldo Re (che subì lesioni legate allo shock). Fortunatamente, non ci furono vittime e gli occupanti della Mercedes rimasero illesi per un ritardo nello scoppio causato dal telecomando e per un muretto di una scuola che fece da protezione all'automobile blindata di Costanzo. Le indagini successive e le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia accertarono che gli autori dell'attentato erano alcuni mafiosi di Brancaccio e che Costanzo era uno dei principali obiettivi da eliminare per Cosa nostra a causa delle sue trasmissioni. Dal momento dell'attentato, Maurizio Costanzo vive sottoposto a un protocollo di protezione.


giovedì 2 marzo 2023

Concorso: 23st World Press Freedom Canada International Editorial Cartoon

 



Free speech or free for all

Intimidation and disinformation have become weapons in the arsenal of politicians and those who seek to control the media narrative.
Donald Trump’s rude behaviour and open disdain for rivals, the media and government institutions has encouraged others, such as Jair Borsonaro, to emulate him.

On average, Trump lied twenty times per day on Twitter and Facebook, bypassing mainstream media organizations that are responsible for checking facts.

Social media companies profit by creating algorithms that divide us and reward fear and anger, rather than accurate information.

Has mainstream media been derelict in its mission as it struggles to remain profitable? How can we filter abuse without curtailing free speech? And if that is at all possible, who would moderate the moderators?

Competition rules

Three prizes will be awarded:
  • First prize worth $1500 plus a Certificate from the Canadian Commission for UNESCO
  • Second prize worth $750
  • Third prize worth $500
All sums are in Canadian dollars. 

Ten additional cartoons will receive an Award of Excellence, which are not remunerated.

Only one cartoon may be submitted by each participant, either in colour or black and white, but must not have won an award previously.

World Press Freedom Canada reserves the right to use the winning cartoons for promotion of the Cartoon Competition.

The winners of the Cartoon Competition will be announced on World Press Freedom Day on Thursday May 3, 2023 and will be advised by e-mail.

The winner’s names and their cartoons will be posted on our website.

The deadline for reception of the cartoon is midnight (Eastern Daylight Saving Time), Friday, April 7, 2023.



Libertà di parola o libertà per tutti

L' intimidazione e la disinformazione sono diventate armi nell'arsenale dei politici e di coloro che cercano di controllare la narrativa dei media.
Il comportamento maleducato di Donald Trump e l'aperto disprezzo per i rivali, i media e le istituzioni governative hanno incoraggiato altri, come Jair Borsonaro, a emularlo.

In media, Trump ha mentito venti volte al giorno su Twitter e Facebook, scavalcando le principali organizzazioni dei media che sono responsabili del controllo dei fatti.

Le società di social media traggono profitto creando algoritmi che ci dividono e premiano la paura e la rabbia, piuttosto che informazioni accurate.

I media mainstream sono stati abbandonati nella loro missione mentre lottano per rimanere redditizi? Come possiamo filtrare gli abusi senza limitare la libertà di parola? E se ciò fosse possibile, chi modererebbe i moderatori?

Regole di concorrenza

Saranno assegnati tre premi:
  • Primo premio del valore di $ 1500 più un certificato della Commissione canadese per l'UNESCO
  • Secondo premio del valore di $ 750
  • Terzo premio del valore di $ 500
Tutte le somme sono in dollari canadesi.

Altri dieci cartoni animati riceveranno un premio di eccellenza, che non viene remunerato.

Ogni partecipante può presentare una sola vignetta , a colori o in bianco e nero, ma non deve aver vinto un premio in precedenza.

World Press Freedom Canada si riserva il diritto di utilizzare le vignette vincitrici per la promozione del Cartoon Competition.

I vincitori del Cartoon Competition saranno annunciati in occasione della Giornata mondiale della libertà di stampa giovedì 3 maggio 2023 e saranno avvisati via e-mail.

I nomi dei vincitori e le loro vignette saranno pubblicati sul nostro sito web .

Il termine ultimo per la ricezione del cartone animato è la mezzanotte (Eastern Daylight Saving Time), venerdì 7 aprile 2023 .

Si prega di inviare il fumetto a : https://worldpressfreedomcanada.ca/cartoon-submissions/





martedì 28 febbraio 2023

Primarie PD 2023: vince Elly Schlein

 


Mattia Feltri: "Bonaccini o Schlein? Idem" *


Segretari PD



https://www.ansa.it/.../elly-schlein-prima-donna-a...


New Party, old Party


Primarie PD
Franco Portinari / PORTOS


Elli Ciao

 Elli Schlein ribalta il voto degli iscritti e diventa la prima segretaria donna del PD.

Sia il risultato che la grande partecipazione dimostrano che c'è una grande voglia di cambiamento per una opposizione democratica di sinistra.

Auguri e buon lavoro!

Gianfranco Uber


Primarie PD
Altan

Disparità
Giannelli


Gli effetti delle primarie PD
Giannelli


Non ho vinto?
A sorpresa #EllySchlein vince le #primarie #PD e diventa segretaria del partito.
#StefanoBonaccini #partitodemocratico #primariepd2023
Tartarotti



#Elly #EllySchlein #PD #partitodemocratico #primarie #machine #italia #italy

Marco De Angelis



Allarme rosso

Riccardo Mannelli




Ai gazebo

Durando



Elly

Paolo Lombardi


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* =

I polli di Renzi

Mattia Feltri

La stampa 25 Febbraio 2023

Alla fine di una estenuante e non tonicissima corsa alla segreteria del Pd, si può dire che il cuore del dibattito è stato Matteo Renzi: quanto rimane di renzismo nei candidati, quanto furono compromessi col renzismo, quanto collaborarono col renzismo, quanto renzismo resta da far fuori e così via. Dentro il più autorevole partito della sinistra, il renzismo ha preso il posto del berlusconismo come categoria del male, probabilmente per la tendenza a dire chi non si è, non sapendo dire chi si è. Il problema è che Renzi non è stato un gerarca nazista o un liberista del Britannia, ma il segretario. Il loro segretario. Fu eletto nel dicembre del 2013 dopo essere arrivato primo sia nel voto degli iscritti sia nel voto degli elettori.

Due mesi dopo, febbraio 2014, convocò una direzione per sfiduciare Enrico Letta, presidente del Consiglio, e prendere il suo posto. Votarono a favore della mozione di Renzi in centotrentasei, sedici i contrari, due gli astenuti. Così, a occhio, un partito piuttosto compatto, e compattamente renziano. Nel 2017, dopo aver perso il referendum e lasciato Palazzo Chigi, Renzi si ricandidò alla segreteria, rivinse nel voto degli iscritti, rivinse nel voto degli elettori, e in entrambi i casi col settanta per cento delle preferenze. Di nuovo a occhio, fra chi lo ha votato o sostenuto la prima volta, chi la seconda, chi nella direzione del letticidio, chi ha incassato incarichi di governo, parlamentari, ruoli nel partito, candidature ed eurocandidature, ne saranno rimasti forse due o tre autorizzati a dirsi non renziani. E l’allucinazione collettiva non mi sembra tanto di allora, ma di oggi.

lunedì 27 febbraio 2023

MUTO COME UNA VIGNETTA di Claudio Mellana


 


Claudio Mellana


MUTO COME UNA VIGNETTA

ELOGIO DEL DISEGNO UMORISTICO SENZA PAROLE

2022, cm 21 x 30, pp. 304, colore


Il libro è una grande antologia di disegni umoristici senza parole raccolti in tutto il mondo e suddivisi per argomenti. Oltre 600 disegni e 332 autori arricchiscono le pagine di questo volume, davvero unico nel suo genere. Le tematiche spaziano su temi che vanno dal sesso alla religione, dai militari alla musica per arrivare all’amore e all’arte. Le pagine introduttive sono un corposo saggio dell’autore sul disegno senza parole.


Codice Prodotto: P63F92B73D17F7

EDIZIONI  IL PENNINO

https://www.ilpenninodinoaloi.it/index.php?



L'AUTORE

Nato a Torino nel 1948. Con l'amicoDario Mairano ha fondato, nel 1970 la rivista underground "Pelo & Contropelo".

Dal 1972 ha collaborato con "Ca Bala", "La Stampa", "Paese Sera", "ABC" e "Planete". Con Dino Aloi ha pubblicato per Feltrinelli "Un lavoro da ridere" e per Il Pennino "Umoristi in Piemonte" e "Casimiro Teja, sulla vetta dell'umorismo".

Attualmente collabora con "Buduàr" e "Vicenzapiù".

venerdì 24 febbraio 2023

Il 24/2/23 già un anno di guerra...

 Il 24/2/23 già un anno di guerra di guerra...

24 February 2023 marks the first anniversary of the Russian invasion of Ukraine.




Illustration: Martin Rowson/The Guardian

Martin Rowson

Vladimir Putin

Russia Ukraine Volodymyr Zelenskiy

https://www.theguardian.com/commentisfree/picture/2023/feb/21/martin-rowson-on-vladimir-putins-fictions-cartoon




Marilena Nardi

24 February 2023

First birthday

A year ago Putin's Russia invaded Ukraine and started an unjust and bloody war.

https://cartoonmovement.com/cartoon/first-birthday



Buio

Oggi su @ilmanifesto

Lele Corvi

#guerra #russia #Ucraina #mondo #pace #ilmanifesto #lelecorvi



Happy Anniversary from Ukraine with Love

David Rowe



#putin #Biden #Zelenski #XiJinping e i dodici mesi che sconvolsero il mondo #war #Ukraina #Russia #Cina #USA

Durando


 

by Oleg Gutsol



Un anno di guerra

Nico Pillinini



By Oleksiy Kustovsky

Ucraina, a Bucha gli abitanti ricordano le vittime dell'invasione russa
La citta' simbolo non dimentica gli orrori compiuti dalle truppe di Mosca
https://www.ansa.it/sito/videogallery/mondo/2023/02/24/ucraina-a-bucha-gli-abitanti-ricordano-le-vittime-dellinvasione-russa_019bb17d-8250-49a6-92eb-ce073322bad8.html
Portos

Ukraine, one year after - 
© Chappatte in The Boston Globe > 
https://chappatte.com/en/images/ukraine-one-year-after



Peter Schrank on #Putin #VladimirPutin #Russia #Ukraine #OneYearofWar #UkraineRussiaWar #UkraineWillWin #PutinWarCriminal #PutinsWar - 



ONE YEAR LATER...
Adam Zyglis



Ben Jennings




by Peter Brookes


Happy anniversary
#anniversary #war #ukraine #putin #anniversario #CartooningforPeace #thecartoonmovement #cartoons #courrierinternational
DE Angelis



#DessinDePresse
Premier anniversaire de la guerre en #Ukraine 
C'est dans 
@lopinion_fr
 sur un article de 
@jdomerchet
 "Ukraine: pourquoi la Russie doit perdre la guerre" à lire ici : https://lopinion.fr/international/ukraine-pourquoi-la-russie-doit-perdre-la-guerre
Kak





Infelice anniversario, Guerra
Gio /Mariagrazia Quaranta







The 1 year anniversary of the Russian invasion to Ukraine.
Peace,
Andrea Arroyo


ALTA RISOLUZIONE

Si. la risoluzione approvata ieri dall'Assemblea Generale dell'ONU che condanna l'aggressione russa all'Ucraina a un anno esatto dell'inizio della guerra ha certamente un grande valore simbolico. Conta molto il grande numero dei favorevoli e l'esiguo dei contrari ma come in altre occasioni (la vignetta è ormai un classico) dimostra solo l'impotenza di questa importantissima istituzione finché non si riuscirà a liberarla dai veti del Consiglio di Sicurezza e a dargli concreti ed efficaci strumenti di intervento.

 Non dimenticando, per carità, le numerose realtà in cui opera giornalmente in numerose crisi mondiali, forse, a distanza di più di 70anni dalla fine della guerra che ha stabilito le sfere di influenza mondiali, oggi sicuramente non più realistiche, una revisione dei  suoi compiti e  dei suoi poteri sarebbe necessaria.

Oppure modifichiamo il logo!
Gianfranco Uber