martedì 4 agosto 2020

44 campionato della bugia : Emilio Guazzone (Allegro Guazz), il disegnatore più bugiardo d’Italia.

Emilio Guazzone (Allegro Guazz), 
il disegnatore più bugiardo d’Italia.
Di Francisco Punal Suarez
Speciale per Fany Blog


 



Questo architetto, nato a Firenze, il 04/08/1964, ha vinto il 44 ° Campionato italiano della Bugia, tenutosi a Le Piastre. Così l’italiano Guazzone si è guadagnato il bugiardino d’oro disegnando Pollicino che ritrova la strada di casa seguendo non i sassolini ma i segnaposizione di Google.

Bugiardino d'oro 2020 - Emilio Guazzone

 “Quando affronto un nuovo concorso -dice Emilio- di umorismo o di satira, parlo molto con le persone che ho vicine, i miei familiari, gli amici, la mia compagna. Da questi conversazioni spesso nascono le idee che successivamente traduco in disegni”.
 “Il tema del campionato della bugia – inserisci -quest’anno era “Favole e bugie” e Il disegno di Pollicino, che ha vinto il bugiardino d’oro, prende spunto da una riflessione di un’amica: con la tecnologia che abbiamo oggi, viene sempre più a mancare un elemento cardine delle fiabe, cioè la possibilità di perdersi, la paura di perdersi. Io ho soltanto cambiato i sassolini di Pollicino con i “segnaposto” di google maps”.

 Emilio partecipò anche con un altro disegno dal titolo: “Pinocchio e la difficoltà di affrontare il confinamento”. “Questo concorso mi porta fortuna, è la terza edizione a cui partecipo. 
Nel 2018 il tema era sui cambiamenti del clima e una mia vignetta ha ricevuto una segnalazione di qualità”.
 “Nel 2019 il tema riguardava i 50 anni dal viaggio sulla Luna. Il mio disegno ha vinto il premio “Pitillo” della giuria popolare”. 
 “Naturalmente, come tutti coloro che disegnano, anche io ho cominciato da piccolo e non ho mai smesso. Ho cominciato copiando i fumetti di cui ero grande appassionato, e ho continuato fino alla maturità al Liceo Artistico.
 Poi Il disegno mi ha portato verso altre strade e per molto tempo mi sono dedicato all’architettura. Con la laurea e un dottorato di ricerca sul rapporto fra musica e architettura e più precisamente fra acustica e geometria degli spazi cihusi, ho cominciato un’attività di progettazione per sale da concerto, teatri e auditorium. Ho collaborato con il Renzo Piano Building Workshop ai progetti dell’Auditorium Paganini di Parma e del Parco della Musica di Roma; come singolo progettista ho realizzato l’Auditorium di Fiesole, dove vivo, e ho pubblicato alcuni articoli sull’argomento”.

 “Ho anche avuto esperienze di didattica del disegno per l’architettura in ambiente universitario in Firenze e Roma”. 
 “Per circa 20 anni quindi, il disegno e i cartoons sono rimasti un hobby privato e una passione che sotto la cenere non si è mai sienta”.
 “Da qualche tempo, abbandonata l’architettura (amore non più corrisposto), ho ripreso a disegnare con più impegno, passando delle tecniche tradizionali, a quelle digitali. Ho partecipato ad alcuni concorsi, per esempio il Chianina Comix nel 2018, vincendo il primo premio” 
 “Altri miei lavori recenti sono pubblicati sul mio profilo Facebook”.
 “Come avrai visto su facebook, ho da poco ripreso un vecchio progetto (nel lontano 1982 ha ricevuto un premio al concorso nazionale Fumetti e fantascienza di Prato), per una versione in cartoon della Divina Commedia, l’Inferno”.

“Concludo con un link che rimanda a un cortometraggio animato fatto in collaborazione con l’amico Emanuele Ricciardi, che racconta la favola di “Naso d’Argento”, ripresa anche da Italo Calvino sul suo Fiabe Italiane, versione addolcita della storia di Barbablù”.
https://youtu.be/CRlvbR1lM6o
 
Complimenti a questo straordinario artista italiano, per il suo bellissimo disegno e le sue idee fantasiose, che confermano che l'umorismo grafico è un linguaggio universale e un elemento per esercitare la mente.

42º Campionato della Bugia, 2018 - Emilio Guazzone

43º Campionato della Bugia 2019 - Emilio Guazzone

Pinocchio e la difficoltà di affrontare il confinamento - Emilio Guazzone

Primo Premio, Chianina Comix nel 2018 - Emilio Guazzone

Divina Commedia, l’Inferno” - Emilio Guazzone

Giro in bicicletta - Emilio Guazzone

Voglio una gomma - Emilio Guazzone

 

lunedì 3 agosto 2020

44 Campionato della Bugia: i vincitori

Di Francisco Punal Suarez 
speciale per Fany-Blog 
da le Piastre grazie a Emanuele Begliomini
Tutti i disegni premiati e menzionati

1° classificato – Bugiardino d’oro.  Emilio Guazzone


SEZIONE GRAFICA ITALIANA
1° classificato – Bugiardino d’oro.  Emilio Guazzone
2° classificato – Bugiardino d’argento.  Luca Garonzi
3°classificato – Bugiardino di bronzo.  Emanuele Ricciardi
Premio popolare “Pitillo”: Fabio Magnasciutti
Autori segnalati:
Francesca Volpato
Lorenzo Vannini
Giorgio Giunta
Luca Ricciarelli
Danilo Paparelli
SEZIONE GRAFICA INTERNAZIONALE
1° classificato – Bugiardino d’oro.  Liviu Stanila
2° classificato – Bugiardino d’argento.  Zbigniew Kolaczek
3°classificato – Bugiardino di bronzo.  Salar Eshratkah


Secondo Premio - la volpe e l'uva - Luca Garonzi


Emanuele Ricciardi – Terzo classificato sezione grafica italiana



Premio popolare "Pitillo" Fabio Magnasciutti


AUTORI SEGNALATI

Autori segnalati - Francesca Volpato

Autori segnalati - Lorenzo Vannini

Giorgio Giunta – Autore segnalato sezione grafica Italiana

Brutto_Anatroccolo - Autori segnalati -Luca Ricciarelli


Le favole di Esodo - Autori segnalati -Danilo Paparelli



SEZIONE GRAFICA INTERNAZIONALE

Sezione internazionale - 1° classificato – Bugiardino d’oro. 
 Liviu Stanila (Romania)

Sezione internazionale -2° classificato – Bugiardino d’argento. 
Zbigniew Kolaczek (Polonia)


Sezione internazionale - 3°classificato – Bugiardino di bronzo. 
Salar Eshratkah (Iran)


domenica 2 agosto 2020

Dieci e venticinque, 40 anni fa


Dieci e venticinque, 40 anni fa
Mauro Biani



Chi è Stato
Mauro Biani



Dieci e venticinque, 40 anni fa
#StrageDiBologna #40anni
Voglio andare al mare.
Mauro Biani


 

"Non ci vuole molto a capire
Che è stata una strage,
Non ci vuole molto a capire che niente,
Niente è cambiato"
#bologna #2agosto1980 #strage #fascisti

https://www.youtube.com/watch?v=z4WMp99WHgc&feature=share



A mali estremi.

https://gianloingrami.blogspot.com/2020/08/bomba.html
#2agosto1980 #bologna #strage #stato #fascismo







STRAGE DI BOLOGNA
Oggi ricorre l'anniversario dell'attentato alla Stazione di Bologna, apice di quella strategia della tensione che ha insanguinato l'Italia a partire dalla bomba di piazza Fontana.
A 40 anni di distanza forse qualche verità sugli esecutori ma ancora poche le certezze sui veri mandanti.
In tutti questi anni molti i depistaggi che hanno cercato di sviare le indagini a destra e a sinistra, l'importante è stato (e temo sarà) non guardare dietro.
Gianfranco Uber



Bologna 2 Agosto 1980, dalla P2 di Gelli finanziamenti a terroristi neofascisti.
#Bologna #P2 #Gelli
Durando



#2Agosto1980 #2agosto40anni #stragedibologna #stragifasciste #p2 #gelli #vignette #satira #satiraneurodeficiente
Mario Airaghi



2 Agosto (1980... )
(Bologna)
Un giorno, una data che rimane impressa nella mente, e nel cuore di Tutti noi: sono trascorsi ben 40 anni da "quella" Strage che a tutt'oggi resta un vero e proprio 'mistero...'
In Ricordo di Tutte le Vittime (innocenti) , i Feriti , le loro Famiglie, Amici...
💓
#2agosto #bologna #stragedibologna #stazionecentraledibologna #attualità
Mike Comics

Vanessi


Bologna, 2 agosto 1980 ore 10:25; quarant'anni di verità nascoste!
 By Chenzo. 
www.chenzoart.it #2agosto1980 #stragediBologna #p2 #Stato #veritànascoste




Strage alla stazione, inaugurati i murales per ricordare la bomba del 2 agosto: "L'arte può parlare alle nuove generazioni"

L'opera di Bologna
 Il muro destinato all’opera di Collettivo Fx è quello di DumBO (via Camillo Casarini 19), lo spazio di rigenerazione urbana nato nell’ex scalo ferroviario di via Casarini. Il murale, dal titolo “Le lacrime della giustizia”, rappresenta un volto che piange e dai cui occhi scendono i piatti della bilancia. Al loro interno l’Italia a pezzi, distrutta dagli anni dello stragismo, e l’orologio simbolo dell’attentato, ancora fermo sulle 10.25.


Parma-
„A ospitare il lavoro di Alessandro Canu è il sottopasso della stazione dei treni in via Borsellino. L’opera “Bologna violenta” vede delle mani che si muovono dall’alto, a simboleggiare i mandanti, che rovesciano una scatola di caramelle: quelle bianche sono 85 quante le vittime, mentre quelle colorate sono oltre 200 come i feriti. Nel disegno anche alcuni giocattoli per bambini, tra cui l’autobus 37, il vagone di un treno e un cavallino di legno.“



ReggioEmilia
„Il muro dipinto da PsikoPlanet si trova nel quartiere popolare di via Gramsci a Reggio Emilia, dove si è lavorato sulla facciata di una palazzina della cooperativa di Mancasale e Coviolo (via Candelù 4). Il murale ha il volto di un Giano bifronte, a rappresentare le due facce dello Stato: quella positiva, delle verità processuali e della ricerca di giustizia, e quella “oscura” del potere deviato, ombra dietro ai mandanti.“

Fonte: https://www.bolognatoday.it/cronaca/STRAGE-2-AGOSTO-STAZIONE-BOLOGNA-MURALES.html



Son passati 40 anni, ma di dimenticare e perdonare non ci pensiamo nemmeno.

Il 2 agosto 1980 una bomba scoppia nella sala d'attesa della Stazione di Bologna, uccidendo 85 persone. "La strage è stata organizzata dai vertici della loggia massonica P2, protetta dai vertici dei servizi segreti italiani e eseguita da terroristi fascisti", come recita il manifesto di quest'anno.
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On August 2, 1980 a bomb exploded in the waiting room of Bologna Station, killing 85 people. "The massacre was organized by the P2 Masonic lodge, protected by the Italian secret service and carried out by fascist terrorists", as this year's manifesto says.
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Bologna, 02.08.2020
© Michele Lapini 



Il giorno successivo alla visita del Presidente della Repubblica Mattarella a Bologna per i 40 anni della Strage della Stazione e della Strage di Ustica, il Corriere della Sera pensa bene di pubblicizzare IN PRIMA PAGINA, il libro di Mambro e Fioravanti, i due neofascisti condannati come esecutori per la bomba alla Stazione di Bologna che causò 85 morti. I due (adesso liberi per fine pena) sono stati condannati a 9 e 8 ergastoli per vari reati commessi durante le loro vite.

Della visita di Mattarella nessuna traccia in prima pagina, così come negli altri quotidiani. All'interno dei principali quotidiani, la notizia è un piccolo box con una foto e tre righe.
L'evento, se pur simbolico, è storico dato che è il primo Presidente della Repubblica a visitare il Museo di Ustica dove sono conservati i resti dell'aereo e il secondo Presidente (dopo Pertini che era presente l'anno della strage) a venire nella sala d'attesa della Stazione di Bologna dove esplose la bomba.

Quando ci domandiamo come abbiamo fatto ad arrivare a questo punto di ignoranza, revisionismo e disinformazione, non possiamo esimerci dal vedere nell'informazione mainstream uno dei colpevoli.

Senza scuse e senza ma, quello che è successo oggi sulla carta stampata è l'ennesima vergogna per l'informazione e l'ennesimo oltraggio alle vittime di quelle stragi.
Bologna, 31.07.2020
© Michele Lapini 

sabato 1 agosto 2020

INTERVISTA di Francisco Punal Suárez a Marco De Angelis

Expo de Marco De Angelis

INTERVISTA di Francisco Punal Suárez a Marco De Angelis

  Speciale per Fany Blog

"Veritá a doppio taglio" è il titolo della mostra personale dell'eccezionale artista italiano Marco de Angelis, che si tiene a Le Piastre, dal 31 luglio al 30 agosto, organizzata dall'Accademia della Bugia, bugiardino d'oro per la sezione grafica lo scorso anno.

Gli spettatori della 44a Edizione del Campionato Italiano della Bugia, a Le Piastre, potranno godere dei cartoni di Marco, con disegni e contenuti squisiti. che dimostra il valore sociale dell'umorismo grafico e della satira.

Ne abbiamo parlato con Marco, alla vigilia dell'inaugurazione della sua mostra, esclusivamente per i lettori di Fany Blog.


  1. Da quando ti piace disegnare?

Disegno da quando avevo tre anni, ma al contrario di tanti altri bambini, ho continuato con quello che era il mio hobby preferito e che poi è diventato la mia professione, insieme a quella di giornalista. Disegnavo sempre (con un foglio di carta e una penna ero felice) e studiavo le tecniche dei grandi disegnatori sui giornali di comics, guardandoli con la lente d’ingrandimento, ma arricchendo la mia formazione generale anche con tanti libri, fonti di conoscenza e di idee.


  1. Quale formazione accademica hai?

Ho studiato al liceo storia dell’arte e tecniche, poi ho seguito un corso libero all’Accademia di Belle Arti di Roma, mentre all’Università frequentavo la facoltà di Storia e Antropologia. Ma l’arte del cartoon e dei comics l’ho imparata studiando da solo, perché quando ero ragazzo non c’erano scuole di fumetto e illustrazione, come adesso. A quei tempi non pensavo che potesse diventare una professione (in Italia non sarebbe stato facile vivere facendo il disegnatore), anche se dal ’75 avevo molte collaborazioni e avevo preso premi importanti. Poi nel 1980, a 25 anni, sono stato assunto in un importante quotidiano, Il Popolo, e il cartoon è diventato il mio impegno giornaliero, insieme a quello di redattore.


  1. Quali argomenti affronti in questa mostra?

Espongo disegni su vari argomenti di attualità, come l’ambiente, guerra e pace, il rapporto uomo-donna, la libertà di pensiero e il Coronavirus, naturalmente. Ho voluto offrire un ritratto generale del nostro mondo e della nostra società, cercando di lanciare dei messaggi con l’aiuto del sorriso. Riuscire a far pensare gli altri facendoli sorridere (anche se con amarezza) è una cosa molto gratificante. 


  1. Cosa significa esporre in questo luogo?

Le Piastre è famosa per il Campionato della Bugia, e tengo questa mostra personale nelle strade del paese, perché ho vinto il primo premio nella passata edizione (e avevo già vinto nel 2015, quindi sono un gran bugiardo…). E’ un concorso che è arrivato alla 44° edizione e ha riscosso sempre maggiore successo, sia per la sezione grafica che per quella verbale o letteraria, e qui c’è l’unico incredibile museo al mondo sulla bugia. Oltre al fatto che Le Piastre è un bel luogo d’incontro, trovo che bugia e satira siano direttamente collegate, perché la satira spesso smaschera le bugie, mentre altre volte un umorismo bugiardo con la metafora racconta la verità. 


  1. Perché l'umorismo e la satira sono importanti nella società?

Da sempre l’umorismo ha avuto un effetto terapeutico sullo spirito, permettendoci di affrontare il mondo con un occhio diverso, leggero e intelligente allo stesso tempo, ed esorcizzando con il sorriso anche le cose più brutte. La satira non cerca solo il sorriso liberatore, ma penetra nei fatti, li analizza e commenta graficamente, come un articolo di giornale, usando la metafora grafica, il paradosso o la battuta umoristica. La satira è stata sempre temuta, perché tocca il cuore e la mente delle persone e con un’immagine può dire molte cose, spesso colpendo più di tante parole. Proprio per questo, oltre alla tragedia di Charlie Hebdo, in questi ultimi anni molti disegnatori satirici sono minacciati e condannati nei paesi autoritari, ma anche censurati in alcuni paesi democratici


  1. L'umorismo grafico, la caricatura, occupa il posto che merita nella stampa italiana?

Il Italia l’umorismo grafico e la satira hanno una grande tradizione nella cultura dei secoli passati, ma hanno avuto un posto di rilievo soprattutto sui giornali del ‘900. E’ sempre stato molto difficile, però, fare della satira una vera professione, al contrario di tanti Paesi. Io ho avuto la fortuna di essere uno dei pochissimi a poter vivere di satira, ma perché ero anche giornalista e grafico e, oltre ai giornali dove lavoravo, avevo molte altre collaborazioni, in tempi in cui ogni associazione aveva un giornale e il tuo lavoro veniva ricompensato con generosità. Ora c’è una crisi generale che spinge i giornali e gli editori a risparmiare proprio sulla satira, e soltanto pochi hanno uno spazio dedicato in modo dignitoso all’editorial cartoon o all’umorismo. Non vi sono più riviste satiriche e le poche apparse negli ultimi anni hanno avuto vita breve. L’unico successo di questi anni è la rivista online Buduàr (www.buduar.it) di cui sono caporedattore, ma che non avrebbe resistito tutto questo tempo (siamo al n.67 dal 2012), se fosse stata su carta. I costi sarebbero stati troppo alti, difficoltà di trovare pubblicità, distribuzione, ecc. Per fortuna molti autori hanno potuto esprimersi sul web, ma questo ha portato anche a un proliferare di umorismo di modesta qualità e un deprezzamento dell’attività di disegnatore nella visione degli editori. Nella stampa italiana si fanno lodi all’umorismo e alla satira, ma poi dalla maggior parte degli editori viene considerata una spesa inutile e forse anche un po’ scomoda.


  1. Dove pubblichi i tuoi disegni?

Dopo aver lavorato fisso in vari quotidiani e collaborato per anni con continuità con molti giornali, ora sono free lance (da quando sono andato in pensione da Repubblica come giornalista). Oltre a dedicarmi a Buduàr con disegni e articoli, in questo momento distribuisco i miei disegni su numerose testate all’estero, grazie a CartoonArts International (fino all’anno scorso in joint venture con The New York Times), GoComics e Cartoon Movement, quindi su giornali come il Courrier International, Confronti, NYTid, Le Monde, vari giornali di settore, ecc. Ma da sempre illustro anche libri per ragazzi e in questo momento sto lavorando soprattutto ad alcuni progetti, dopo avere illustrato dei libri e realizzato una app per iPad “Iron horse story”. Insomma, mi muovo su più fronti.


  1. L'epidemia di coronavirus finirà?

Probabilmente finirà, perché la scienza sta lavorando per trovare una soluzione come per altre malattie, ma non possiamo sapere quando. Non sia sa quasi nulla di questo virus, come si propaga l’infezione, le modalità, non c’è una cura precisa o un vaccino. In questo momento in Italia la situazione è migliorata, i provvedimenti presi finora hanno funzionato, ma il virus potrebbe riattaccare, forse mutato. In molti Paesi la situazione è molto grave, quindi non possiamo stare tranquilli e dobbiamo continuare a prestare molta attenzione, senza abbassare le difese.


È ormai noto che l'Unione Europea ha ignorato la richiesta di aiuto dell'Italia, prima dell'inizio dell'epidemia.

"Nessuno Stato membro ha risposto alla richiesta dell'Italia o alla richiesta di aiuto della Commissione", afferma Janez Lenarčič, commissario europeo per la gestione delle crisi. "Il che significava che non solo l'Italia non era preparata. Nessuno era preparato. La mancanza di risposta alla richiesta italiana non era tanto una mancanza di solidarietà quanto una mancanza di attrezzature".

  1. Cosa ne pensi di questa situazione?

L’Europa anche in questa situazione ha dimostrato che prevalgono sempre gli egoismi e gli interessi di parte. 

L’Italia non era preparata, come tutti gli altri Paesi europei, ma l’Italia ha capito subito la gravità della situazione, proprio perché colpita per prima dall’epidemia. Se tutti gli altri avessero guardato con maggiore attenzione e lungimiranza, senza sottovalutare, avremmo affrontato con più facilità l’emergenza. In realtà il problema è apparso subito grave non solo nel suo aspetto sanitario (con la diffusione in gran parte dell’Europa), ma anche in quello economico, dividendo l’Unione Europea tra Paesi che dovevano fare i conti con la pesante crisi causata dal Covid-19 e dal lockdown e Paesi che volevano soltanto tutelare la propria economia. 



Roma, 30/7/2020


Marco De Angelis - Cleaning

Marco De Angelis - Free journalism

Marco De Angelis - Free of thought

Marco De Angelis - Knitting



Marco De Angelis - Last Climate Change Summit

Marco De Angelis - Scissor on satire

Marco De Angelis - SOS from the sea

Marco De Angelis - The Carpet

Marco De Angelis - The Dragon






MARCO DE ANGELIS




Marco De Angelis, vignettista, illustratore, giornalista professionista e grafico è nato nel ’55 a Roma, dove vive e lavora. Ha pubblicato su La Repubblica, Il Popolo (giornali di cui è stato redattore), Il Messaggero, Il Mattino, Grazia, I Gialli Mondadori, Panorama, Help!, ComicArt, Comix, le riedizioni del Travaso e del Marc’Aurelio e altre testate per un totale di 200 giornali in Italia e all’estero, come The New York Times, Washington Post, Los Angeles Times, Chicago Tribune, Herald Tribune, Courrier International,  Le Monde, Nebelspalter, Eulenspiegel, Yez, Fenamizah, Fire, ecc. 

CartoonArts International e The New York Times Syndicate hanno distribuito le sue vignette in tutto il mondo. Pubblica anche su Cartoon Movement e GoComics e le sue opere appaiono su moltissimi altri siti web.

E’ uno dei fondatori e caporedattore del mensile umoristico online Buduàr.

è stato editor per l’Italia della rivista americana WittyWorld e fa parte di Cartooning for Peace. 

Ha illustrato molti libri per Giunti, De Agostini, La Scuola, San Paolo, Lapis, Salani, European Language Institute (pubblicando sulle sue 28 riviste distribuite in 35 Paesi).

Ha ricevuto circa 130 premi internazionali, tra cui la Palma d’Oro al Salone dell’Umorismo di Bordighera nel 1997 e il Primo premio a Istanbul nel 1987 e nel 2016, due volte Primo Premio Consiglio d’Europa, Primo premio a Teheran, Krusevac, Pistoia, Dolo, Belgrado, Sisak, Fano, Città di Castello, Pescara, Chieti 

e altri, è stato premiato anche a Tokyo, Skopje, Montreal, Ottawa, Amsterdam, Olen, Galati, Porto, ecc. Ha collaborato con RAI, Telemontecarlo, Coldiretti, Confartigianato, Cisl, Asstra, Gepi, Ministero dell’Interno, Università Bocconi, Comune di Genova e molte società e associazioni. E’ stato membro di numerose giurie e le sue opere sono esposte in vari musei in Italia e nel mondo.




Marco De Angelis

www.marcodeangelisart.com