martedì 11 agosto 2015

#MÉXICONOSURGE ( Siamo tutti Rubén Espi­nosa e Nadia Vera )

#MÉXICONOSURGE
"Fondamento dell'accordo. Il rispetto dei principi democratici e dei diritti umani fondamentali, così come si enunciano nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, ispira le politiche interne e internazionali delle parti e costituisce un elemento essenziale del presente Accordo."
Art.1 trattato di libero commercio tra il Messico e l'Unione Europea

-EL FOTOPERIODISTA INCÓMODO
El Universal 8/8/15
Angel Boligan

Dopo gli omi­cidi del foto­gior­na­li­sta Rubén Espi­nosa, dell’attivista Nadia Vera, della stu­den­tessa Yese­nia Qui­roz Alfaro e di altre due donne che si tro­va­vano con loro, Nicole Simon e Ale­jan­dra, avve­nuti a Città del Mes­sico, venerdì 31 luglio scorso, alcuni cit­ta­dini ita­liani e mes­si­cani – che con­di­vi­dono la pre­oc­cu­pa­zione per la situa­zione dei diritti umani in Mes­sico — hanno pro­mosso un appello, #Méxi­co­No­sUrge,

domenica 9 agosto 2015

Buduàr 27


COPERTINA DI BRUNO BOZZETTO

Un numero pre-estivo, con una foliazione più ridotta (ma pur sempre 108 pagine, perché fino ad ora vi abbiamo viziato!). Contenuti sempre all'altezza della reputazione che grazie alle nostre firme prestigiose siamo riusciti a farci.

Tante vignette, disegni, proposte ed i consueti articoli che fondono la storia con l'attualità, passando dal dopoguerra al recentissimo affaire grexit.

Il prossimo mese ci vediamo a ferragosto, con un altro numero estivo, leggero leggero. A settembre partiranno nuove rubriche, nuovi personaggi e nuovi sorrisi.

Buona spiaggia!

Leggi Buduàr 27



come anteprima Milko, Giuliano, Sajini e Solinas ...








Piero Tonin: Hoblio




HOBLIO - The Path to Freedom
HOBLIO - La via della libertà

Un pellegrino gravato da un grosso peso è in viaggio da un'oscura foresta verso una radiosa vallata. Lungo il suo cammino verso la libertà spirituale, si imbatte in quattro misteriosi personaggi.
Segui anche tu il piccolo Hoblio nella sua ricerca di pace interiore e illuminazione.

Un film scritto, diretto e animato da Piero Tonin.
Musica: "Yangtze" di Jiang Li (courtesy of Audio Network Ltd. - Order Reference: 235129).

PREMI E RICONOSCIMENTI:
Miglior Corto Animato per Ragazzi, Anifest Rofaza International Film Festival 2014
Miglior Corto Animato per Ragazzi, The Kids Festival 2015, Madrid.
Menzione d’Onore, Anim!Arte - Curitiba Grand Prix 2014

http://pierotonin.blogspot.it

http://www.pierotonin.com/

sabato 8 agosto 2015

Paul Scharff

Il mondo di Scharff, un bestiario immaginario, e purtuttavia non irreale, che può farsi specchio deformato e dolente di un campionario paradigmatico di distorte virtù umane.
Giuseppe Rosato

Titolo: Ittiocentauro

Autore: Paul Scharff
Tecnica: Litografia su carta. Stampa realizzata dall’autore con torchio manuale.
Dimensioni cm: 33×45,4
Edizione: 1995 – 16 esemplari numerati e firmati

Licofrone, Claudiano e il grammatico bizantino Ioannes Tzetzes menzionano qualche volta gli ittiocentauri; altri riferimenti a questi, nei testi classici, non ce ne sono. Possiamo tradurre ittiocentauri con “centauro-pesci”: il termine s’applica a creature che i mitologi hanno chiamato anche centaurotritoni. Le loro raffigurazioni abbondano nella scultura romana ed ellenistica. Dalla cintura in su sono uomini, dalla cintura in giù pesci. Il loro posto è nel corteggio delle divinità marine, insieme agli ippocampi.

Dal “Manuale di zoologia fantastica” di Jorge Luis Borges.

Titolo: Coppia con uovo

Autore: Paul Scharff
Tecnica: Litografia su carta. Stampa realizzata dall’autore con torchio manuale.
Dimensioni cm: 31,2×29,6
Edizione: 1998 – 13 esemplari numerati e firmati





Paul Scharff nasce ad Amsterdam il 20 ottobre 1928, ultimo nato di una grande famiglia (12 figli!). Fin da piccolo è amante del disegno, dopo gli studi superiori si iscrive ad una scuola d’arte di Amsterdam. Nel 1948 viene inviato in Indonesia per il servizio militare e lì riesce a frequentare l’Accademia di Belle Arti di Bandung. Al suo ritorno, nel 1950, inizia a lavorare nel campo pubblicitario ad Amsterdam e partecipa alla creazione di una rivista pedagogica come impaginatore e illustratore. Nel 1954 si sposa e si trasferisce con la moglie a Bruxelles per continuare la sua esperienza pubblicitaria. Nel 1957 viene in Italia e qui si stabilisce definitivamente, ponendo termine al suo vagabondaggio. A Milano lavora dapprima nella pubblicità e poi, dal 1959, come grafico e illustratore alla Mondadori, dove rimane fino al 1966.
Nel 1967 si trasferisce a Varese e inizia a lavorare come free-lance per diverse case editrici come Fabbri, De Agostini, Il Saggiatore. Da sempre coltiva la passione per il gioco degli scacchi, ai quali dedica disegni, vignette umoristiche e un libro per ragazzi che viene tradotto in varie lingue.
La sua arte si esprime anche nella creazione di poster e marchi, come quello dell’ Università dell’Insubria di Varese e Como. Sviluppa inoltre una sezione umoristica, grazie alla quale riceve numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali. Ora si dedica interamente alla litografia, che crea con il suo torchio di inizio ‘900 salvato dalla rottamazione quasi per miracolo, circondato da boccettine contenenti collanti e inchiostri che riesce oramai a trovare solo all’estero.
Negli ultimi anni ha dato forma agli animali fantastici che Jorge Luis Borges descrive nel suo “Manuale di zoologia fantastica”.
Il 5 agosto 2015 il caro Paul Scharff è mancato all`affetto dei suoi congiunti e amici a Cittiglio dove abitava. Ne hanno dato il triste annuncio la moglie Annie, il figlio Rick e il nipote Giacomo.


Titolo: Treped

Autore: Paul Scharff
Tecnica: Litografia su carta. Stampa realizzata dall’autore con torchio manuale.
Dimensioni cm: 30×40,3
Edizione: 2012- 11 esemplari numerati e firmati


Titolo: Gesti – Perplessità

Autore: Paul Scharff
Tecnica: Litografia su carta. Stampa realizzata dall’autore con torchio manuale.
Dimensioni cm: 28,5 x 38,3
Edizione: 2013 – 13 esemplari numerati e firmati

When  puzzled man scratches his head he is performing a Displacement Activity.  Da Manwat


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Le opere che ho scelto le ho prese dal sito di Paul Scharff 
I video delle opere e dell'arte litografica sono tutti di Francesco Riva.
Qui alcune opere umoristiche


vignette umoristiche di Paul Scharff
La sua arte si esprime anche nella creazione di poster e marchi, come quello dell’ Università dell’Insubria di Varese e Como. Sviluppa inoltre una sezione umoristica, grazie alla quale riceve numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali. Ora si dedica interamente alla litografia, che crea con il suo torchio di inizio ‘900 salvato dalla rottamazione quasi per miracolo, circondato da boccettine contenenti collanti e inchiostri che riesce oramai a trovare solo all’estero.
Negli ultimi anni ha dato forma agli animali fantastici che Jorge Luis Borges descrive nel suo “Manuale di zoologia fantastica”.
Francesco Riva





Paul Scharff, animali fantastici.


Paul Scharff. La litografia raccontata 1 parte


Paul Scharff. La litografia raccontata 2 parte

venerdì 7 agosto 2015

Maiali in fuga sull'autostrada del sole



Nella notte da incubo sull'A1, con due incidenti che hanno provocato il tragico bilancio di una donna morta e due feriti gravi, e che è stato il prologo ad una giornata caotica per la viabilità, c'è stato anche il caos provocato dal carico di maiali perso da un camion.

Su un carico di 127 animali, 48 sono morti nello scontro o sono stati abbattuti dai veterinari.

12 ore per recuperarli tutti e 13 km di coda in un caldo infernale con autostrada chiusa tra Parma e Piacenza.


operazioni difficili recuperarli
qui il video

vignetta di Vincino
foto da la Repubblica Parma
e Gazzetta di Parma

giovedì 6 agosto 2015

Hiroshima e Nagasaki: 70° anniversario

BOMBE NUCLÉAIRE: 70 ans après HIROSHIMA
Plantu

A 70 dalla fine della guerra e dalle prime bombe atomiche (6 agosto su Hiroshima, 9 agosto su Nagasaki, circa 200 mila morti diretti) i 150 mila sopravvissuti conducono ancora oggi una vita d’inferno a causa delle conseguenze delle radiazioni.
E' un grande monito per l'umanità.


Hiroshima 1945
Riber


70th Anniversary of Hiroshhima and Nagasaki...
Steve Breen


Hiroshima : 70 ans
Phil Umbdenstock



Hiroshima never again...    Amorim
.
05 Aug 2015


Horror
Riverso


Hiroshima, 6 Août 1945
08/07/2015 par Michel Kichka
Il y a 70 ans, Albert Camus avait compris l’Histoire des décennies qui allaient suivre. Un philosophe. Un prophète. Une conscience.

 Particolare della visione a 360 gradi di Hiroshima dopo 4 giorni dal bombardamento.
Si tratta di una ricostruzione ad alta tecnologia dei materiali fotografici (da una pellicola assai danneggiata di 11 foto scattate da un giornalista di Asahi Shimbun di Osaka da una posizione a 1,2 km dal ground zero).
E' stato pubblicato su Asahi Shimbun negli ultimi giorni.
http://www.asahi.com/special/nuclear_peace/pano/past/flat/
Si possono vedere qui le altre foto scattate dal medesimo giornalista, Hajime MIYATAKE, entrato nella citta' il 9 agosto:
http://www.asahi.com/s…/nuclear_peace/gallery/2015hiroshima/
Tutte le foto saranno esposte nel Peace Memorial Museum di Hiroshima, attualmente in restauro che si riaprira' nel 2018.

mercoledì 5 agosto 2015

Intervista a Carlo Gubitosa, autore di "Satira al telefono"


Satira al telefono di Carlo Gubitosa, 
ebook di Quintadicopertina, casa editrice digitale.

L'ebook (che utilizza la tecnologia di sincronizzazione audio/testo) raccoglie telefonate  a partiti politici, istituzioni e sedi del potere, registrate da Carlo Gubitosa all'insaputa degli interlocutori e poi pubblicate su Il Male di Vauro e Vincino, dall’autunno 2011 alla primavera 2012. Le domande erano scomode, paranoiche, paradossali, ma le risposte erano ancora peggio.
Ne esce un ritratto dell'Italia commissariata dalla Troika, fatto di domande spiazzanti e surreali, arricchito dalle vignette ed illustrazioni di Vauro, Vincino, Flaviano Armentaro, Mauro Biani, Maurizio Boscarol, Makkox, Marco Pinna, Marco Scalia, Alessio Spataro, Marco Tonus e Filippo Ricca.
La prefazione è di Vincino e la copertina che potete vedere qui sotto di Vauro.


Fany  raggiunge Carlo e gli pone qualche domanda:

Da cosa è nato questo progetto Carlo? una tua idea originale o frutto della redazione de Il Male?

E' nato per caso: sentendo Bossi parlare di secessione per l'ennesima volta, e vivendo a Bologna, mi e' venuto in mente di telefonare alla Lega Nord per scoprire se la mia citta' di adozione sarebbe rientrata nella padania. Nel mio telefono c'era un programma per registrare le chiamate che usavo per tenere traccia delle interviste telefoniche, e cosi' ho cominciato per gioco a registrare telefonate che inizialmente condividevo solo con amici e parenti. Poi c'e' stata la seconda casualita': l'incontro con Vincino Gallo che e' sfociato in una bella collaborazione con la riedizione dello storico settimanale di Satira "Il Male", riportato in edicola da Vincino assieme a Vauro Senesi. E fu cosi' che la curiosita' si e' trasformata in una rubrica settimanale.

Ti sei divertito a fare queste telefonate?

Moltissimo. E' bastato fare due chiacchiere con i terminali del potere per capire che il re e' davvero nudo: il partito di Berlusconi per la sua sede di Avellino metteva sul sito i numeri di telefono della cartoleria di fronte, nemmeno nella sede nazionale del PD sapevano che pesci pigliare quando e' stata calata dal cielo la premiership di Mario Monti. Era ridicolo e tragico al tempo stesso guardare che dietro la faccia autorevole e ufficiale del paese c'era un caravanserragio di cialtroneria che non risparmiava niente e nessuno.

La tua preferita?

Ce ne sarebbero tante: una che ricordo con piu' affetto e' quella fatta al webmaster del PD di Firenze, che aveva pagato di tasca sua per un sito che poi fu abbandonato dal partito. Una ennesima umiliazione inflitta ai militanti di una sinistra che non esiste piu'.

Perchè consigli di leggere ed ascoltare l'ebook?

Perche' mi sono divertito molto a realizzarlo e in piu' puo' essere utile rileggere con gli occhi della satira la stagione del potere montiano, che non abbiamo ancora analizzato e metabolizzato a sufficienza.

In Parlamento vorrebbero rendere illegali le autointercettazioni, tu nel frattempo ci hai fatto un libro con tanto di audio delle telefonate, cosa ne pensi?

Che fino a quando non verra' detto il contrario, il diritto di cronaca e di libera espressione del pensiero satirico continuano a essere in vigore, e sara' molto difficile impedire ai cittadini di registrare le proprie telefonate. Lo stesso presidente del Senato Pietro Grasso ha dichiarato che le registrazioni delle telefonate tra privati sono "legittime e utili contro la corruzione".

Chi sei Carlo? 

Su Wikipedia sono indicato come scrittore e giornalista, attualmente sbarco il lunario come informatico, ma mi sento semplicemente una persona curiosa e logorroica. 

I tuoi desideri?

Mi piacerebbe che in Italia si leggesse di piu', che si potesse vivere di scrittura, che l'editoria ritorni ad essere un settore dove al centro c'e' la cultura e non il profitto.

E per finire perchè Carlo, tu che sei stato insieme a Mario Biani il fondatore di Mamma, meglio di qualsiasi altro mi puoi rispondere, la satira in Italia è morente?

La satira e' un termometro della vivacita' culturale di un paese, della distanza tra il popolo e il potere, della diffusione del pensiero libero. E in questa stagione di pensiero unico purtroppo non gode di ottima salute. Ma e' una ragione di piu' per praticare questo linguaggio libero, libertario e liberatorio.

Ps: mi ha un po' ricordato la zanzara di Cruciani, non è che ti hanno copiato l'idea?
http://fany-blog.blogspot.it/2013/09/la-zanzara-punge-guido-barilla.html

Credo di no

Grazie Carlo, gentilissimo!


Articolo tratto dal audio ebook di Quintadicopertina, Satira al telefono di Carlo Gubitosa

Dialogo con il Ministero delle Finanze:

CARLO G.: Salve, mi scusi, volevo un’informazione, io sono un semplice cittadino...
MINISTERO: Deve chiamare l’ufficio relazioni, questa è la segreteria particolare del capo di gabinetto...
CG: Magari lei mi può rispondere in un secondo... io ho visto che questo famoso spread è sceso a 300, ma adesso come si riflette questa cosa sui nostri conti correnti...
M: Ma che domanda, mi perdoni, non lo sappiamo, non è una pratica d’ufficio, non so che dirle, siamo tutti uguali...
CG: Non è che ci alzano i tassi sui conti correnti? Che beneficio c’è?
M: Non lo so, stiamo nella stessa barca, anche se lavoriamo nello stesso ufficio siamo tutti nella stessa barca...
CG: No, perché abbiamo fatto tutti questi sacrifici per lo spread, però adesso che ci torna? gubitosa
M: Eh lo so, ma qui bisogna andare in Parlamento non qui.
CG: Mi consola, quindi non sono il solo a brancolare nel buio...
M: Certo, è la conferma, siamo tutti stipendiati, come lei.
CG: Quindi anche lei non sa che benefici arriveranno?
M: No, macché, non lo so, sarei una maga.
CG: E tutte queste lacrime e sangue? Abbiamo abbassato lo spread e mo’ manco ci dicono che sò, uno zerocinque per cento in più sui conti correnti.
M: Deve parlare con loro direttamente, chiami la segreteria di Monti che fa prima.
CG: Ma non ci abbassano neanche la benzina?
M: Ma che... mi perdoni... guardi... [Ride]
CG: Ma allora qual era lo scopo di tutto questo?
M: Senta, non è che posso stare al telefono, io la capisco, la capisco, sono nelle stesse condizioni sue, io prendo milleduecento e sto qui dentro, mi levano l’inps, tutto quello che levano a lei, uguale e identico, abbiamo i figli, non lo so come andremo avanti, che le devo di’? Non so che dirle, siamo tutti nella stessa barca.
CG: Allora le esprimo la mia solidarietà, e speriamo che ci dicano qualche cosa magari a livelli più alti.
M: Tanto non ce lo diranno, le cose cattive non ce le dicono tutte.
CG: Speriamo di vedere la luce in fondo al tunnel.
M: Appunto, appunto.


QUI potete comprare il libro digitale in promozione

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disegno di Vincino dalla prefazione di "Satira al Telefono"



Codice deontologico dell’attività giornalistica:
Il Codice di deontologia relativo al trattamento dei dati personali nell’esercizio dell’attività giornalistica parla chiaro: “Il giornalista che raccoglie notizie (...) rende note la propria identità, la propria professione e le finalità della raccolta”.
E deve farlo tutte le volte che “nell’ambito dell’attività giornalistica e per gli scopi propri di tale attività” intende attuare “l’esercizio del diritto dovere di cronaca, la raccolta, la registrazione, la conservazione e la diffusione di notizie su eventi e vicende relativi a persone, organismi collettivi, istituzioni, costumi, ricerche scientifiche e movimenti di pensiero”.
Ma allora perché tutti i contenuti di questo libro sono stati ottenuti registrando telefonate a insaputa dei miei interlocutori, millantando le identità, le professioni e le motivazioni più varie, e usando le reti telefoniche per infiltrarmi all’interno di sedi di partito, uffici della Banca d’Italia, compagnie ferroviarie, parrocchie, uffici SIAE, Università private, alberghi, ospedali, moschee, negozi di dischi usati, uffici Digos, procure, organizzazioni militanti di estrema destra, ministeri, redazioni di quotidiani nazionali e centri di ricerca?
Lo spiega lo stesso codice deontologico quando aggiunge che l’obbligo del giornalista di giocare a carte scoperte resta in vigore “salvo che ciò comporti rischi per la sua incolumità o renda altrimenti impossibile l’esercizio della funzione informativa”. Escludendo i rischi per la mia incolumità, resta da chiedersi se c’erano altri modi per raccogliere le stesse informazioni con strumenti diversi dalle telefonate sotto mentite spoglie.
Carlo Gubitosa

lunedì 3 agosto 2015

Ritratto di Giuliana Lojodice

Il 12 aprile su la Repubblica un grande ritratto di Riccardo Mannelli

e l'intervista di Antonio Gnoli

a Giuliana Lojodice






Giuliana Lojodice: "Aroldo, Luchino e gli altri uomini sul palcoscenico della mia vita"
L'attrice e doppiatrice si racconta: "Marcello Mastroianni. Una delle persone più dirette e semplici che io abbia conosciuto. Mi chiese di andare con lui a una cena con Barbra Streisand: "È una tigre, me se magna" "

di ANTONIO GNOLI
Benché fosse una donna di liberi costumi, scoprì improvvisamente la fedeltà e l'amore e per 40 anni dimenticò cosa era stata prima. In fondo la vita bella e inquieta di Giuliana Lojodice si potrebbe racchiudere in queste poche righe. Quasi un romanzetto, verrebbe da dire. "Non mi sono mai vergognata di me, delle mie fantasie verso uomini più grandi. Sostituivano quel padre che avevo avuto, certo,

venerdì 31 luglio 2015

Spira tantu sentimento? (minzione d'onore)


Azzollini salvato!
Vauro




Vide Omar quant’è muorto…

di Nadia Redoglia
Spira tantu sentimento? Parrebbe di sì dati i titoloni sulla dipartita del mullah pervenutici subito  dopo quell’altra notiziona: “diffuse le foto mai viste dei momenti vissuti alla Casa Bianca nelle prime ore dopo l’attacco alle Torri” ché uno s’aspetta di vedere chissà cosa e invece scorre le ovvie facce tese e (manco troppo) stanche di Bush, Cheney e Condoleezza Rice. Sicché domanda sorge spontanea: non solo in quei momenti hanno perfino pensato di farsi fotografare, ma che ci stava da tenere così segreto per quasi 15 anni  in tre facce attorno ad anonimo tavolo?! Anche la risposta purtroppo arriva spontanea: evidentemente (anche) i manovratori delle sorti planetarie ci considerano “scolari di seconda media  piazzati negli ultimi banchi perché neppure troppo bravi”.

E’ marchio che (molti) anni fa appioppò agli italiani il capo di governo d’allora. Fu infamia che  avrebbe dovuto scatenarci suprema indignazione buona a riprenderci lo stato di diritto mollando quello di sudditanza (incapace e interdetta) che s’era mollemente costituito…

In tutta coscienza opino che lo stato di sudditanza invece ancora insiste e, pertanto, più forte che mai. Anzi, stante il voto che  oggi oltre la metà dei senatori in tutta coscienza ha espresso contro l’arresto (famme campààà!) invocato dalla magistratura nei confronti del  senatore Azzolini, già presidente della commissione bilancio e dunque il voglio posso comando nella “distribuzione”, possiamo oggi ben aggiungere a questo nostro s(S)tato la…  “minzione d’onore”.




BEVETENE TUTTI
Il Senato respinge la richiesta di arresto del Senatore Azzollini.   L'esponente dell'NCD evidentemente dopo le suore riesce a convincere anche il PD.
UBER



Com'è possibile
Natangelo




Mangosi


Azzollini
Zanda: "Il voto PD in libertà di coscienza!"
NCD nuova coscienza democratica
Portos



La coscienza 
Tiziano Riverso


Giannelli





Atto notorio
Ma forse non c'era bisogno del notaio per capire in nostro Stato Patrimoniale.
UBER



martedì 28 luglio 2015

Il Patto con gli Italiani

BatMat
CeciGian


Sogni d'oro
CeciGian


Un putto con gli italiani

di Nadia Redoglia
E dopo il tempo del patto da senescente uomo in doppio petto (e multi patta), ratto s’apprende il patto del giovinetto Fonzie/ Baden-Powell che attraverso la sua ruota della fortuna, (Pitti) uomo arrivò a noi, promettendo di rottamar nemici e rasserenar amici. Fece un po’ di confusione con oggetti e predicati, ma in compenso si rivelò buon riciclator di cloni.

Il patto iniziale nomato Nazareno fu successone per gli amanti di Spoon River (…recita bene la tua parte, in questo consiste l’onore…), un po’ meno per gli estimatori di Pirandello (dal così è se vi pare a seguire) liquidati chiamandoli gufi.

Se proprio s’ha da parlare di letteratura è forse  con il “Viaggio sentimentale in Italia” di Peynet e i suoi Les Amoureux che dobbiamo invece confrontarci. Stante l’ultimo patto proposto dal cupido Renzi agli italiani (cfr abrogazione d’ogni imposta comunale sulla prima casa) pare di sì: sarà infatti interessante scoprire come ogni sindaco (onesto) delle nostre città italiane recepirà quel sentimentalismo!

21 luglio 2015


Il Patto con gli Italiani
Franco Portinari


lunedì 20 luglio 2015
IL FAMOSO TRUCCO
Il noto prestidigitatore Renzi tenta nuovamente il famoso numero del taglio delle tasse sulla casa.
Gli riuscirà nuovamente. Difficile a dirsi, il trucco ormai è sgamato ma la platea ama crederci e applaude molto facilmente.
Uber

Ebert - L'Asino


Ebert - L'Asino



Il contratto cogli Italiani
Fulvio Fontana


Lo strillone
Bertelli

Mauro Biani


Staino


Riverso


Airaghi

lunedì 27 luglio 2015

"Tato" Banali

Tato attaccala sul muro dietro di te.
Un abbraccio, Rob



Sergio Banali. Giornalista varesino di origine mantovane, aveva 85 anni.
Aveva iniziato la sua carriera proprio a Varese sul finire degli anni ’50 come  redattore del settimanale della Federazione comunista L’Ordine Nuovo, di cui poi sarebbe diventato direttore. Nel frattempo faceva anche il corrispondente per il quotidiano L’Unità, dove poi dal 1961 e per trent’anni ha lavorato nella redazione di Milano.
È stato tra i fondatori di Cuore, il settimanale satirico di “resistenza umana” ideato da Michele Serra.





RINTRACCIARTI, IL RICORDO DEL GIORNALISTA MANTOVANO : " QUELLA REDAZIONE ERA UN MANICOMIO "

Sergio "Tato" Banali : 
vi riapro il mio Cuore

di Giulio Cisamolo - 6/12/2009 La Voce di Mantova
Lo avevamo incontrato durante l'anteprima del numero speciale di Cuore dedicato a Rintracciarti, e ci aveva sommerso de i ricordi della redazione. Proprio in vista della rimpatriata di questa mattina ci è sembrato un vero peccato che quello che ci aveva raccontato Sergio "Tato" Banali, ex mantovanissimo caporedattore de l'Unità e pilastro della rivista satirica, andasse perduto.

«Era un manicomio, quella redazione».

Prego?
«C'era ad esempio uno spazio, una volta l'anno, dove ognuno poteva scrivere quel che voleva
con la garanzia che non ci sarebbe stata censura. Una volta uscirono certi sogni su di una
nostra giornalista, dopo i quali lei non potè fare altro che rassegnare le dimissioni» .

Un nome per l'anima della rivista ?
«Sicuramente Michele Serra. Era stato lui a proporre al direttore dell'Unità l'idea di Cuore
per riempire il buco lasciato dall' inserto Tango, e la sua scrittura era la migliore» .

La qualità dei testi rimase sempre un punto forte di Cuore, ma di certo non fu l'unico.
«Con la scrittura era la titolazione. Quando si trattò di raccontare la morte di Pertini, ad esempio, la notizia venne lasciata all'occhiello : il titolo, dissacrante, era "E' ancora vivo
Intini" (esponente storico del Pci, lungamente criticato dalla rivista, ndr)».

La macchina era ben oliata : perchè dunque cessarono le pubblicazioni ?
«Il declino era cominciato già da qualche tempo, quando due dei tre editori deciso di ritirarsi.
L'abbandono poi della direzione di Serra non fece altro che accelerare uno scivolamento già
avviato» .

Riusciremo mai a rivedere in edicola i titoli cubitali della rivista?
«In tanti ci chiedono di tornare a lavorare . E vedendo quello che succede oggi il materiale non
mancherebbe davvero. Chissà, magari un giorno ci sarà un nuovo Cuore».

Di certo il pubblico non mancherebbe.
«Ancora oggi la gente vuole leggere satira. E che piacere, per noi che chiudevamo a sera le
pagine, era uscire e vedere tanti ragazzi che sui mezzi sfogliavano la rivista »

La “pazza” redazione di «Cuore»: Sergio Banali sotto il tavolo.