giovedì 19 gennaio 2023

Gina Lollobrigida (1927 - 2023)

Il mio ritratto di Gina Lollobrigida per The Independent domenica, nel 2013. Una vera diva è morta due giorni fa. Riposa in pace.
André Carrilho


R.I.P. Gina Lollobrigida. #GinaLollobrigida

Bill Sienkiewicz

@sinKEVitch


Lollobrigida
GIO /Mariagrazia Quaranta





Il 16 gennaio 2023 resterà una data importante nella storia del costume italiano, per due notizie:

1) - l'arresto del superlatitante Matteo Messina Denaro;

2) - la morte della bellissima Gina Lollobrigida.

Ciao Gina!

Carrera Arcangelo






Sciammarella

https://elpais.com/opinion/2023-01-18/sciammarella.html


L’indimenticabile “bersagliera” di “Pane, amore e Fantasia” del 1953. È con la copertina del Calendario Storico del 2002, dedicata al film che l’ha resa iconica, che oggi salutiamo #GinaLollobrigida 
Arma dei Carabinieri



Gina Lollobrigida

By Paolo Calleri
https://www.toonpool.com/cartoons/Lollobrigida_4187



blue monday

#GinaLollobrigida

Fabio Magnasciutti


Il mio omaggio alla grandissima Lollobrigida. "Ciao Lollo!" 

By ©️Chenzo, www.chenzoart.it #lollobrigida #ginalollobrigida #Bersagliera #cinemaitaliano #RIP #ritratto #vignetta


Addio Lollo!

Il cinema italiano e mondiale è in lutto, di fronte alla scomparsa di un'attrice indimenticabile che ha segnato la memoria di milioni di spettatori: la grande Gina Lollobrigida, la bellissima interprete italiana che nel cinema si innamorò del suo sguardo e della sua potenza ipnotica e interpretativa, la settima arte, che da oggi la porterà nell'Olimpo delle stelle che non muoiono mai.

Lollobrigida è stata considerata una delle grandi attrici italiane, dai suoi esordi nel 1946 in Aquila nera di Riccardo Freda al lavoro con alcuni dei registi più prestigiosi, come Pietro Germi, Mario Monicelli, Vittorio De Sica, John Huston o Mario Soldati.

Instancabile com'era e dal carattere forte, l'artista si era addirittura candidata alle elezioni politiche del 25 settembre per la lista "Italia sovrana e popolare" con il Pci. Ha finito per allontanarsi dalla celluloide, lavorando anche come fotografa e scultrice.

Diverse autorità del mondo politico e culturale italiano l'hanno salutata questo lunedì, ricordandola come una vera protagonista nella storia di "mezzo secolo di cinema".

L'attrice 88enne Sophia Loren, un'altra delle grandi icone italiane, si è detta "profondamente addolorata e rattristata", in un'intervista dopo la morte di Lollobrigida con cui è stata tradizionalmente paragonata per tutta la sua carriera.

Da parte sua il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha scritto: "Addio a una diva del grande schermo, protagonista di oltre mezzo secolo di storia del cinema italiano. Il suo fascino resterà eterno".

La diva di "mezzo secolo di cinema"

Nasce nel comune di Subiaco il 4 luglio 1927 da una famiglia benestante che perde tutto nella seconda guerra mondiale, a soli 20 anni si trasferisce a Roma dove inizia gli studi di Belle Arti in un' incipiente carriera artistica dove poco a poco debutta a Cinecittà dopo aver vinto diversi concorsi di bellezza.

Come spiega nella sua biografia, era la "privilegiata" in una famiglia di "profughi" che vivevano male in una stanza squallida e mangiavano "quel poco che riuscivano a racimolare".

La fama di "Lollo" raggiunse vette inaspettate, quando recitò in film come La Romana e Salomone e la regina di Saba, girati nel 1959 in Spagna, in cui lavorava al fianco di Tyrone Power che morì durante le riprese.

Prima, Lollobrigida aveva tentato la fortuna a Hollywood per mano del milionario Howard Hughes, che la chiamò per firmare un contratto che Lollobrigida avrebbe rotto (aveva scoperto che l'avrebbero rinchiusa in una gabbia dorata), rinunciando a un possibile carriera di grande successo. ma il suo ritorno a Roma fu trionfante e ben presto divenne un'icona dell'italianità intesa come glamour e una delle attrici più apprezzate nel cinema del suo paese degli anni Cinquanta, per molte più di Sophia Loren, Lucía Bosé, Silvana Pampanini e Gianna Maria Canale. Come attrice, ottenne 33 premi, tra cui sette premi David di Donatello, un Golden Globe, sette premi Bambi, un premio del Festival internazionale del cinema di Berlino e una stella sulla Hollywood Walk of Fame.

Apprezzata all'estero, applaudita in Italia, Lollobrigida diventa protagonista di numerose produzioni internazionali: Fan Fan La Tulipe (1952) con Gérard Philippe; Il trucco del diavolo (1954), di John Huston, accanto a Humphrey Bogart (il quale dichiarò che, rispetto a Lollobrigida, Marilyn Monroe somigliava a Shirley Temple), La donna più bella del mondo ('54), di Robert Z. Leonard, Il Il gobbo di Notre Dame ('56) di Jean Delannoy, La legge (1959) di Jules Dassin e Salomone e la regina di Saba ('59) di King Vidor.

Senza dimenticare il cinema italiano, dove torna nel ruolo della "bersagliera" in Pane amore e gelosia ('54), sempre della Comencini e soprattutto in La romana (sempre 1954) dove ritrova Luigi Zampa che la dirige nel complesso e drammatico creato da Alberto Moravia, una scelta certamente controcorrente, anche azzardata rispetto al gusto del pubblico, ma che l'attrice rivendicava con orgoglio, dimostrando le sue capacità drammatiche e un'ambizione artistica non certo diffusa all'epoca. Il 16 agosto 1954 la rivista Time gli dedica la copertina.

Oggi, caricaturisti di tutto il mondo si uniscono al suo meritato tributo globale e gli dedicano diverse caricature personali.

Addio Lollo!


16 agosto 1954 copertina Time dedicata a Gina Lollobrigida



Sopra il saluto degli artisti all'indimenticabile Lollo, sotto le caricature di un grande maestro americano 
Al Hirschfeld, apparse sul New York Times negli anni 50 e il trailer di La donna più bella del mondo.

Hirschfeld ha detto che il suo contributo è stato quello di prendere il personaggio, creato dal drammaturgo e interpretato dall'attore, e reinventarlo per il lettore. Il drammaturgo Terrence McNally ha scritto: "Nessuno 'scrive' in modo più accurato delle arti dello spettacolo di Al Hirschfeld. Realizza su una pagina bianca con la sua penna e inchiostro in pochi tratti ciò che molti di noi hanno bisogno di una vita di parole per dire".
https://www.alhirschfeldfoundation.org/piece/1954-movies
"Trapeze"
Published August 3, 1956
TRAPEZE WITH BURT LANCASTER, GINA LOLLOBRIGIDA, TONY CURTIS,
COLLIERS 8/3/56
Al Hirschfeld
1903 - 2003


"Fanfan The Tulipe"
Published 1951

FANFAN THE TULIPE WITH GINA LOLLOBRIGIDA, 
GERARD PHILIPE AND MARCEL HERRAND, 1951
Al Hirschfeld
1903 - 2003


"Woman Of Straw"
Published 1963

Al Hirschfeld
1903 - 2003

"1954 Movies"
Published 1954
THE MOVIES, 1954
ORSON WELLES, ALEC GUINNESS, BETTE DAVIS,  LILLIAN GISH, HARPO MARX SPENCER TRACY BORIS KARLOFF FRED ASTAIRE W.C. FIELDS INGRID BERGMAN STAN LAUREL OLIVER HARDY MARLENE DIETRICH JUDY GARLAND JOAN CRAWFORD MAE WEST WALLACE BEERY MAURICE CHEVALIER BING CROSBY GARY COOPER NORMA SHEARER MARILYN MONROE GRETA GARBO MICKEY ROONEY MICKEY MOUSE JIMMY DURANTE STEPIN FETCHIT GROUCHO MARX BOB HOPE FERNANDEL ANNA MAGNANI CLARK GABLE BUSTER KEATON JOHN GILBERT CHARLES BOYER CHICO MARX HAROLD LLOYD MYRNA LOY EDWARD G. ROBINSON DOROTHY GISH RITA HAYWORTH JEAN HARLOW THEDA BARA RUDOLPH VALENTINO HEDY LAMARR GLORIA SWANSON MARY PICKFORD SHIRLEY TEMPLE WILLIAM S. HART BEN TURPIN CLARA BOW HARRY LANGDON GEORGE ARLISS MARIE DRESSLER GERARD PHILIPE MICHEL SIMON RAIMU MICHELE MORGAN JEAN GABIN LOUIS JOUVET LIONEL BARRYMORE WILLIAM POWELL ADOLPHE MENJOU ERICH VON STROHEIM WARNER OLAND LON CHANEY CHARLES LAUGHTON PETER LORRE BELA LUGOSI THE MOVIES LAURENCE OLIVIER VIVIEN LEIGH GINA LOLLOBRIGIDA KATHARINE HEPBURN CHARLES CHAPLIN DOUGLAS FAIRBANKS
Al Hirschfeld
1903 - 2003
Nota :  Al Hirschfeld drew this crowd of movie stars in 1954. Until two days ago, La Lollo was the last one still living.
Al Hirschfeld disegnò questa folla di stelle del cinema nel 1954. Fino a due giorni fa, La Lollo era l'ultima ancora in vita.


mercoledì 18 gennaio 2023

Rimini: Amarcord Disegnato di Agim Sulaj

 Amarcord Disegnato

65 fotogrammi del film dipinti a olio su tavola e tela da Agim Sulaj



Fellini Museum

Palazzo del Fulgor

20 gennaio 2023 – 19 marzo 2023


«Era d’estate, in pieno agosto, avevo tredici anni, in Albania.

“Questo film non è per te!”, disse mio padre scacciandomi dal salottino dove avevamo la televisione e chiudendo la porta. Ma io, nella penombra del corridoio, mi chinai incollando l’occhio alla serratura di quella porta chiusa. La televisione le era proprio di fronte: da Valona si prendeva solo il primo canale della RAI italiana, peraltro proibitissimo dal regime del tempo. E fu così che l’ Amarcord di Federico Fellini entrò nella mia vita. Vidi solo le immagini, la musica arrivava attutita e così anche le parole, che comunque non sarei stato ancora in grado di comprendere, ma ne restai folgorato.

Quelle storie semplici, umane, genuine e sincere: la famiglia, il nonno, i parenti, gli amici, la piccola comunità, il borgo antico sul mare narrato in tutte le stagioni, le calure estive in mezzo alla campagna, l’annuncio di primavera col vento che fa turbinare “le manine”, l’autunno che porta le prime malinconie, lo stupore e l’allegria della neve che cade: quelle storie erano identiche alle mie.

Mai avrei potuto immaginare che, tra tante città, da grande io sarei andato ad abitare proprio a Rimini, la città di Fellini, il “borgo” del suo Amarcord. E risiedendo a Rimini, e diventando cittadino italiano, Amarcord ha accompagnato tutta la mia vita, perché racconta anche il mio “amarcord”, il ricordo incancellabile della Valona della mia infanzia e della mia primissima gioventù, una città come Rimini, adagiata sulle rive morbide e dolcissime di un mare luminoso. Che è lo stesso mare per entrambe, quell’Adriatico che unisce, affratella e mi rende felice, perché mi sembra di non esser mai partito da casa mia. »

Agim Sulaj



da martedì a venerdì

10.00 – 13.00 / 16.00 – 19.00

sabato, domenica e festivi

10.00 – 19.00

lunedì chiuso




Più che da vedere, i film di Fellini sarebbero da sfogliare, diceva un po’ provocatoriamente Morando Morandini, uno dei maestri del giornalismo cinematografico italiano. Film da riportare  al loro elemento originario, il fotogramma, per apprezzarne l’essenza specificamente pittorica del cinema del maestro riminese.

Sembra rispondere a quell’invito “Amarcord Disegnato”, il progetto miniaturistico di Agim Sulaj, artista albanese da anni a Rimini, che prende Amarcord e lo frantuma nelle sue parti atomiche, restituendoci personaggi e atmosfere del capolavoro di Fellini, di cui quest’anno cadono i primi cinquant’anni. Sessantacinque oli su tavola, di piccole dimensioni, che esaltano le campiture di colore e i tagli di luce che compongono le inquadrature del film e che saranno esposti al Palazzo del Fulgor dal 20 gennaio, 103esimo anniversario della nascita del regista, fino al 19 marzo.




Agim Sulaj è un riminese adottivo, ma devono essere più i riminesi grati a lui di aver scelto Rimini, piuttosto che il contrario. Perché l’arte del pittore albanese (Tirana, 1960) ha arricchito la città e i suoi abitanti. Non che le sue opere siano limitate a Rimini e Romagna, anzi girano il mondo, soprattutto le sue pungenti vignette sulla guerra, sui migranti, con le quali ha vinto numerosi premi internazionali.

I ritratti che ha realizzato dei personaggi del film “Amarcord” di Federico Fellini, ci restituiscono l’essenza dei caratteristi che popolavano la pellicola felliniana, capolavoro di riminesità e di un’Italia che non c’è più.

Lo storico dell’arte riminese Gabriello Milantoni,  parla di «minime cose che si fanno canto sommesso attraverso un pennello minimo intriso di minimi colori… I dipinti di Sulaj sono goccioline quasi impalpabili imbevute della memoria del tempo interiore, inzuppate di ore senza misura, che continuano a pulsare per noi, solo per noi, portandoci notizie di quel mondo ritrovato e infinito».



Fellini Museum Rimini

Castel Sismondo

Piazza Malatesta

Palazzo del Fulgor

Email

museofellini@comune.rimini.it

Telefono

+39 0541 793781


lunedì 16 gennaio 2023

Martin Luther King Day

Il Martin Luther King's Day è una festività nazionale statunitense in onore dell'attivista e Premio Nobel per la pace Martin Luther King che si celebra il terzo lunedì di gennaio, un giorno vicino cioè al 15 gennaio, giorno della sua nascita. 
Quest'anno il Martin Luther King Day 2023 è il 16 gennaio.
 
 The upcoming birhtday of Dr Martin Luther King. 
Andrea Arroyo


Martin Luther King Jr., nato Michael King Jr., un attivista, politico e pastore protestante statunitense, leader del movimento per i diritti civili degli afroamericani. Era nato il 15 gennaio 1929 ad Atlanta in Georgiane gli Stati Uniti.
Carrera Arcangelo





Thiago Lucas

19 December 2021

Martin Luther King

https://cartoonmovement.com/cartoon/martin-luther-king-2





giovedì 12 gennaio 2023

Brasile: assalto alla democrazia

 


Thiago Lucas



Immagini e scene che ricordano quanto accaduto negli Stati Uniti il 6 gennaio del 2021 quando ci fu l’assalto a Capitol Hill. Stavolta però teatro delle violenze e degli scontri non è Washington ma Brasilia, la capitale del Brasile. Dopo tanti giorni di tensione e proteste i sostenitori dell’ex presidente Jair Bolsonaro sono passati dalle minacce ai fatti, facendo irruzione nello spazio esterno del palazzo del Congresso, una settimana dopo l’insediamento del presidente di sinistra Luiz Inacio Lula da Silva.

Erano in migliaia, molti con la bandiera carioca sulle spalle. Nonostante la zona fosse circondata dalle forze di sicurezza, sono riusciti a sfondare il cordone di sicurezza.

Sono oltre 1.500 i fermi effettuati dalle forze dell'ordine. Nelle ore immediatamente successive all'assalto, Lula aveva firmato un decreto per assegnare alla polizia federale la sicurezza sul distretto di Brasilia, fino al 31 gennaio. 

Le finestre del Congresso sono state rotte e gli assalitori hanno occupato alcune sale, tra cui quella dell’assemblea plenaria, distruggendo tutto ciò che trovavano.

La polizia militare del Distretto Federale ha riferito di aver arrestato almeno 200 persone, altre centinaia sono state fermate dalle altre forze di sicurezza, ora coordinate - come detto, in seguito al decreto presidenziale - dalla polizia federale. Il ministro della Giustizia Flavio Dino ha parlato anche di 40 bus sequestrati che erano diretti a Brasilia, aggiungendo che sono stati identificati anche "tutti i finanziatori di tali autobus".

Ci sono ancora persone, in questo momento, su Internet, che parlano di continuità degli atti terroristici. E non saranno in grado di distruggere la democrazia brasiliana”. Dino ha infine detto che l'assedio dei “bolsonaristi” è stato un “atto di terrorismo”, di "golpismo" e “Bolsonaro è politicamente responsabile”.

Il presidente della Corte suprema federale - dopo gli attacchi vandalici - ha deciso la rimozione del governatore del distretto federale di Brasilia, Ibaneis Rocha, sempre secondo il quotidiano O Globo.




Bouton 



Jair Bolsonaro, sconfitto per poco dall’avversario Lula nel ballottaggio presidenziale del 30 ottobre, ha lasciato il Brasile alla fine dell'anno per raggiungere gli Stati Uniti. 

Ora è in Florida, dove pare sia stato ricoverato in ospedale, come confermato dalla moglie sui social network. Il suo stato di salute non è grave, è stato poi riferito. 





Ramón Díaz Yanes
11 January 2023
Asalto a Brasilia
Lula intervino las fuerzas de seguridad de Brasilia y apuntó contra Bolsonaro por el intento de golpe...


Brasilia come Washington
Le immagini degli scontri e delle violenze hanno fatto il giro della rete in poco tempo scatenando le reazioni sui social e dei media locali ricordano l'assalto di due anni fa al Capitol Hill di Washington da parte dei sostenitori dell'ex presidente Donald Trump.

Dai video rilasciati da persone all'interno del palazzo, scrive il giornale brasiliano O Globo sono "stati rotti vetri delle finestre". La polizia militare brasiliana ha effettuato un blitz per disperdere i manifestanti, sparando proiettili di gomma e granate stordenti dagli elicotteri per impedire ad altre persone di tentare di avvicinarsi ai palazzi del potere.


This is getting some play in Brazil

Pat Bagley

https://www.facebook.com/photo?fbid=726456472177793&set=pb.100044403400179.-2207520000.

Quem comanda o terrorismo no #Brasil?
Latuff


La reazione di Lula

Un attacco "vandalo e fascista" l’ha definito il presidente Lula che ha decretato l'intervento delle forze federali nella sicurezza nel distretto di Brasilia fino al 31 gennaio. Ora tutta la sicurezza del distretto federale passa sotto il controllo del governo e sarà tolto alla responsabilità del governatore.

"Non è mai avvenuto nella storia di questo Paese un fatto simile, ha detto Lula, aggiungendo che tutti i rivoltosi responsabili di atti terroristici contro le sedi delle istituzioni saranno identificati e puniti".

Il presidente del Senato, Rodrigo Pacheco, ha ripudiato gli “atti di terrorismo” visti a Brasilia e ha affermato che i golpisti devono “subire immediatamente tutto il rigore della legge”. Pacheco ha anche detto di aver parlato al telefono con il governatore di Brasilia, Ibaneis Rocha. “Ho parlato poco fa, per telefono, con il governatore del Distretto Federale, Ibaneis Rocha”, che lo ha informato che “sta concentrando gli sforzi di tutto l'apparato di polizia per controllare la situazione”, aggiungendo che “le forze di sicurezza del Distretto Federale sono impegnate insieme oltre al contingente di polizia di cui dispone il Parlamento”.

Jair Bolsonaro by Osama Hajjaj, Jordan
https://politicalcartoons.com/cartoon/270671/jair-bolsonaro-


La condanna della comunità internazionale

"Quanto accade in Brasile non può lasciarci indifferenti. Le immagini dell'irruzione nelle sedi istituzionali sono inaccettabili e incompatibili con qualsiasi forma di dissenso democratico. E' urgente un ritorno alla normalità ed esprimiamo solidarietà alle Istituzioni brasiliane". Lo scrive su Twitter il presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni.

Il presidente Usa Joe Biden ha definito "terribile" l'attacco ai palazzi del governo brasiliano. Biden ha fatto questo commento, rispondendo alle domande dei giornalisti nel corso della sua visita in Texas, tra El Paso e Juarez, al confine con il Messico, per l'emergenza migranti.

“Condanniamo gli attacchi di oggi alla Presidenza, al Congresso e alla Corte Suprema del Brasile. Usare la violenza per attaccare le istituzioni democratiche è sempre inaccettabile. Ci uniamo al presidente Lula nel sollecitare la fine immediata di queste azioni”. Lo ha scritto su Twitter il segretario di Stato americano, Antony Blinken.

fonte



Uno spettro si aggira per il mondo… La nuova vignetta di Vauro


Brazil 2023
coup attempt by Dave Granlund, PoliticalCartoons.com




Gabriele Corvi

11 January 2023

attack on democracy

attack on democracy

https://cartoonmovement.com/cartoon/attack-democracy-0



Tjeerd Royaards

11 January 2023

Cleaning up the mess

Time to clean up in Brazil.

https://cartoonmovement.com/cartoon/cleaning-mess

l'alibi di ferro di Bolsonaro
Ellekappa



by Mauro Biani



First published on Caglecartoons.com, U.S., January 11, 2023 | By Ed Wexler





OSVAL
10 January 2023
Suspicious.
Bolsonaro supporters attempted a coup by seizing the headquarters of the three Powers and vandalizing them

https://cartoonmovement.com/cartoon/suspicious


Marilena Nardi
9 January 2023
Equatorial fascism
Supporters of ex-president Jair Bolsonaro storm government and institutional buildings.
https://
cartoonmovement.com/cartoon/equatorial-fascism






Paolo Lombardi
9 January 2023
Democracy under attack
Bolsonaro
https://cartoonmovement.com/cartoon/democracy-under-attack

martedì 10 gennaio 2023

Cattivo giornalismo italiano


Paolo Lombardi
8 January 2023
Disinformation, the Italian media
My experience with the Italian media
https://cartoonmovement.com/cartoon/disinformation-italian-media


Nei giorni scorsi è uscito un numero speciale di Charlie Hebdo coi vincitori del concorso Mullah Get Out. In copertina alcune delle vignette vincitrici tra cui una di un disegnatore italiano, Paolo Lombardi. 

La notizia è stata riportata dai media italiani nel peggiore dei modi possibili. Hanno riportato false interviste, false notizie , fake news insomma solo per avere più visibilità. 

Sul blog Cartoon Movement, Emanuele Del Rosso riporta il tutto e spiega come Paolo Lombardi,  ora sia messo in pericolo a causa dello pseudogiornalismo italiano. 


BY CARTOON MOVEMENT

 Lo pseudogiornalismo mette in pericolo un cartoonist.

6 gennaio 2023

By Emanuele Del Rosso

Questo è un editoriale sul giornalismo povero e su Charlie Hebdo. Ma - mi dispiace deludere - non è un'altra sfuriata contro la rivista satirica francese. La storia è un'altra, e si svolge in Italia.

Concorso ; Mullahs Get Out 

Il 4 gennaio Charlie Hebdo ha pubblicato un numero speciale dedicato ai mullah, prendendo di mira in particolare Ali Khamenei, leader spirituale dell'Iran dal 1989. Il numero contiene, accanto al consueto contenuto dello staff, 35 vignette , i vincitori di un concorso chiamato Mullahs Get Out .



Uno dei 35 cartoni selezionati è stato realizzato da un collega artista italiano, Paolo Lombardi. La vignetta compare anche in prima pagina del numero, in quanto è un'opera piuttosto incisiva, in linea con lo stile di Charlie. Ho visto poi il lavoro di Paolo diventare virale, postato e ripostato in giro per il web, usato sia per sostenere la causa dei manifestanti iraniani sia per mettere alla berlina Paolo e Charlie Hebdo.

Ovviamente, la pubblicazione di quelle vignette non è piaciuta al regime iraniano. Sono state rilasciate dichiarazioni ufficiali e minacce di ritorsioni. Tutti ricordiamo quanto accaduto nel 2015 negli uffici di Charlie Hebdo e, prima ancora, nel 2005, la polemica scatenata dal Jyllands Posten per la serie di vignette contro il profeta Maometto.

La situazione è tesa e piuttosto instabile.

Guidare le notizie per un mucchio di clic

Nel mezzo di tali polemiche, giornali e canali televisivi italiani come La Stampa, SkyNews24, Open, La Nazione e altri media minori, hanno pubblicato articoli in cui si spiega che Paolo Lombardi ha ricevuto minacce e che ora è sotto la protezione della polizia. 

Naturalmente mi sono rivolto a lui per offrirgli il mio sostegno. Inoltre uno dei miei cartoon è stato selezionato anche da Charlie Hebdo, e la mia famiglia era preoccupata per la situazione. Avevo voglia di parlarne con lui, per sentire come andavano le cose e magari chiedere un consiglio. Gli ho anche suggerito di contattare Cartoonists Right Network International, un'organizzazione no-profit che si occupa della sicurezza dei disegnatori.

Con mia grande sorpresa, Paolo mi ha detto che è tutto falso .

Non è mai stato minacciato e non ha mai parlato con i giornali che hanno pubblicato articoli sul suo pericolo. Ma ci sono dichiarazioni da parte tua, ho detto! Mi ha detto che li hanno presi da un'intervista che ha rilasciato ieri per un piccolo giornale locale, durante la quale non ha assolutamente mai detto di essere stato minacciato.

Adesso sta cercando di far ritrattare o modificare dai media i loro articoli, chiaramente scritti per clickbait e per cavalcare una polemica che - se mai è esistita - non appartiene nemmeno all'Italia.

Dalla nostra conversazione su Facebook: "Ho detto ai giornalisti che mi hanno chiamato che devono pubblicare che non sono mai stato minacciato, ma non l'hanno fatto... A loro interessa solo intervistare il vignettista in pericolo... mi stanno mettendo in pericolo con i loro articoli .”

Questo pseudo-giornalismo mette in pericolo i cartoonist.

Fare il disegnatore satirico è difficile, è un mestiere duro.

I media pubblicano regolarmente vignette ma non assumono più vignettisti del personale, quindi non sono lì per aiutare, nel caso in cui un vignettista venga minacciato o attaccato, fisicamente o verbalmente. I cartoon diventano virali, a volte vengono anche modificati, a volte vengono postati e discussi su piattaforme popolate da individui radicalizzati. Le paghe sono basse, la protezione è inesistente. In molti paesi i vignettisti non sono considerati giornalisti, sebbene siano esposti a tutti i rischi che i giornalisti corrono.

E poi, oltre a tutto questo, c'è il giornalismo di merda. Quello che inventa le notizie per cavalcare le onde della viralità mediatica, per portare un po' più di utenti sui siti dei giornali, per vendere qualche copia in più, per avere un po' più di visibilità. E oltre al giornalismo di merda, c'è il giornalismo che raccoglie notizie false e le ripubblica per portarle sulle spalle di una possibile esposizione. Non so nemmeno come chiamarlo.

Paolo non è mai stato minacciato e non ha mai parlato con i giornali che hanno pubblicato pezzi in cui affermava di essere in pericolo. Ha provato a far loro cambiare i loro articoli e non lo stanno ascoltando.

La notizia succosa è che un fumettista italiano è al centro di una situazione che coinvolge la libertà di stampa e un regime e un paese facilmente hashtaggabili, con un potenziale virale molto evidente.

Non importa se Paolo, o qualsiasi altro vignettista, è effettivamente messo in serio pericolo dal falso giornalismo. Il suo nome e il suo volto sono ormai ovunque, e questo può sicuramente attirare l'attenzione degli individui radicalizzati.

Ora è potenzialmente in pericolo a causa di questo pseudo-giornalismo.

Qualcuno dovrebbe fare un cartoon su questo. O meglio ancora, dovremmo lanciare un concorso: "Pseudo-Journalists Get out."



Ciao Gianluca Vialli!

 L’importante non è vincere, è pensare in modo vincente. La vita è fatta per il 10% da quel che ci succede e per il 90% da come lo affrontiamo.

- Gianluca Vialli (1964-2023)



#Vialli

Oggi su 

@repubblica

Mauro Biani


©Valerio Marini


©Valerio Marini



©Pierpaolo Perazzolli



©Domenico Velletri




sabato 7 gennaio 2023

Papa emerito Benedetto XVI

 

by Agim Sulaj




Il papa gentile

GIO - Mariagrazia Quaranta


Popes Death by Marian Kamensky, Austria

https://politicalcartoons.com/cartoon/270433/popes-death


Timo Essner

2 January 2023

Pope Benedict dies

Pope Benedict XVI died on New Year's Eve at the age of 95.

https://cartoonmovement.com/cartoon/pope-benedict-dies






Paolo Lombardi

4 January 2023

Exhibition

https://cartoonmovement.com/cartoon/exhibition




Arcadio Esquivel

3 January 2023

Pope Benedict XVI

https://cartoonmovement.com/cartoon/pope-benedict-xvi-1



Pedro Silva

3 January 2023

Bento XVI

https://cartoonmovement.com/cartoon/bento-xvi


La Repubblica posta, per errore, la foto di Anthony Hopkins al posto del papa emerito Ratzinger confondendolo, causa interpretazione dell'attore nel film "i due papi", con Benedetto XVI. Considerando gli scandali sulla pedofilia perpetuati all'interno della chiesa cattolica, a lungo taciuti, e senza temere scomunica ecco a voi "Il silenzio della curia".

Nico Comix




Addio Ratzinger

#BenedettoXVI #papa #Ratzinger #pontefice #vignetta #fumetto #memeitaliani #satira 

Natangelo



Joseph Ratzinger, il Papa emerito Benedetto XVI, è morto il 31dicembre 2022 in Vaticano all'età di 95 anni. Nato a Marktl am Inn, in Baviera, il 16 aprile 1927, Ratzinger entrò in seminario a 12 anni, nel 1939. Fu ordinato sacerdote insieme al fratello maggiore Georg il 29 giugno 1951, a 24 anni. Fu arruolato nell’esercito durante la seconda guerra mondiale ma non fu mandato al fronte.

Con la cattedra di teologia fondamentale ottenuta nel 1957 a Monaco di Baviera, iniziò a 30 anni una brillante carriera accademica che lo ha visto insegnare nelle università di Bonn (1959-1963), Muenster (1963-1966) e Tubinga (1966-1969) e, dopo il turbolento Sessantotto, Ratisbona (1969-1977), nella sua Baviera. Partecipò da “perito teologico” del cardinale Josef Frings, arcivescovo di Colonia, (1962-1965).

Paolo VI lo nominò arcivescovo di Monaco di Baviera e lo creò cardinale nel 1977, Giovanni Paolo II lo volle accanto a sé a Roma, nel 1981, come prefetto della congregazione per la Dottrina della fede. Fu eletto Papa il 16 aprile 2005, 264esimo successore di Pietro, e assunse il nome di Benedetto XVI.

Quasi otto anni dopo, l’11 febbraio 2013, annunciò la rinuncia al pontificato. La sede vacante iniziò il successivo 28 febbraio e il 13 marzo il Conclave elesse Francesco. Dopo alcuni mesi nella residenza di Castel Gandolfo, dove si era recato al momento della rinuncia e dove, il 23 marzo, ricevette il successore, il Papa “emerito” tornò in Vaticano, dove da allora ha vissuto nel monastero Mater Ecclesiale. Unico allontanamento, il viaggio di pochi giorni in Baviera nel giugno del 2020 per accomiatarsi dall’anziano fratello Georg, deceduto all’età di 96 anni il successivo primo luglio.



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