Visualizzazione post con etichetta letteratura. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta letteratura. Mostra tutti i post

giovedì 10 giugno 2021

World Humor Awards: Premio Guareschi 2021 a Roberto Barbolini

 By WHA


Domenica 13 giugno ore 10.30 a Roncole Verdi al Museo Guareschi, con la conduzione di Guido Conti in collaborazione con il Club dei Ventitré, una mattinata dedicata a Guareschi, con l’assegnazione del premio per l’umorismo in letteratura che apre l’edizione 2021 dei World Humor Awards.

Quest’anno il Premio Giovannino Guareschi  va allo scrittore, giornalista e saggista modenese Roberto Barbolini e al suo libro di racconti  “Il maiale e lo sciamano”, edito da La nave di Teseo.

Barbolini ha lavorato con Arpino e Montanelli a “Il Giornale” e, per anni, in veste di critico alle pagine culturali, seguendo anche il teatro per il settimanale “Panorama”. 

Barbolini è uno dei nostri più autorevoli scrittori. Con uno stile funambolico e maccheronico, mescola i linguaggi, usa diversi registri di scrittura, ricorre alla parodia, lavora sulle forme, intrecciando trame, in cui i protagonisti sfidano il tempo, e creando dei veri e propri cortocircuiti al limite del paradossale. “Un tragicomico intreccio tra le ‘base voglie’ del corpo e il richiamo insopprimibile del sacro nell’epoca della sua impossibilità”, un modo per ripensare il ruolo della letteratura e ridare alla scrittura i suoi fondamenti formali, in un momento in cui imperversa la medietà sconfortante dello storytelling, teso a soddisfare solo alcune strategie del mercato editoriale.

La tradizione dei poemi dell’Ariosto e del Folengo, che hanno saputo creare il terreno fertile per la nascita del romanzo moderno, con Barbolini riprende vita ed energia in maniera originale, dimostrando ancora una volta che i tempi della letteratura sono altri rispetto a quelli delle classifiche o delle mode, capaci di durare meno di una stagione.

Con coerenza poetica, Barbolini ha saputo ridisegnare le geografie letterarie tra il Po e la via Emilia, quelle del mondo “piccolo” (in realtà di ben più ampio orizzonte) di Guareschi: e con un occhio sempre attento alle tradizioni europee e alla migliore narrativa americana e inglese. 

Per questo, Barbolini merita un posto d’eccezione nella narrativa di oggi, e il Premio Giovannino Guareschi 2021 vuole sancire la dimensione alta della sua letteratura umoristica, giocata tra locale e nazionale, tra la “provincia” (nel senso etimologico di governo di un luogo) e l’Europa, in una dialettica sulfurea ed esilarante, in una rara padronanza dello stile.





http://www.lanavediteseo.eu/item/il-maiale-e-lo-sciamano/



Dopo la premiazione di Barbolini il Club dei Ventitré terrà un Caffè letterario nel corso del quale verranno presentati: La favola in Enrico Pea e Giovannino Guareschi di Daniela Marcheschi e Chiara Tommasi, Pensare con la matita di Gloria Mariotti e La banda, volume n. 20 della serie “Don Camillo a fumetti”.



Parma ha il suo premio letterario, il Giovannino Guareschi. Ieri a Roncole Verdi abbiamo festeggiato Roberto Barbolini che ha vinto quest'anno con il libro di racconti "Il maiale e lo sciamano" edito da La Nave di Teseo. Sotto il bersò c'erano più di 100 persone e giovani e amici che sono arrivati da Torino, Viareggio, Seravezza, Lodi, Cremona, Milano, Modena, e dopo aver festeggiato Barbolini abbiamo presentato tre libri che dimostrano come l'Archivio Guareschi è un luogo di cultura vivo con oltre 140 tesi di laurea. Una mattina di studi e ricerche che ha trovato un momento conviviale al ristorante da Carduccio a Roncole. Il pranzo è stato un teatro nel teatro con Guido De Maria, inventore e disegnatore di Giumbolo, https://www.youtube.com/watch?v=66bQOWYmtC4 e autore di Nick Carter disegnato da Bonvi, https://www.youtube.com/watch?v=4LW4VXbwLuE&t=29s venuto da Modena che  ha cantato alla bellezza di novant'anni Alla fiera di San Lazzaro dalla tradizione bolognese https://www.youtube.com/watch?v=ZpVFZYBlDiodiventata divweentata famosa grazie a Opera Buffa di Guccini. Devo dire che il premio Guareschi sta diventando il premio più bello e divertente di tutto il panorama letterario. Grazie di cuore ad Gianandrea Bianchi e al suo http://www.worldhumorawards.org/ 

Leggete Barbolini e leggere Guareschi. Una giornata indimenticabile di teatro nel teatro, di convivialità, amicizia, letteratura, bellezza e gioia.

Guido Conti

domenica 18 aprile 2021

A Sepulveda

 CARMEN YÁÑEZ

ERAVAMO COSÌ FELICI E NON LO SAPEVAMO

Ignoranti della luce che circondava l’innocenza

eravamo così felici amore mio,

con il calore delle nostre mani unite

attraversando tutte le strade

e ridendo degli ostacoli di pietra o grandine

che volevano fermare quella nostra corsa irresponsabile di felicità.

Eravamo così felici

e non ci accorgevamo della dimensione della vita.

Dell’invisibile minaccia, dell’ombra lunga

della paura,

noi non sapevamo nulla, insolenti.

Amandoci con previsioni di futuro.

Ora non arrivo a pensare oltre il domani quando aspetto

la prova della tua vita per bocca d’altri.

La poesia è tratta dall’ultima raccolta della Yáñez, Senza ritorno, pubblicata dalla Guanda lo scorso anno. In questa poesia d’amore, struggente, commovente, c’è perdita, nostalgia, rimpianto, sgomento ed è naturalmente dedicata al compagno della sua vita Luis Sepúlveda, che questo male terribile che ha colpito le nostre vite, ha portato via al suo amore e a tutti noi. In fondo alla pagina potete leggere la poesia originale. La traduzione è di Roberta Bovaia

Gio / Mariagrazia Quaranta


Uno scrittore per bambini e rivoluzionari

Il 16 aprile del 2020, dopo cinquantuno giorni di resistenza al male, moriva di Covid il grande scrittore cileno Luis Sepulveda, militante pro Allende, sopravvissuto al carcere e alle torture del regime di Pinochet. Facendo un giro su Internet alla ricerca dei suoi libri si trovano quelli, pur bellissimi, dedicati all’infanzia a base di gabbianelle e gatti, balene e lumache. Per trovare i libri «per grandi» che hanno dentro gli ideali e i drammi del Novecento, le peripezie e i ricordi della rivoluzione, come «La fine della storia», bisogna scavare, scavare parecchio. Così va il mondo. Soprattutto on line, dove si vendono più libri che in libreria. Ahimè. 

Ivano Sartori


Il 16 aprile 2020 il virus ci portava via Luis Sepúlveda
Paolo Lombardi


Giocava coi generi: le favole per i sentimenti universali (oltre alla storia della Gabbianella, quella del gatto e del topo che diventò suo amico, della lumaca che scoprì la lentezza e del cane che insegnò a un bambino la fedeltà); la novela negra per denunciare l'arroganza dei potenti, la solitudine degli sconfitti o, come in Diario di un killer sentimentale, l'orgoglio di un uomo tradito; i racconti per mettere a nudo dopo un lento processo di maturazione le sue idee e passioni. Si legga ad esempio Incontro d'amore in un paese in guerra.



"È molto facile accettare e amare chi è uguale a noi, ma con qualcuno che è diverso è molto difficile, e tu ci hai aiutato a farlo.”

LUIS SEPÚLVEDA

Roby Il Pettirosso

 vignetta, ispirata e dedicata a Luis Sepulveda
Gianlo
http://gianloingrami.blogspot.com/

Gianlo


“La letteratura che vale è quella che riesce a dar voce a chi non ha voce”

LUIS SEPULVEDA



"Luis Sepulveda" - Omaggio al grande scrittore Cileno morto in Spagna il 16 aprile per coronavirus...ci uniamo al dolore della Gabbianella
Marco D'Agostino



Vasco Gargalo
24 April 2020
Luis Sepúlveda
Luis Sepúlveda (1949-2020) was a Chilean writer and journalist. A communist militant and fervent opponent of Augusto Pinochet's regime, he was imprisoned and tortured by the military dictatorship during the 1970s


I suoi sogni erano grandi, immensi, nati sull’onda dell’entusiasmo giovanile quando il Cile sembrava il paese dell’utopia e la poesia era un modo per sentirsi vivi: leggeva Neruda, Machado, Garcia Lorca, voleva rendere il mondo un posto migliore. La morte di Che Guevara cambiò tutto: partì come volontario in Bolivia, dove resisteva ancora un piccolo gruppo di guerriglieri. Erano in trenta, tornarono in sei. Nel frattempo Allende vinceva le elezioni e apriva la strada al sogno. Sepúlveda entrò a far parte della guardia personale del presidente e continuò per tutta la vita a raccontare il valore e la realtà di quel gruppo di compagni. Incontrò Carmen Yáñez, la donna che sposò due volte, suo grande amore, compagna di vita e di lotta.
Come andò a finire è storia: il golpe di Pinochet, la clandestinità e infine il carcere, le torture, l’esilio. Sepulveda aveva 24 anni quando iniziò a fuggire: Argentina, Uruguay, Brasile, Bolivia, Perù, Ecuador, Nicaragua. Da una spedizione nella selva amazzonica dove incontra gli indios Shuar nascerà il suo romanzo più famoso, Il vecchio che leggeva romanzi d’amore. Pezzi di vita che diventano letteratura come accadrà anche dopo, con Il mondo alla fine del mondo, romanzo ispirato alla sua esperienza su una nave di Greenpeace, il primo che testimonia il suo impegno per l’ambiente.

Ce ne doveva essere un altro, lo stava scrivendo nella sua grande casa di Gjion, ma non ne ha avuto il tempo: alla fine di febbraio, di ritorno da un festival letterario in Portogallo, i brividi e la febbre. Contagiato dal Covid, primo caso nelle Asturie, ha lottato contro il virus per 51 giorni. All’inizio tutti pensavano che ce l’avrebbe fatta: la sua capacità di resistere alle avversità era tale che sarebbe uscito anche da quell’incubo. Non è accaduto: il suo fisico ha ceduto e quel romanzo, a lungo pensato, è rimasto incompiuto.


CARMEN YÁÑEZ
ÉRAMOS TAN FELICES Y NO LO SABÍAMOS
 

Ignorantes de la luz que circundaba la inocencia
éramos tan felices amor mío,
con el calor de nuestras manos juntas
cruzando todos lo caminos
y riéndonos de los obstáculos de piedra o granizo
que nos intentaban parar esa carrera irresponsable de la felicidad.
Éramos tan felices
y no nos enterábamos de la dimensión de la vida.
De la invisible amenaza, de la larga sombra
del miedo,
no lo sabíamos nosotros, irreverentes.
Amándonos con proyecciones de futuro.
Hoy ya no pienso más allá de mañana cuando espero
tu prueba de vida dicha por otros.

Paolo Hendel: Luis Sepùlveda



Sepulveda 

Ritratto di Riccardo Mannelli per l'intervista di Repubblica qui sotto

https://www.repubblica.it/cultura/2017/08/20/news/luis_sepu_lveda_sono_morto_tante_volte_-173435132/

Luis Sepúlveda: "Sono morto tante volte"

Antonio Gnoli

Lo scrittore: "La prima quando il Cile fu stravolto dal colpo di Stato, la seconda quando mi arrestarono, la terza quando imprigionarono mia moglie"

Nell'uomo comune la sofferenza è un peso; nell'artista prende la forma di un orizzonte. Qualcosa che va molto al di là dell'esperienza e diventa visione del mondo. Incontrando Luis Sepúlveda penso che la sua forza risieda in una certa dose e forma del dolore. Niente di prettamente sudamericano, anche se è nato in Cile. Niente che faccia davvero pensare alla tristezza delle vaste praterie. È un dolore verticale che si misura semmai con le altezze delle Ande e con la freddezza dei suoi ghiacciai. Luis è un uomo concreto. Solido. Senza questo carattere difficilmente sarebbe sopravvissuto, non già alla sua scrittura che è bella, penetrante e a volte indignata, ma alla galera e alle torture che seppe infliggergli il regime di Pinochet. Di solito non amo i racconti politici, ma qui in gioco c'era la vita di un uomo che ha creduto e continua a credere. Un uomo famoso che vende milioni di copie dei suoi libri e che uscirà in settembre con il nuovo libro Storie ribelli.

Sei mai stato un uomo davvero felice?

"Mi chiedi troppo, però se ci penso una felicità speciale l'ho provata quando ho riavuto il mio passaporto cileno. Non molto tempo fa, del resto. Mi sono sempre sentito un uomo libero; ma quello straccio di documento, dopo 31 anni di esilio, dopo che avevo passato la vita a sentirmi un uomo cancellato, mi ha fatto uno strano effetto. Come un battesimo che non ti aspetti e quindi una rinascita".

Per rinascere bisogna morire.

"Sono morto tante volte, se è per questo. La prima quando il Cile fu stravolto dal colpo di Stato; la seconda quando mi arrestarono; la terza quando imprigionarono Carmen mia moglie; la quarta quando mi tolsero il passaporto. Potrei continuare". Dov'eri quando ci fu il golpe? " Non fu un semplice golpe, fu un assedio. Facevo parte della guardia personale di Allende. Quel giorno mi trovavo a una trentina di chilometri da Santiago. Ero addetto alla sicurezza delle acque pubbliche; dovevamo difendere le fonti di approvvigionamento. Per ben quattro volte la milizia di Pinochet aveva tentato di avvelenarle".

Come reagisti alla notizia dell'assedio?

"Cercammo di organizzarci, avanzando verso il centro di Santiago. Si combatteva lungo le strade. Poi sentimmo il rumore degli aerei e le esplosioni. Bombardarono il palazzo della Moneda. Provammo a resistere, soprattutto a Sud dove pensavamo che una controffensiva fosse ancora possibile. Ma il popolo non aveva armi".

Cosa accadde a quel punto?

"Venni arrestato. Era il 4 ottobre del 1973. Giorno del mio compleanno. Insieme ad altri venimmo circondati dai soldati e dalla polizia. L'accusa che mossero fu alto tradimento della patria e banda armata. Fui torturato, processato e condannato alla pena capitale. Il mio difensore era un tenente dell'esercito. Lui poteva parlare con me, io no. Alla fine mi disse che era riuscito a trasformare la condanna a morte in 28 anni di carcere".

Tu eri sposato?

"Anche mia moglie fu arrestata. C'eravamo conosciuti da adolescenti. Quando fu catturata non stavamo più assieme. Soprattutto per divergenze politiche. Carmen era di estrema sinistra io socialista. Lei fu portata nell'inferno di Villa Grimaldi. Venne torturata insieme ad altre tre donne. Alla fine pensando che fosse morta gettarono il corpo in una discarica. Un passante si accorse che era ancora in vita e fu così che si salvò".

Come hai fatto a lasciare la prigione e poi il Cile?

"Potrei dirti che a volte la scrittura salva la vita. Il mio insegnante di liceo mandò una mia raccolta di racconti a un premio cubano. Non pensavo assolutamente di diventare scrittore. Ma accadde che due di quei racconti furono pubblicati e poi tradotti in tedesco. Anni dopo, una ragazza di Amnesty vide il mio nome su una lista di cileni condannati e l'associò all'autore di quei due racconti che aveva letto. E fu così che in Germania e in parte del resto d'Europa ci fu una mobilitazione nei miei riguardi che si concluse con la mia scarcerazione e l'espulsione dal Cile nel 1977".

Lasciasti lì la tua famiglia?

"Quello che restava. Con Carmen ci saremmo rimessi insieme molti anni dopo. Lasciai Carlitos il maggiore dei miei figli. Aveva 5 anni quando lasciai il Cile, lo avrei rivisto solo anni dopo, in Svezia".

Chi erano i tuoi?

"Mio padre era cuoco e mia madre infermiera. Li ho molto amati per non avermi mai fatto pesare il ruolo di genitori. Ma la persona con cui mi sono sentito più in sintonia è mio nonno. Un anarchico che agli inizi del ' 900, a soli 16 anni, partecipò a una rivolta nella Spagna andalusa. Ci scappò un morto tra gli ufficiali e lui insieme ad altri compagni venne arrestato".

In seguito?

"Riuscì a fuggire e inseguendo gli ideali libertari finì prima nelle Filippine e poi in Equador. Impiantò anche una fabbrica di produzione di olio, con i profitti finanziò i movimenti anarchici e alla fine arrivò a Iquique, una città di minatori a nord del Cile che produceva fertilizzanti dal salnitro. Arrivò un mese dopo che l'esercito cileno aveva represso una rivolta con migliaia di morti. Fu qui che conobbe mia nonna, una dama di compagnia. Non so cosa vide in mio nonno. Erano due personalità diversissime. Forse per questo riuscirono ad amarsi profondamente".

Tu seguisti gli ideali del nonno?

"Da bambino mi leggeva Tolstoj e cercò di trasmettermi gli ideali anarchici. Si arrabbiò moltissimo quando gli confessai che ero entrato nella gioventù comunista. Mi disse: Luis, tu e i tuoi compagni lotterete per immaginare di essere liberi; io lotto per non dimenticare di esserlo stato".

Che cos'è la libertà per uno scrittore?

"Non è facile definirla. A volte penso alla responsabilità di scegliere le parole giuste; a volte immagino la libertà come un'attesa che può essere frustrata. Ti ricordi quel verso di Kavafis? Sta facendo buio e i barbari non vengono. Non sai mai quando il nuovo irromperà nella tua vita, nella tua scrittura".

Non sai come e quando ti cambierà.

"I libri sono bestie strane e imprevedibili come le storie che hanno dentro".

Le tue storie hanno spesso la forma della favola.

"È un genere che mi consente di creare dei personaggi soprattutto animali in grado di trasmettere valori come la giustizia, la fratellanza, la solidarietà".

A questo proposito la gabbianella è stata la tua favola di  esordio e di grande successo. Come è nata?

"Volevo scrivere qualcosa per i miei figli piccoli e per quelli dei miei amici".

Forse scrivi anche per te.

" Scrivo perché amo la mia lingua e in lei riconosco la mia unica patria. E poi si scrive per gli altri. Si scrive, come diceva il mio amico Osvaldo Soriano, per abitare nel cuore della gente migliore".

Lo hai conosciuto bene?

" Se l'ho conosciuto? Mi chiedi. Come si conosce un fratello che ami e rispetti. Le nostre passeggiate, i discorsi e i pensieri, e poi la tristezza, la grande tristezza di certi bar che frequentavamo a Buenos Aires. Le mattine per Osvaldo cominciavano alle cinque del pomeriggio".

Di cosa parlavate?

" Di tutto, degli amici che non c'erano più, dei fantasmi che a volte abitano nella testa di noi scrittori, parlavamo di quei personaggi condannati a essere dei perdenti. E quando eravamo stanchi come di istinto ci rifugiavamo in qualche caffè. Di solito sedevamo a un tavolo vicino alla finestra, seguendo un rituale mai dichiarato, lui ordinava due whiskey e un bicchier d'acqua minerale. Cominciava a bere il mio e io: posso bere il tuo Osvaldo? Meglio di no, ti fa male. La verità è che il medico gli aveva ordinato di non bere e di non fumare. Era piuttosto malconcio di salute".

L'unica volta che lo vidi, un sigaro enorme trionfava tra le labbra.

"Amava gli Avana, poteva tenerlo in bocca per ore torturandolo e sfilacciandolo. Poi quando lo strozzava fra le dita cominciava i suoi racconti fantastici. Le sue parole risvegliavano lo stupore e l'intelligenza. Mi manca Osvaldo. Mi manca la sua onestà. L'ultima volta che lo vidi sembrava molto stanco. Ci lasciammo, in una strada di Buenos Aires, con un lungo abbraccio. Convinti che non ci saremmo mai più rivisti. Lo guardai allontanarsi lentamente e piegarsi come per raccogliere qualcosa da terra. Capii che si era chinato per accarezzare un gatto randagio".

Uno che in qualche modo somigliava a Soriano fu Bolaño. Che ricordo hai di lui?

"Il ricordo si tinge di una pena infinita per la sua fine arrivata troppo presto, forse nel suo momento più creativo. Non l'ho mai conosciuto. Parlai due sole volte con lui, per telefono. Ero direttore di un Festival culturale e lo invitai. Accettò di partecipare. Ma una settimana prima mi chiamò per dirmi che stava male e che sarebbe iniziato un periodo duro per la sua vita. È stato un bravo scrittore, ma non era tra i miei favoriti. Il suo miglior libro per me resta Stella distante".

Chi sono gli scrittori del tuo continente che consideri imprescindibili?

"In testa metterei Francisco Coloane. L'ho amato moltissimo. Devo a lui se sono diventato scrittore. Un uomo del Sud, un avventuriero che sapeva spingersi in profondità nei territori più impervi. Arrivò alla letteratura con un linguaggio nuovo, a un tempo duro e tenero".

E Márquez?

" Come fai a metterlo in discussione? È l'immagine stessa dell'America Latina. Forse questo è il suo limite. Gli preferisco Juan Rulfo, che finalmente anche voi in Italia avete scoperto. E poi Julio Cortázar. Anche nelle frasi più sofisticate sapeva essere diretto. E poi mi piace Pablo Simonetti, un giovane che ha scritto tre romanzi bellissimi. Ma il mio preferito è Ramón Díaz Eterovic, uno di Punta Arenas, scrive in maniera magistrale".

Punta Arenas è la parte estrema del Sud America, qualcuno diceva dove le storie vanno a morire. Tu sei stato da quelle parti e scritto sulla Patagonia.

"Ci sono stato e anche a lungo. Partii per il Sud del mondo per vedere cosa vi avrei trovato. E furono giorni estenuanti che sapevano di zaino e di vento. Stava terminando la breve estate australe. Il vento gelido cominciò a spazzare le strade di Punta Arenas. Era solo metà marzo, ma sembrava di essere piombati in pieno inverno. Ero con il mio amico Daniel Mordzinski, il fotografo che mi aveva accompagnato in tante avventure. Ci guardammo: e ora che facciamo? Vedemmo nel cielo migrare stormi di ottarde. Loro si allontanavano". 

E voi?

"Ci venne in soccorso una storia dei primi del Novecento. Due signori, un croato e un tedesco, si fecero venire in mente la straordinaria idea di aprire un cinema proprio lì, sui bordi della fine del mondo, a Porvenir, che poi vuol dire " avvenire". José Bohr e Antonio Radonic girarono anche dei film. Nacque con loro il primo film cileno. E noi andammo a trovare un nipote di Antonio che ci raccontò questa storia magnifica. La Patagonia è sempre stata una terra di saccheggi e di sogni".

Chi l'ha resa un luogo di culto è stato Bruce Chatwin.

"Quella che lui ha raccontato è stata la "sua" Patagonia. Era un buon scrittore. Ci conoscemmo a Barcellona. Mi regalò uno dei suoi leggendari taccuini neri, un Moleskine su cui aveva annotato le sue impressioni. Scoprii che il primo ad usarli fu l'esploratore Amundsen. Ci vedemmo varie volte al Cafè Zurich. Era un conversatore affascinante. Ricordo che gli parlai della spiaggia di Gijòn, nelle Asturie, dove di solito vivo e dove i surfisti si allenano e fanno gare. Era curioso, brillante, seduttivo. Mi parlò dell'intenzione di raggiungere il Circolo Polare Artico. Non so se fece in tempo".

Forse no.

"È morto troppo presto e troppo giovane. Ma anche il Cafè Zurich credo non esista più".

Hai paura della morte tu che sei "morto" così tante volte?

"C'ho fatto l'abitudine. E poi la vera saggezza è sapere quando le cose finiscono. Soprattutto uno scrittore deve sapere quando dire basta. Non ripetersi. Perché scrivere deve essere un gesto libero e non una condanna".

Ti ha mai sfiorato questo dubbio?

"Sì, certo. So che un giorno anche per me verrà il momento di dire basta".

A quel punto?

"In quel preciso istante Sepúlveda non smetterà di vivere, perché c'è sempre un pezzo di esistenza oltre il racconto, oltre le storie, oltre la letteratura. Sarà come abbandonare qualcosa che mi appartiene. Mi è accaduto con il Cile e l'ho ritrovato, trent'anni dopo. Potrebbe accadere anche con il romanzo, il giorno in cui me ne dovessi allontanare. Tutto finisce, ma niente è davvero definitivo".

venerdì 11 settembre 2020

World Humor Awards: Premio Guareschi 2020 a Giancarlo Governi

 By WHA



Premio Guareschi 2020 a Giancarlo Governi


Premio Giovannino Guareschi per l’Umorismo nella Letteratura 2020


allo scrittore


Giancarlo Governi


Il premio verrà consegnato


Domenica 13 settembre 2020, ore 11.00


presso l’Archivio Guareschi di Roncole Verdi, Busseto (Parma)


Presentano lo scrittore Guido Conti e Gianandrea Bianchi


MOTIVAZIONE


Il premio Giovannino Guareschi per la letteratura per l’anno 2020 è stato assegnato allo scrittore e giornalista romano Giancarlo Governi, noto al grande pubblico non solo per la sua ricca produzione editoriale ma soprattutto per aver lavorato alla Rai, protagonista di importanti ritratti di comici, attori e cantanti che hanno fatto la storia del teatro, della commedia e del cinema italiano, senza dimenticare i divi dello sport: Fausto Coppi, Primo Carnera, Anna Magnani, Maria Callas, Vittorio De Sica, Silvana Mangano, Giulietta Masina, Marcello Mastroianni, Vittorio Gassman, Domenico Modugno, Fabrizio De André, Giorgio Gaber, Lucio Battisti, Nino Manfredi e tanti altri. Con Guido De Maria, Bonvi ed altri autori (tra i quali Hugo Pratt, Sergio Bonelli, Bruno Bozzetto e Silver) ha dato vita a Gulp! e Supergulp!, un centinaio di trasmissioni andate in onda su Rai 2 nel decennio tra il 1971 e il 1981 in cui erano protagonisti i fumetti, nobilitando così questo genere di racconto anche attraverso la televisione.


Il Novecento è stato un secolo tragicomico, di grandi tragedie ma anche di straordinari umoristi che hanno saputo resistere alla violenza della Storia con la parola e con il disegno, dietro e davanti una macchina da presa o sulle assi di un teatro. Quest’anno il Premio Guareschi ha voluto allargare i suoi orizzonti verso un autore Governi, che ha saputo raccontare, attraverso trasmissioni e con monografie dedicate, chi ha fatto dell’umorismo un modo di vivere e di guardare la realtà, raccontando con una scrittura agile ed efficace, un novecento ai più sconosciuto. Governi ci ha mostrato con la sua opera, come Giovannino Guareschi vada letto in un contesto culturale molto più ampio, che attraversa tutto un Novecento per molti aspetti ancora da scrivere e da studiare. Per questo premiamo Governi la sua attività di scrittore e divulgatore, che ha saputo raccontare questo Novecento attraverso i libri e la televisione come nessun’altro.



lunedì 25 maggio 2020

CONCORSO: PREMIO LETTERARIO SCARAMUZZA




PREMIO LETTERARIO SCARAMUZZA
Destinato alla letteratura per ragazzi

I Edizione

DEDICATA A DONNE AUTRICI

SCADENZA ISCRIZIONI: 15.10.2020



Nell’anno in cui Parma, città di artisti e letterati, è eletta a Capitale Italiana della Cultura, coinvolgendo tutto il territorio parmense, è occasione per dare avvio nel Comune di Sissa Trecasali alla prima edizione di un concorso letterario intitolato ad un illustre personaggio, pittore e poeta, nato proprio a Sissa nel 1803, Francesco Scaramuzza.


Il tema di quest’anno è:

“Ispirandosi alla figura di Maria Luigia D’Austria, Duchessa di Parma.”
I libri, o racconti, non devono essere necessariamente a carattere storico ma
possono essere storie di fantasia, di qualsiasi genere letterario; la figura della
duchessa è da intendersi come pura ispirazione.
Così pure per quanto riguarda la poesia.

Il concorso si rivolge a scrittrici e poetesse, donne, e gli elaborati
devono essere destinati agli adolescenti.

Il Premio Letterario Scaramuzza è nato da un’idea dell’Assessorato alla
Cultura del Comune di Sissa Trecasali, la gestione e realizzazione è stata
affidata all’Associazione Parma OperArt APS dall’Amministrazione Comunale
stessa.

BANDO

mercoledì 8 maggio 2019

World Humor Awards: Andrea Vitali Premio Giovannino Guareschi per l’Umorismo nella Letteratura 2019





Premio Giovannino Guareschi per l’Umorismo nella Letteratura 2019
allo scrittore
Andrea Vitali
Il premio verrà consegnato ad Andrea Vitali
Sabato 11 maggio 2019
presso l’Archivio Guareschi di Roncole Verdi, Busseto (Parma)
Presentano lo scrittore Guido Conti e Gianandrea Bianchi
Letture a cura di Daniela Stecconi
MOTIVAZIONE
Quest’anno il premio è stato assegnato ad Andrea Vitali, per aver saputo cogliere nella sua vasta produzione letteraria di grande successo, con oltre 3 milioni di copie vendute, la straordinaria lezione di Giovannino Guareschi. Vitali ha saputo ricostruire a Bellano, sul lago di Como, dando vita a personaggi indimenticabili, il suo grande “mondo piccolo”, la memoria e l’identità della provincia, ancora viva e ricca di storie che strappano un sorriso e toccano il cuore della gente. Una storia unica, raccontata attraverso una saga di romanzi, che più sprofondano nella provincia, più diventano universali. Un premio meritatissimo per dire grazie al lavoro di Andrea Vitali.





11 Maggio  Evento
IV^ Edizione World Humor Awards
Pubblico · Organizzato da World Humor Awards



Andrea Vitali è nato a Bellano, sul lago di Como, nel 1956. Medico di professione, ha coltivato da sempre la passione per la scrittura esordendo nel 1989 con il romanzo "Il procuratore”. Da allora ha continuato a riscuotere ampi consensi di pubblico e di critica con i romanzi che si sono succeduti, costantemente presenti nelle classifiche dei libri più venduti.





Il ritratto di Andrea Vitali è di Riccardo Mannelli

mercoledì 10 ottobre 2018

I 100 volti di Cervantes in mostra ad Avilés, Spagna.



La mostra "100 Caras de Cervantes", i cento volti di Cervantes  viaggia ad Avilés

In occasione della celebrazione della Conferenza Cervantina, la città di Avilés ospiterà l'esposizione di 100 Caras de Cervantes dell'Instituto Quevedo del Humor.

La mostra rende omaggio a Miguel de Cervantes Saavedra attraverso la caricatura, proponendo 100 possibili sembianti concepiti da caricaturisti di stili e generazioni diverse, provenienti da 22 paesi.

venerdì 18 maggio 2018

Ermanno Cavazzoni “Premio Guareschi 2018” Umorismo nella Letteratura

"Ogni vita è come il rumore disordinato del sonaglio di un pazzo o di uno scemo; ognuno opti per quello dei due che sente più prossimo; e il senso della vita è tutta una nostra immaginazione, di cui abbiamo bisogno come di un ormone. Quindi la cosiddetta letteratura, questi spruzzi intensi di immaginazione con le loro verità esemplari, deve far parte delle necessità fisiologiche; se la letteratura manca uno si ammala, come è ammalato un diabetico per carenza di insulina, o un ipotiroideo per carenza di tiroxina, un anemico per mancanza di globuli rossi e di ferro, un pellagroso per mancanza di niacina e di triptofano, e cosi via. Sarebbe interessante vedere se la letteratura è una sostanza che stimola un neurotrasmettitore: se agisce ad esempio sul sistema nervoso simpatico come l'adrenalina, o sul parasimpatico come l'acetilcolina, o se agisce sul sistema nervoso centrale come la dopamina, l’istamina e le endorfine, o se per caso ha gli stessi recettori della morfina, e ne è un succedaneo".
Ermanno Cavazzoni



Ermanno Cavazzoni è il vincitore della terza edizione del Premio Umorismo nella Letteratura "Giovannino Guareschi" promosso dal World Humor Awards, il concorso a premi per disegnatori umoristi e per opere letterarie, pubblicitarie e dello spettacolo che abbiano valorizzato l’umorismo.
La premiazione si svolgerà  sabato 9 Giugno alle ore 18,
nel Museo Guareschi a Roncole Verdi di Busseto (Parma).




Ermanno Cavazzoni, Reggio Emilia 1947.  Docente di Estetica all’Università di Bologna.  Collaborazione con Federico Fellini al soggetto e alla sceneggiatura del suo ultimo film La voce della luna, ispirato dal romanzo Il poema dei lunatici, dello stesso autore emiliano.
Libri: Il poema dei lunatici (Bollati Boringhieri, 1987, e Guanda 2009), Le tentazioni di Girolamo(Bollati Boringhieri, 1991), Vite brevi di idioti (Feltrinelli 1997, ristampato nel 2009), Storia naturale dei giganti (Guanda, 2007) con cui è entrato in finale al Viareggio, Guida agli animali fantastici(Guanda, 2011), La valle dei ladri (Quodlibet, 2014), Il pensatore solitario, (Guanda, 2015), Gli eremiti del deserto, (Quodlibet, 2016).
• «L’autore più eclettico della narrativa italiana» (Michele Smargiassi).
• «Uno dei più eterodossi scrittori italiani» (Bruno Ventavoli).
• «Il più ariostesco di tutti» (Giulio Ferroni).
• La sua è una «scrittura appartata» e lui è un «autore troppo raffinato per fare il pop, visto che i tremolii intellettuali sono la vanagloria di una comicità sazia e disperata» (Pietrangelo Buttafuoco).
• «Strambo Erodoto di quelle zone» della pianura padana nelle vicinanze del fiume Po (Francesco Borgonovo).

domenica 8 ottobre 2017

Premio Nobel per letteratura 2017: Kazuo Ishiguro

The Nobel Prize in Literature 2017 : Kazuo Ishiguro

Ishiguro ⟨išigùro⟩, Kazuo. - Scrittore giapponese naturalizzato britannico (n. Nagasaki 1954). Perfettamente integrato nella cultura britannica, privilegia una forma di scrittura non lontana dal tradizionale realismo occidentale, differenziandosi in questo dagli orientamenti postmoderni e dalle aperture multiculturali dei giovani scrittori britannici. Suo tema dominante è la rievocazione di un passato individuale e nazionale, situato negli anni del secondo dopoguerra, in un mondo dove è in atto un totale mutamento di costumi, accompagnato dalla perdita dei valori tradizionali. Vincitore del Booker Prize nel 1989 con il romanzo The remains of the day (1989; trad. it. 1990), che gli ha dato fama internazionale, e nel 2005 con Never let me go (2005; trad. it. 2006). Nel 2017 gli è stato conferito il premio Nobel per la letteratura "perché, nei suoi romanzi di grande forza emotiva, ha svelato l’abisso sottostante il nostro illusorio senso di connessione con il mondo". (continua)

"This is amazing and totally unexpected news. It comes at a time when the world is uncertain about its values, its leadership and its safety. I just hope that my receiving this huge honour will, even in a small way, encourage the forces for goodwill and peace at this time."-- Kazuo Ishiguro on winning the Nobel Prize in Literature 


L'annuncio dell'Accademy
© Riber










Kazuo Ishiguro

Ill: N. Elmehed. © Nobel Media 2017
Kazuo Ishiguro
Born: 1954, Nagasaki, Japan

Prize motivation: "who, in novels of great emotional force, has uncovered the abyss beneath our illusory sense of connection with the world"

Prize share: 1/1

The Nobel Prize in Literature 2017 was awarded to Kazuo Ishiguro "who, in novels of great emotional force, has uncovered the abyss beneath our illusory sense of connection with the world".


Lo scorso anno le polemiche furono numerose per l'assegnazione del Premio Nobel per la Letteratura a Bob Dylan. L'atteggiamento del musicista, che sembrò inizialmente indifferente a un simile riconoscimento internazionale, non migliorò l'atteggiamento dell'opinione pubblica.
Quest'anno invece non dovrebbero esserci polemiche: ad aver ricevuto il Premio è infatti il grande scrittore Kazuo Ishiguro, di origini giapponesi, ma vissuto in Gran Bretagna dall'età di sei anni, molto amato per romanzi come "Un pallido orizzonte di colline", "Quel che resta del giorno", "Non lasciarmi", "Quando eravamo orfani", "Il gigante sepolto".
Dalle sue opere sono stati tratti film di grande successo, come "Quel che resta del giorno" di James Ivory, con Anthony Hopkins ed Emma Thompson, e "Non lasciarmi", con Andrew Garfield, Carey Mulligan e Keira Knightley.







Nota:
I ritratti dei premi Nobel sono di Niklas Elmehed, artista professionista e direttore artistico. È noto soprattutto per i suoi ritratti ufficiali dei premi Nobel 2011-2017.
http://www.niklaselmehed.se/
https://www.facebook.com/elmehed/

sabato 22 aprile 2017

Mostra: i 100 volti di Cervantes


EXPOSICION
100 caras de Cervantes
7 Abril 7 Mayo
ANTIGUO  HOSPITAL
STA MARÌA LA RICA
ALCALÀ DE
HENARES

#100carasCervantes
Cervantes
©  Gio / Maria Grazia Quaranta


©  Marilena Nardi - Italia


© Claudio - Italia


 MOSTRA: 100 volti  di CERVANTES
Francisco Punal Suarez

Il 22 aprile 2017 è il quarto centenario della morte di Miguel de Cervantes Saavedra (1616 1547), considerato la più grande figura della letteratura spagnola, autore del romanzo "El ingenioso hidalgo don Quijote de la Mancha" (Don Chisciotte della Mancia) .
Pertanto la Quevedo Istituto Humor della Fondazione Generale Università di Alcalá, Spagna, ha inaugurato la mostra 100 volti Cervantes, con caricature di autori provenienti da più di 20 paesi, tra cui gli autori italiani: Marilena Nardi, Claudio e Gio /Maria Grazia Quaranta .
La mostra può essere vista fino al 7 maggio presso il vecchio ospedale di Santa Maria la Rica, a Alcala de Henares, è un omaggio allo scrittore più universale della letteratura in castigliano.
I curatori della mostra, David Pugliese e Juan García Cerrada, hanno espresso il seguente pensiero: "In realtà non conosciamo il vero volto di Cervantes. Il famoso scrittore fa parte di quella legione di personaggi della storia di cui non si conoscono il loro vero volto, le loro caratteristiche reali, le loro sembianze esatte. Ha importanza? Non molto, ciò che conta è  che quello che hanno lasciato, hanno fatto, dipinto, composto o scritto. "
Nel corso della storia gli artisti erano praticamente gli unici responsabili per immortalare un numero fortunato e molto limitato di persone (di solito potente).
L'organizzazione di questa mostra ha avuto due grandi difficoltà. Da un lato unire insieme 100 crtoonists: anche se oggi le reti sociali ci mostrano innumerevoli fan matita, trovare autori con la qualità e il criterio di originalità non è un compito facile.
D'altra parte, la complicazione che non ci sono chiari riferimenti a cui attingere per disegnare l'autore di Don Chisciotte e se del caso, sono confuse e perfino contraddittorie. Per alcuni autori che hanno significato una barriera definitiva, ma per la maggior parte, solo che è diventato una sfida interessante. Hanno solo un paio di immagini sfocate e ha permesso loro di affinare i sensi e cercare di risolvere in modo creativo il lavoro.
In questa selezione di autori là fumettisti, comici, fumettisti e illustratori provenienti da diversi paesi, degli stili più vari e differenti generazioni.
"Ci auguriamo che siano di vostro gradimento queste 100 interpretazioni di questi 100 volti di Cervantes".


© David Pugliese - Argentina



©  Omar Zevallos - Perù




© Elena Ospina - Colombia



© Elena Stanescu, Romania




© Cervantes - Pancho Cajas, Ecuador.







© Jota Leal, Venezuela


© Turcios, Colombia


© David García Vivancos, Spagna



EXPOSICIÓN CIEN CARAS DE CERVANTES
Por Francisco Punal Suarez

El 22 de abril se cumple el cuarto centenario de la muerte de Miguel de Cervantes Saavedra (1547 - 1616), considerado la máxima figura de la literatura española, autor de la novela "El ingenioso Hidalgo Don Quijote de la Mancha".
Por tal motivo el Instituto Quevedo del Humor de la Fundación General Universidad de Alcalá, España,  ha inaugurado la exposición 100 caras de Cervantes, con caricaturas de autores de más de 20 países, entre ellas de los  autores italianos: Marilena Nardi, Claudio y Gio.
La exposición, que puede verse hasta el 7 de mayo en el Antiguo Hospital de Santa María la Rica, en Alcalá de Henares, es un homenaje al escritor más universal de la literatura en castellano.
Los comisarios de la muestra, David Pugliese y  Juan García Cerrada, expresan lo siguiente:
"En realidad no conocemos el rostro de Cervantes. El insigne escritor forma parte de esa legión de personajes de la historia a los que no les conocemos la verdadera cara, sus reales facciones, sus exactos semblantes. ¿Importa eso? No mucho, lo que importa es lo que ellos dejaron, lo que hicieron, pintaron, compusieron o escribieron".
A lo largo de la historia los artistas fueron prácticamente los únicos encargados de inmortalizar a una afortunada y muy limitada cantidad de personas (generalmente poderosas).
La organización de esta exposición presentó dos grandes dificultades. Por un lado juntar 100 dibujantes: Aunque hoy en día las redes sociales nos muestren una infinidad de aficionados al lápiz, encontrar autores con calidad, criterio y originalidad no resulta una tarea fácil.
Por otro lado, la complicación de que no hay referencias claras en las que basarse para dibujar al autor del Quijote y si las hay, son confusas y hasta contradictorias. Para algunos autores eso supuso una barrera definitiva, pero para la mayoría, justamente eso lo convirtió en un interesante desafío. Disponer sólo de unas pocas y difusas imágenes les ha permitido afilar los sentidos e intentar resolver creativamente el trabajo.
En esta selección de autores hay dibujantes, humoristas, caricaturistas e ilustradores de diversos países, de los más variados estilos y de distintas generaciones.
Esperamos que disfruten de estas 100 interpretaciones, de estas 100 caras de Cervantes".


© Maria Picasso, España


© Hermenegildo Sábat - Uruguay



© Elchicotriste, Spagna



Exposición cien caricaturas de cervantes



David Pugliese y Juan García Cerrada ... ien caricaturas de Cervantes


100 CARAS DE CERVANTES

Ultimo aggiornamento: circa 2 settimane fa
IINAUGURACIÓN DE LA EXPOSICIÓN, Ju Reportera ahí estuvo, invitadita por la Concejalía de Cultura!! Mola!!#100carasCervantes
Instituto Quevedo del humorAyuntamiento de Alcalá de Henares

La exposición de estas 100 caras de Cervantes podrá visitarse del 7 de abril al 7 de mayo en el Antiguo Hospital de Santa María la Rica, en Alcalá de Henares. La inauguración tendrá lugar el 7 de abril a las 12 horas.

AUTORES:

Ricardo Ajler. Argentina
Aina Albi (Aina Alb). España
Joaquín Aldeguer (J.). España
Santiago Almarza Caballero (S. Almarza). España
José Manuel Álvarez Crespo (Napi). España
Andrés Álvez (Álvez). Uruguay
Angel Darío Banegas (Banegas). Honduras
Eduardo Baptistao (Baptistao). Brasil
Cristian Bernardini (Bernardini). Argentina
José Luis Cabañas Onsurbe (JL Cabañas). España
Francisco Cajas (Pancho Cajas). Ecuador
Ricardo Cámara Lastras (Sir Cámara). España
José Cano (Jkno). España
Jaume Capdevila (Kap). España
Sebastián Cast (Sebastián Cast). Argentina
Sébastien Chevriot (Seb). Francia
Joe Ciardiello (Ciardiello). EEUU
Jésica Cichero (Jésica Cichero). Argentina
Walter Cortiñas (Checho). Uruguay
Bertrand Daullé (Daullé). Francia
Walter Davenport (W.R.Davenport). Argentina
Cheryl de los Reyes Cruz (Cheryl de los Reyes Cruz). EEUU
Cesar Deferrari (Deferrari). Argentina
Xavier Denia Valls (Xavi Denia). España
Christophe Faraut (Faro). Francia
Luiz Carlos Fernandes (Fernandes). Brasil
Miquel Ferreres (Miquel Ferreres). España
Juan Ignacio Fichetti (Naco). Argentina
Omar Figueroa Turcios (Turcios). Colombia
Walter Fornero (Fornero). Argentina
Elise Fossoux (Elise). Francia
Rubén Franco (Franco). México
Álex Gallego (Álex). España
Simon García (Simon). Francia
Raquel García Uldemolins (Raquel Gu). España
David García Vivancos (DGV). España
Anthony Garner (Ant). Reino Unido
Marina Gerosa (Gerosa). Argentina
Jordi Ginés Soteras (Gin). España
Cau Gomez (Cau Gomez). Brasil
José Julio Gómez Sanz (José Julio). España
David Goytia (D. Goytia). España
Marcelo Guerra (Marcelo Guerra). Argentina
Ramón Gutiérrez Díaz (Ramón). España
Frank Hoppmann (F. Hoppmann). Alemania
Ángel y Francisco Idígoras (Idígoras y Pachi). España
Aleksei Kivokourtcev (Lexaxa). Rusia
Jerihely Leal (Jota Leal). Venezuela
Pablo Lobato (Pablo Lobato). Argentina
José López Rivera (Pepe Farruqo). España
Carlos Martínez Nieto (Mancha). España
Ricardo Martínez Ortega (Ricardo). España
Ángel Menéndez Menéndez (Kalikatres). España
Arturo Molero (Art Molero). España
Pedro Molina (Molina). Nicaragua
Adriana Mosquera Soto (Nani). Colombia
Marilena Nardi (Nardi). Italia
Antonio Neri Licón (Nerilicón). México
Alfonso Ortuño Salar (Ortuño). España
Elena Ospina (Elena). Colombia
Rafael Osuba (Osuba). EEUU
Abilio Padrón (Abilio). Venezuela
Jaime Pandelet (Pandelet). España
Emanuel Pascual (Pascual). Argentina
Omar Pérez (Omar). España
María Picassó I Piquer (MP). España
Ernesto Priego (Ernesto Priego). España
Claudio Francesco Puglia (Claudiò). Italia
David Pugliese (Pugliese). Argentina
Diego Puglisi (Puglisi). Argentina
Mariagrazia Quaranta (Gio). Italia
Fernando Quesada Porto (Quesada). España
Ezequiel Quines (Quieze). Argentina
Jimena Ramírez (Jimena Ramirez). México
Jorge Restrepo (Restrepo). Colombia
Román Rivas (Román). México
Patricio Rocco (Pat). Argentina
Jorge Rodríguez Martínez (Lloyy). Venezuela
Carlos Romeu Muller (Romeu). España
José Rubio Malagón (Malagón). España
Carlos Ruiz Moisa (Ruz). El Salvador
Hermenegildo Sábat (Sábat). Uruguay
Pablo San José García (Pablo). España
Angelines San José Sainz (Angelines). España
Momo Scacchi (Momo). Argentina
Polaco Scalerandi (Scalerandi). Argentina
Agustín Sciammarella (Sciammarella). Argentina
Pedro Silva (Pedro). Portugal
Alberto Sintes (Sintes). España
Tony Sobota (Bota). EE UU
Elena Stanescu (Elena). Rumania
Bertrand Thiriet (L’Amiral). Francia
Martín Tognola (Tognola). Argentina
Andrea Luz Toledo (Toledo). Argentina
Miguel Villalba Sánchez (Elchicotriste). España
Carlos Villanueva Nieto (Carlos). España
Bernd Weidenauer (BW). Austria
Gilberto Zappa (Zappa). Brasil
Omar Zevallos (Omár). Perú
Jesús Zulet Izura (Zulet). España

Martes a sábado de 11:00 a 14:00 y de 17:00 a 20:00 h.
Domingos de 11:00 a 14:00 h.

http://www.dream-alcala.com/inaugurada-la-exposicion-100-caras-cervantes-caricaturas-del-autor-del-quijote/

http\

http\

http\

http\

https\

https://iqh.es/agenda/exposicion-100-caras-cervantes/

giovedì 19 marzo 2015

E' morto Terry Pratchett, il creatore del Mondo Disco.

Today I am reflecting on the sad news of Terry's passing. His creativity bought so much inspiration and joy to so many of us. It was an honour and privilege to work with him and I owe him a great debt of gratitude. May he rest in peace.
Paul Doldby (illustratore di Mondo Disco)


Lo scrittore britannico Terry Pratchett è morto oggi a 66 anni. Otto anni fa gli era stato diagnosticato il morbo di Alzheimer. Terry Pratchett era nato in Inghilterra nel 1948 ed era particolarmente noto per i suoi libri fantasy della serie del Mondo Disco. Negli anni, era diventato uno degli scrittori più famosi del genere: nel corso della sua carriera ha scritto più di 70 libri e venduto complessivamente più di 75 milioni di copie in tutto il mondo. In Italia, è pubblicato da TEA e da Salani. La sua morte è stata confermata dall’account Twitter di sua figlia Rhianna, che ha twittato una frase in maiuscolo: nei libri di Pratchett, era il segno grafico che distingueva le frasi pronunciate da una personificazione della morte, Morty.

L’ultima cosa scritta da Pratchett è stata la sua stessa morte, riportata per sua volontà su Twitter, dalla figlia:

‘INFINE, SER TERRY, DOBBIAMO CAMMINARE INSIEME.’
Terry prese il braccio di Morte e lo seguì attraverso le porte e nel deserto nero sotto la notte infinita.

FINE.






Check Mort
Description
Acrylic on board
Image size 740 x 510mm
Date completed 2011
Painted for the cover of 'Homage to Sir Terry'
Author
Paul Kidby



"You can't ask a fantasy writer not to want a knighthood. You know, for two pins I'd get myself a horse and a sword."Terry Pratchett with a typically gracious response to being tapped on the shoulder by the Queen.











http://it.wikipedia.org/wiki/Mondo_Disco
 Mondo Disco è così chiamato perché invece di essere una sfera, come la Terra, è un disco che poggia su quattro giganteschi elefanti, a loro volta posizionati sopra il guscio di un enorme tartaruga, chiamata A’Tuin, che nuota nell’universo.




fonte


Certo che i libri per ragazzi devono contenere temi adulti: perché tu vuoi crescere il tuo bambino in modo da renderlo un adulto, non un bambino cresciuto.
Eccentrico e geniale, Pratchett non era il classico autore fantasy carico di toni epici ed eventi drammatici, al contrario, i suoi romanzi erano un modo per fare satira sulla nostra realtà, distorcendola con la lente della comicità e della parodia ed un grande scrittore per bambini.

Una figura fondamentale nel pantheon di ogni geek che si rispetti, fu uno dei primi autori a usare un computer per scrivere e comunicare con i fan (che spesso non gli credevano e lo accusavano di essere un impostore).





Terry Pratchett and Neil Gaiman illustration by John Cuneo

E’ morto a 66 anni lo scrittore britannico Terry Pratchett, uno dei più prolifici autori di libri fantasy. Nel 2007, gli era stata diagnosticata una rara forma di Alzheimer, che non gli aveva però impedito di continuare a scrivere. Da allora, si era impegnato in una battaglia a favore del suicidio assistito.
L'autore Fantasy acclamato, che ha venduto più di 70 milioni di libri, è meglio conosciuto per la sua serie Discworld, il primo, The Colour of Magic è stato rilasciato nel 1983.
"Non si può chiedere a uno scrittore di fantasia di non volere un cavaliere. Sai, per due perni che avrei avuto io un cavallo e la spada ", Pratchett è stato citato come dicendo sulla ricezione suo cavaliere nel 2009. Egli ha anche detto che i bonus dei banchieri dovrebbero essere spesi per il trattamento di pazienti affetti da demenza.
-------

Morporkier
Hommage a Terry Pratchett
"J'ai découvert ses livres quand j'avais environ 20 ans, et je l'ai lu tout le temps depuis. J'ai deux étagères pleines à craquer et j'ai eu 10 ans la carte d'Ankh-Morpork au mur de ma chambre. J'ai appris l'anglais en lisant ses Discworld en version originale, et ma première BD, Raghnarok, était énormément inspirée de son univers. Sir Terry Pratchett nous a quitté aujourd'hui à l'âge de 66 ans."
 Boulet


Una piccola parte di Mondo Disco si trova anche nel mondo reale, in Inghilterra. A Wincanton, nel Somerset, nel quartiere di Kingwell Rise. La cittadina, infatti, dal 2002 è «gemellata» con la capitale del Discworld, Ankh-Morpork, e nel 2009 le stradine del quartiere sono state ribattezzate con i nomi legati ai posti del mondo immaginario.



Terry Pratchett
XKCD
*




le foto
http://it.wikiquote.org/wiki/Terry_Pratchett
il sito: http://www.pjsmprints.com/
http://www.theguardian.com/books/terrypratchett
Terry Pratchett(bibliografia)
In morte di Terry Pratchett
RIP Sir Terry Pratchett, Author of The Discworld Series
Illustrating Terry Pratchett
Why We Need Terry Pratchett’s Brand of Moral Outrage
The Science Behind Discworld's Flat Earth on the Back of a Turtle
Terry Pratchett was a true great, the equal of Swift
È morto Terry Pratchett, il creatore del Mondo Disco