venerdì 29 marzo 2013

Povera Italia: il caso Battiato.

Battiato, da Bruxelles: “In Parlamento troie che farebbero tutto“.


mercoledì 27 marzo 2013
IL CINGHIALE ROSA

Il giudizio espresso da Battiato al Parlamento Europeo circa la composizione del Parlamento Italiano, inaccettabile sia per la volgarità, per la sede in cui è stato espresso e per la funzione pubblica attualmente ricoperta dall'artista, ha suscitato un coro di disapprovazione soprattutto dalle donne. Coro a cui, da uomo, mi unisco volentieri.
 Gianfranco Uber

"Stento a credere che un uomo di cultura come Franco Battiato, peraltro impegnato ora in un'esperienza di governo in una Regione importante come la Sicilia, possa aver pronunciato parole tanto volgari. Da presidente della Camera e da donna respingo nel modo più fermo l'insulto che da lui arriva alla dignità del Parlamento. Neanche il suo prestigio lo autorizza ad usare espressioni così indiscriminatamente offensive. La critica alle manchevolezze della politica e delle istituzioni - dice la neopresidente - può essere anche durissima, ma non deve mai superare il confine che la separa dall'oltraggio".
Laura Boldrini


Centro di gravità impertinente
Pierfrancesco Uva



 Povera Italia
Battiato, da Bruxelles: “In Parlamento troie che farebbero tutto“. Poi cerca di spiegare.
Mauro Biani





mercoledì 27 marzo 2013
A patriots to arm

Franco Battiato lunedì, intervenendo a Bruxelles nella veste di assessore regionale al Turismo, l'artista aveva puntato il dito contro la qualità dei politici italiani e aveva detto che "in Parlamento ci sono troie che farebbero di tutto! Battiato ha la mia solidarietà, perché non hanno capito il senso della battuta e l'hanno snaturata per malafede o stupidità. Molti si inalberano per la volgarità della battuta, mah! Forse Battiato avrebbe fatto meglio dire che il parlamento è il luogo di ritrovo di gente che "muta d'accento e di pensiero"? Beh, allora non capisco come mai io assieme a qualche milione di italiani, come corpo elettorale, ci siamo beccati, impunemente, del "coglione" da Berlusconi, mentre Battiato sembra che abbia ucciso qualcuno. Scuse ufficiali, posto reclamato indietro, donne che si dissociano.. io mi dissocerei piuttosto per la fiducia-scandalo sul caso Mubarak di B., dove più della metà del parlamento ha mentito spudoratamente. Quello è uno schifo (si può dire vero?) e quelli erano le "troie" di cui parla Battiato non la Minetti o la Carfagna, anche se capisco perfettamente la confusione.. Care donne che vi sentite umiliate, secondo me avete perso un'occasione per dimostrare di aver distinto una battuta da un'offesa, o no?

Fonte: Corsera
Paride Puglia





IL CASO FRANCO BATTIATO- Troppe Troie in parlamento? Mandiamoci altrettanti cavalli di legno!

Caligola docet! Fece senatore un cavallo... adesso solo somari! W l'Italia! W la Nostra Patria! W le istituzioni!

PS - Grazie Frank, per averci fatto dono di una sottile e ricercata metafora che lasciato intuire tra le righe il tuo pensiero (che, sia detto per inciso, col sessismo non c'entrava proprio nulla, ma sai, le abitudini e un determinato tipo di cultura generano forma mentis...). Hasta Cuccuruccuccu Paloma Siempre! Spero che Crocetta si ricreda. In caso contrario mettici una crocetta sopra. Un abbraccio katartiko

 Flavio Oreglio


 Cinghiale bianco o scrofa lasciva?
Battiato dixit
di Tullio Boi


di Tiziano Riverso

L'Era del Cinghiale Bianco

Pieni gli Alberghi a Tunisi
per le vacanze estive
a volte un temporale
non ci faceva uscire
un uomo di una certa età,
mi offriva spesso sigarette turche, ma
Spero che ritorni presto
l'Era del Cinghiale Bianco
Profumi indescrivibili
nell'aria della sera
studenti di Damasco
vestiti tutti uguali
l'ombra della mia identità
mentre sedevo al cinema oppure in un bar
Ma spero che ritorni presto
l'Era del Cinghiale Bianco
Battiato

giovedì 28 marzo 2013

Magdi Cristiano Allam lascia la chiesa


martedì 26 marzo 2013
MAGDI NON PIU' CRISTIANO
Domanda: ora gli toglieranno la scorta? Oppure...



Frator



Mario Bochicchio


Perché me ne vado da questa Chiesa debole con l'islam

Cinque anni dopo aver ricevuto il battesimo in San Pietro da Benedetto XVI, l'annuncio dell'addio: troppo relativismo
Magdi Cristiano Allam - Lun, 25/03/2013 - 07:55


Credo nel Gesù che ho amato sin da bambino, leggendolo nei Vangeli e vivificato da autentici testimoni - religiosi e laici cristiani - attraverso le loro opere buone, ma non credo più nella Chiesa. La mia conversione al cattolicesimo, avvenuta per mano di Benedetto XVI nella notte della Veglia Pasquale il 22 marzo 2008, la considero conclusa ora in concomitanza con la fine del suo papato.

Sono stati 5 anni di passione in cui ho toccato con mano la vicissitudine del vivere da cattolico salvaguardando nella verità e in libertà ciò che sostanzia l'essenza del mio essere persona come depositario di valori non negoziabili, di un'identità certa, di una civiltà di cui inorgoglirsi, di una missione che dà un senso alla vita.

La mia è una scelta estremamente sofferta, mentre guardo negli occhi Gesù e i tanti amici cattolici che proveranno amarezza e reagiranno con disapprovazione. C'è stata un'improvvisa accelerazione nel far maturare questa decisione di fronte alla realtà di due Papi, che per la prima volta nella Storia s'incontrano e si abbracciano, entrambi depositari di investitura divina, dal momento che il grande elettore è lo Spirito Santo che si manifesta attraverso i cardinali, entrambi successori di Pietro e vicari di Cristo anche a prescindere dalla decisione umana di dimettersi.

La Papalatria che ha infiammato l'euforia per Francesco I e ha rapidamente archiviato Benedetto XVI, è stata solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso di un quadro complessivo di incertezze e dubbi sulla Chiesa che ho descritto correttamente e schiettamente già nel mio «Grazie Gesù» del 2008 e in «Europa Cristiana Libera» del 2009.
Se proprio Benedetto XVI denunciando la «dittatura del relativismo» mi aveva attratto e affascinato, la verità è che la Chiesa è fisiologicamente relativista. Il suo essere contemporaneamente Magistero universale e Stato secolare, ha fatto sì che la Chiesa da sempre accoglie nel suo seno un'infinità di comunità, congregazioni, ideologie, interessi materiali che si traducono nel mettere insieme tutto e il contrario di tutto. Così come la Chiesa è fisiologicamente globalista fondandosi sulla comunione dei cattolici in tutto il mondo, come emerge chiaramente dal Conclave. Ciò fa sì che la Chiesa assume posizioni ideologicamente contrarie alla Nazione come identità e civiltà da preservare, predicando di fatto il superamento delle frontiere nazionali. Come conseguenza la Chiesa è fisiologicamente buonista, mettendo sullo stesso piano, se non addirittura anteponendo, il bene altrui rispetto al bene proprio, compromettendo dalla radice il concetto di bene comune. Infine prendo atto che la Chiesa è fisiologicamente tentata dal male, inteso come violazione della morale pubblica, dal momento che impone dei comportamenti che sono in conflitto con la natura umana, quali il celibato sacerdotale, l'astensione dai rapporti sessuali al di fuori del matrimonio, l'indissolubilità del matrimonio, in aggiunta alla tentazione del denaro.

Ciò che più di ogni altro fattore mi ha allontanato dalla Chiesa è il relativismo religioso e in particolare la legittimazione dell'islam come vera religione, di Allah come vero Dio, di Maometto come vero profeta, del Corano come testo sacro, delle moschee come luogo di culto. È una autentica follia suicida il fatto che Giovanni Paolo II si spinse fino a baciare il Corano il 14 maggio 1999, che Benedetto XVI pose la mano sul Corano pregando in direzione della Mecca all'interno della Moschea Blu di Istanbul il 30 novembre 2006, mentre Francesco I ha esordito esaltando i musulmani «che adorano Dio unico, vivente e misericordioso». Sono invece convinto che, pur nel rispetto dei musulmani depositari al pari di tutte le persone dei diritti inalienabili alla vita, alla dignità e alla libertà, l'islam sia un'ideologia intrinsecamente violenta così come è stata storicamente conflittuale al suo interno e bellicosa al suo esterno. Ancor di più sono sempre più convinto che l'Europa finirà per essere sottomessa all'islam, così come è già accaduto a partire dal Settimo secolo alle altre due sponde del Mediterraneo, se non avrà la lucidità e il coraggio di denunciare l'incompatibilità dell'islam con la nostra civiltà e i diritti fondamentali della persona, se non metterà al bando il Corano per apologia dell'odio, della violenza e della morte nei confronti dei non musulmani, se non condannerà la sharia quale crimine contro l'umanità in quanto predica e pratica la violazione della sacralità della vita di tutti, la pari dignità tra uomo e donna, la libertà religiosa, infine se non bloccherà la diffusione delle moschee.
Sono contrario al globalismo che porta all'apertura incondizionata delle frontiere nazionali sulla base del principio che l'insieme dell'umanità deve concepirsi come fratelli e sorelle, che il mondo intero deve essere concepito come un'unica terra a disposizione di tutta l'umanità. Sono invece convinto che la popolazione autoctona debba legittimamente godere del diritto e del dovere di salvaguardare la propria civiltà e il proprio patrimonio.

Sono contrario al buonismo che porta la Chiesa a ergersi a massimo protettore degli immigrati, compresi - e soprattutto - i clandestini. Io sono per l'accoglienza con regole e la prima regola è che in Italia dobbiamo innanzitutto garantire il bene degli italiani, applicando correttamente l'esortazione di Gesù «ama il prossimo tuo così come ami te stesso».
Sono stati dei testimoni - coloro che fanno sì che la verità che affermano corrisponde alla fede in cui credono e si traduca nelle opere buone che compiono - a persuadermi della bontà, del fascino, della bellezza e della forza del cristianesimo come dimora naturale dei valori non negoziabili, dei binomi indissolubili di verità e libertà, fede e ragione, valori e regole. Ed è proprio nel momento in cui attorno a me viene sempre meno la presenza di testimoni autentici e credibili, in parallelo alla conoscenza approfondita del contesto cattolico di riferimento, che è vacillata la mia fede nella Chiesa.

Faccio questa scelta, nella sofferenza interiore e nella consapevolezza della disapprovazione che genererà nella patria del cattolicesimo, perché sento come imperativo il dovere morale di continuare ad essere coerente con me stesso e con gli altri nel nome del primato della verità e della libertà. Non mi sono mai rassegnato alla menzogna e non mi sono mai sottomesso alla paura. Continuerò a credere nel Gesù che ho sempre amato e a identificarmi orgogliosamente nel cristianesimo come la civiltà che più di altre avvicina l'uomo al Dio che ha scelto di diventare uomo e che più di altre sostanzia l'essenza della nostra comune umanità. Continuerò a difendere laicamente i valori non negoziabili della sacralità della vita, della centralità della famiglia naturale, della dignità della persona, della libertà religiosa. Continuerò ad andare avanti con la schiena dritta e a testa alta per dare il mio contributo alla rinascita valoriale e identitaria degli italiani. Lo farò da uomo integro nell'integralità della mia umanità.
twitter@ioamolitalia.it





mercoledì 27 marzo 2013

Le ultime su Papa Francesco


MIND THE CAP
Il Papa, per il momento tiene a precisare padre Lombardi, non si trasferirà nella residenza pontificia.
Un altro piacevole segno della volontà di normalizzazione di Francesco che sicuramente conosce i pericoli della lenta ma progressiva omologazione con la Curia Romana.
Gianfranco Uber
 
Papale papale
Papa Francesco va a trovare Joseph Ratzinger a Castelgandolfo, prima assoluta dell'incontro terreno tra due Papi.
Gianfranco Uber

Attenti al Papa
Riuscirà Francesco a convertire il lupo? Mi pare comunque che ci stia provando.
Parafrasando Dalla dovremo stare molto "attenti al Papa", pronti anche a cambiare idea ma senza pregiudizi.
Gianfranco Uber


L'elicottero
Papa Francesco andrà a Castelgandolfo in elicottero. Si dirà: ecco il primo segnale della sua lenta omologazione !. Eh no! Aspettate prima di giudicare!
Gianfranco Uber


Castel Gandolfo
PORTOS


Pope meet Pope
Marian Kamensky
friends 23 Mar 2013



Poor church, for the poor
Alfredo Martirena
The new Pope Francisco, Tries to bring the poor mas over to the church 19 Mar 2013



Vatican spring cleaning?
Jean Gouders
....... 18 Mar 2013



Urbi et Orbi Pope
Marian Kamensky
just for fun pope.... 18 Mar 2013
Tendi le braccia 22/03/13
Adams Telegraph



Francisco
 By Dario Castillejos, El Imparcial de México - 3/24/2013


Riccardo Mannelli


more smoke in Vatican City
By Kap, La Vanguardia, Spain - 3/20/2013



El Papa Francisco leyendo los Vatileaks
By Lailson, Humor World - 3/19/2013



Tango Argentina -
By Taylor Jones, El Nuevo Dia, Puerto Rico - 3/24/2013



Giorgio Forattini


Gool
di Makkox


martedì 26 marzo 2013

La bicicletta


La vita è come la bicicletta; sta su perché va.

Anselmo Bucci, Il pittore volante, 1930



Bicicletta da marinaio
by Leif Mattsson

-ECOBICI
Carton para EL UNIVERSAL y la revista ORSAI, 2013.

Angel Boligan




130221 AFR ILLUSTRATION BY ROWE 24 HOUR NEWS CYCLE TONY ABBOTT KEVIN RUDD JULIA GILLARD
David Rowe (Australia)





Sorry
David Rowe

Le Tour de farce 25 luglio 2011
David Rowe (Australia)

La vita è come andare in bicicletta. Per mantenere l'equilibrio devi muoverti.
Albert Einstein, Lettera al figlio Eduard, 1930


Elena Ospina (Colombia)


Dario Castillejos (Messico)


Los caminos de la conciencia
 By Dario Castillejos, El Imparcial de México - 1/31/2013


Bicicleta social
By Dario Castillejos, El Imparcial de México - 7/31/2009


Bicycles of Famous Artist
By Andy Singer, Politicalcartoons.com - 5/28/2008



Mexico Bicycle
By Angel Boligan, El Universal, Mexico City, www.caglecartoons.com - 7/17/2003



Vitium
By Luojie, China Daily, China - 12/12/2011



Obama and McCain in cycle race on percent sign
By Riber Hansson, Svenska Dagbladet, Sweden - 9/5/2008



Palo Dal Ponte (Italia)



 
Ponti ciclabili perennemente in discesa tra Taranto e Tirana
Da Taranto a Tirana in bicicletta! [...] 04/03/12
Portos  (Italia)

"La bicicletta è il veicolo più rapido nella via della delinquenza;
perché la passione del pedale trascina al furto, alla truffa, alla grassazione."
Cesare Lombroso






 Brigantelli
NEO NEO REALISMO
(Ladri di biciclette crescono)
Gianfranco Uber


di Alessandro Gatto 


 BICI
Ugo Sajini


di Marilena Nardi


Xavier Bonilla "Bonil" (Ecuador) fonte Bado's blog



tenimmoce accussì, anema e corèe
Fabio Magnasciutti
Etichette: corea, magnasciutti, nucleare, pace

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domenica 24 marzo 2013

ECC: Euro-Kartoenale 2013 'The Bicycle'

Sabato 23marzo Belgio, Bruxelles 
Euro-Kartoenale Kruishoutem 2013 
- De Fiets - The Biciycle - Le Vélo -

Primo Premio: MohsenAsadi (Iran)

Secondo Premio: Pavel Constantin (Romania)

Terzo Premio: Ross Thomson (UK)
Best European entry: Constantin Sunnerberg (Belgium)
Best Belgian entry: Nikola Hendrickx (Belgium)

 Premio del ECC: Marco D'Agostino (Italy)
Menzione d'onore: Jorgo Schafer (Germany)
Menzione d'onore: Peter Ruge (Germania)

Cover Award: Angelo Campaner (Italia)
Hanno partecipato al concorso 718 autori, di 79paesi . La maggior parte dall'Europa (57%) Asia (31%), Sud America (8%), Nord America(3%), Africa (1%) e Oceania(0,5%).

Complimenti ai vincitori!
ed ai due connazionali che si sono distinti!

fonte © Europees Cartoon Centrum (ECC)
il blog ECC