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giovedì 4 febbraio 2016

Le primarie del Centrosinistra a Milano 2016

I sondaggi:

http://www.ilsussidiario.net/News/Politica/2016/1/18/SONDAGGI-ELETTORALI-POLITICI-2016-Media-settimanale-dei-partiti-solo-il-Pd-avanza-FI-in-picchiata-oggi-18-gennaio-/671103/


I candidati:


- Sala

Sala, l’uomo di Expo scelto da Renzi per Palazzo Marino
Beppe Sala, se fossimo aldilà dell’oceano sarebbe “The man of the
year”. Qui da noi è l’uomo di Expo, sceso nell’agone politico milanese
sospinto da Renzi e, conseguentemente, mal sopportato da
una parte della Sinistra. Paradossalmente però, avendo incassato l’appoggio
di quasi tutta la giunta Pisapia, appare, più lui che gli altri candidati,
il prosecutore del lavoro portato avanti da Palazzo Marino in questi
cinque anni. Per il suo profilo di manager di successo arruolato dalla politica
è visto come il fumo negli occhi anche dalla Destra, che con lui
sente restringersi lo spettro delle possibilità di produrre un candidato all’altezza
per Palazzo Marino. Non per niente sono arrivati nei mesi scorsi
endorsement “pelosi” dai vari Berlusconi e De Corato che puntano sulla
sua sconfitta il 7 febbraio. E altri ne arriveranno prima del voto delle Primarie,
che secondo molti sono per lui lo scoglio più difficile. «Se sarò io
il 12 giugno il candidato del Centrosinistra per gli altri non ce n’è», ha affermato
Sala in più occasioni, forse con troppo ottimismo. Ma sono in
molti a pensarla così. E a sostenerlo proprio per questo.
Dalla sua ha il grande successo di Expo (aldilà delle stantie polemiche
sui conti). «La mia esperienza e le mie relazioni coltivate durante l’esposizione
universale saranno al servizio della città, per continuare il lavoro
di rilancio iniziato con questa amministrazione». Certo non ha il pedigree
di sinistra, ma lui sostiene
di esserlo sempre stato,
«chiedetelo a Letta e a Prodi» ha
detto tempo fa, ma i panni del politico
ancora gli stanno stretti e lo si è visto soprattutto negli incontri pubblici,
dove non ha mostrato la scioltezza retorica e la conoscenza del territorio
dei suoi avversari.
Proprio dalla sua nuova veste di politico e aspirante amministratore di
una città complessa e un po’ snob come Milano è partita la nostra intervista.







Lo yachtman






- Balzani


Francesca Balzani, la candidata del... “mi manda Pisapia”
Quarantanove anni, tre figli, sorriso deciso sotto uno sguardo ironico, Francesca
Balzani si presenta così, con quei capelli corti destinati a crescere
come i consensi che si impegna a raccogliere. Sensibile al suo fascino è soprattutto
l’area sociale e politica che innalzò sugli scudi il sindaco uscente, suo attuale
mentore assieme agli altri candidati alle primarie del 2011, Stefano Boeri e
Valerio Onida. Piace a giornalisti come Gad Lerner, Piero Scaramucci, Natalia Aspesi
e Benedetta Tobagi, ad avvocati come Mario Fezzi, Caterina Malavenda e Cesare
Rimini, a economisti come Francesco Giavazzi. Veri e propri fan (l’elenco è
lungo) ben decisi a sovvertire le previsioni dei sondaggi che danno Sala favorito.
Formatasi in uno degli studi tributari italiani più noti, quello fondato da
Victor Uckmar, Francesca ha una proposta fortissima in materia: trattenere
a Milano le entrate di tutte le tasse locali. Altra proposta shock, la
gratuità di tutti i mezzi di trasporto pubblico urbano di superficie. Tutt’altro
che tirchia, nonostante qualcuno le rimproveri di essere più genovese
che milanese. Proprio a Genova, prima di approdare al
Parlamento Europeo, si era
“allenata” come assessore al bilancio
del sindaco Marta Vincenzi,
carica che poi avrebbe ricoperto nella
giunta Pisapia.
Continua 





Vendola scrive a Pisapia: “Hai fatto bene a schierarti con Balzani” continua su: http://milano.fanpage.it/primarie-2016-milano-vendola-scrive-a-pisapia-hai-fatto-bene-a-schierarti-con-balzani/ http://milano.fanpage.it/







-Majorino

Majorino, il candidato “senza santi in paradiso”
È di sinistra, ma piace anche ai renziani. Ha avuto l’appoggio di Sel,
ma i suoi colleghi “vendoliani” stanno con Sala o, come la Balzani,
all’ultimo si candidano sostenute da Pisapia. È Pierfrancesco Majorino,
attuale assessore alla Politiche sociali, candidato alle primarie
sin dall’estate, amatissimo dai suoi collaboratori e dal terzo settore, meno
dai vertici milanesi del Partito Democratico e dall’influente sinistra radical-chic
milanese. Insomma un candidato senza santi in paradiso,
ma con un seguito popolare che il 6 e 7 febbraio potrebbe fare la differenza.
Soprattutto se le convincenti performance di queste settimane
nei dibattiti con gli altri candidati e una campagna elettorale
lunga più di sei mesi abbatteranno gli steccati degli schieramenti.
Non a caso Pier ci spiega: «sono una persona di sinistra, non è che
smetto di essere tale perché ho bisogno dei voti. Ai sostenitori di
Renzi dico: scegliete me per la città, non per gli equilibri di vertice».
Per l’intervista Majorino ci accoglie durante la pausa pranzo nella
sede del Comune di largo Treves. Poco sorridente come suo costume
– i consulenti di immagine,
se li ha, dovrebbero fargli
fare un corso di public
relations – se non lo conosci non
mette certo a proprio agio. Ma quando ci
dice che conosce molto bene il nostro giornale – «è il più diffuso» afferma
– e che le testate locali «sono importantissime» e devono essere
valorizzate almeno noi, rinfrancati, sorridiamo. E iniziamo l’intervista.





Majorinin



- Iannetta

Iannetta, il manager outsider che guarda al sociale
Classe 1974, padre di due bambini, Antonio Iannetta può permettersi di
brandire la più giovane età, rispetto agli altri candidati, come un’arma a
suo favore, almeno in termini di capacità di dialogo con la parte più giovane
dell’elettorato. Nemmeno il taglio molto classico, quasi risorgimentale della
barba riesce a cancellare la piacevole impressione di trovarsi di fronte a
un politico fresco, energico che gioca nel futuro le carte migliori. Il suo
vantaggio, però, è anche la sua debolezza, dato che, per converso, è il candidato
che i milanesi conoscono meno, ad eccezione del tutt’altro che trascurabile
mondo dell’associazionismo e del terzo settore. Il suo profilo,
come egli stesso sottolinea, è quello di un vero e proprio “manager del sociale”,
considerando che la
sola Uisp, di cui è direttore
generale, tra Milano e provincia
conta 550 società sportive e 70mila
tesserati. continua



I disegni di Portos- Franco Portinari sono presi dal suo sito e i testi dal giornale Milano Sud.
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Nota:



Incogniti
(Le Primarie del centrosinistra.)
Sicuramente sono un buon segno di democrazia anche se, in mancanza di una legge elettorale specifica nutro ancora molte perplessità sul sistema delle Primarie.
Uber

giovedì 3 settembre 2015

Milano, Palazzo Reale: "Giotto l'Italia"


La mostra, posta sotto l’Alto patronato del Presidente della Repubblica Italiana, promossa dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e dal Comune di Milano – Cultura, con il patrocinio della Regione Lombardia, è prodotta e organizzata da Palazzo Reale e dalla casa editrice Electa. Il progetto scientifico è di Pietro Petraroia (Éupolis Lombardia) e Serena Romano (Università di Losanna) che sono anche i curatori dell’esposizione.

La mostra, con allestimento di Mario Bellini, ha un motivo particolare per essere realizzata in Palazzo Reale: esso infatti ancora ingloba strutture del palazzo di Azzone Visconti, ove, negli ultimi anni della sua vita, Giotto venne a realizzare due cicli di dipinti murali, oggi perduti.

Il titolo, "Giotto, l’Italia", intende appunto sottolineare il ruolo rivoluzionario del pittore fiorentino chiamato da cardinali, ordini religiosi, banchieri, dal re di Napoli e dal signore di Milano, in molti luoghi e città d’Italia. Giotto infatti ovunque si sia trovato a lavorare ha avuto la capacità di attrarre fortemente le scuole e gli artisti locali verso il suo stile innovatore, cambiando in modo definitivo i tragitti del linguaggio figurativo italiano.






Polittico Baroncelli si ricongiunge al Dio che rientra da San Diego!
foto Cipolletta Raffaele

La mostra a Palazzo Reale riunisce 14 opere, prevalentemente su tavola, nessuna delle quali prima esposta a Milano: una sequenza di capolavori assoluti mai riuniti tutti insieme in una esposizione. Ognuno di essi ha provenienza accertata e visualizza quindi il tragitto compiuto da Giotto attraverso l’Italia del suo tempo, in circa quarant’anni di straordinaria attività.

Si attraverseranno dapprima le sale dedicate alle opere giovanili: il frammento della Maestà della Vergine da Borgo San Lorenzo e la Madonna da San Giorgio alla Costa documentano il momento in cui il giovane Giotto era attivo tra Firenze e Assisi. Poi il nucleo dalla Badia fiorentina, con il polittico dell’altar maggiore, attorno al quale saranno ricomposti alcuni frammenti della decorazione affrescata che circondava lo stesso altare. La tavola con Dio Padre in trono proviene dalla cappella degli Scrovegni e documenta la fase padovana del maestro. Segue poi lo straordinario gruppo che inizia dal polittico bifronte destinato alla cattedrale fiorentina di Santa Reparata, e che ha il suo punto d’arrivo nel polittico Stefaneschi, il capolavoro dipinto per l’altar maggiore della basilica di San Pietro in Vaticano.
Accanto al polittico è esposto, evento straordinario, il frammento affrescato con due teste di apostoli o Santi, proveniente dalla basilica di San Pietro, opera di Giotto anch’essa commissionata dal Cardinal Stefaneschi.
Il percorso espositivo si completa con i dipinti della fase finale della carriera del maestro, che precedono di poco le sue opere milanesi nel palazzo di Azzone Visconti: il polittico Baroncelli dall’omonima cappella della basilica di Santa Croce a Firenze, che grazie a questa mostra verrà temporaneamente ricongiunto con la sua cuspide, raffigurante il Padre Eterno, conservata nel museo di San Diego in California e il polittico di Bologna, che Giotto dipinse nel contesto del progetto di ritorno in Italia, a Bologna, della corte pontificia allora ad Avignone.
Prestiti così straordinari si devono alla collaborazione lungimirante di istituzioni e proprietari, tra cui un ruolo determinante è stato quello dei Musei Vaticani, e al supporto scientifico e tecnico di molti uffici e istituti del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.

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I grandi capolavori di Giotto a Milano, il backstage della mostra

Dal sito del Ministero dei Beni Culturali:
Giotto, l’Italia è il grande evento espositivo che concluderà il semestre di Expo 2015 a Palazzo Reale di Milano.

La mostra propone al pubblico cosmopolita dei visitatori di Expo di incontrare i grandi capolavori dell’artista
fondatore della cultura figurativa italiana, riunendo 13 opere, prevalentemente su tavola, nessuna delle quali
 prima esposta a Milano. 

Una sequenza di capolavori assoluti mai riuniti tutti insieme in una esposizione. Ognuno di essi ha provenienza
 accertata e visualizza quindi il tragitto compiuto da Giotto attraverso l’Italia del suo tempo, in circa quarant’anni
 di straordinaria attività.
Redattore: RENZO DE SIMONE

Informazioni Evento

Data Inizio: 02 settembre 2015
Data Fine: 10 gennaio 2016
Costo del biglietto: 12,00 euro; Riduzioni: 10,00 euro
Prenotazione:Nessuna
Luogo: Milano, Palazzo Reale
Orario: lunedì: 14.30-19.30;
martedì, mercoledì, venerdì e domenica: dalle 9.30 alle 19.30;
 giovedì e sabato: 9.30-22.30
Telefono: 02 92800821
E-mail: info@milanoguida.com
Sito web: http://www.mostragiottoitalia.it/

Dove

Palazzo Reale
Città: Milano
Indirizzo: Piazza del Duomo, 12
Provincia: MI
Regione: Lombardia



Nota sull'allestimento:

La luce di Giotto tra penombra e altari di ferro
di Mario Bellini
Giotto in mostra a Palazzo Reale di Milano? Una bella sfida. Perché richiede di immaginare
una “messa in scena” dinamica della sua vita e delle sue opere.

Teatro. Una sequenza di stanze, spaziose e “palaziali” fin che si vuole, ma intrinsecamente
estranee allo spirito e all’aura degli edifici di culto per cui i capolavori di Giotto furono
concepiti.

Copione. La vita di successi e grandi commesse di un artista che anticipa il Rinascimento
italiano, chiamato a lavorare da Papi, prelati e benefattori in tutta Italia, tra Padova, Firenze,
Assisi, Roma, Napoli.

Protagonisti. Cinque maestosi polittici da altare (di cui due bifacciali) policromi su fondo
oro, due Madonne, Dio Padre in trono, frammenti di affreschi strappati.

Scenografia. Non trattandosi di un vero teatro, il Palazzo Reale è trasformato per divenire
teatro totale, luogo di incontro e scambio tra gli spettatori (noi) e i personaggi (le opere di
Giotto) con la forza di due poderose macchine sceniche: la luce, in tutte le sue manifestazioni
che includono anche penombra, ombra, oscurità e controllo dei riflessi e del colore. La luce,
dunque, e una materia primigenia: il ferro vivo che si ossida durante la laminazione a 1200
gradi, divenendo elemento nobile, unico e solo a fare da sfondo, incastonatura, basamento
solido che allude agli altari e a fare da superficie connettiva di opera in opera, di scena in
scena, di stanza in stanza, lungo i nostri passi, sotto i nostri piedi.
Nessun colore, nessun tessuto, nessun legno, nessuna morbidezza, nessun marchingegno di
supporto.
Silenzio. Parla la pittura di Giotto, ci guida la luce, ci sorregge il ferro.


Architect
Mario Bellini Architects

Design Team
Mario Bellini  with Raffaele Cipolletta

Project Team
Francesco Savoini

Consultants
Graphic Design: Tassinari / Vetta, via Rossini, 16 Trieste 
Curators: Pietro Pietraroia, Serena Romano

Exhibition fit out
Articolarte S.r.l., Via Delle Marmorelle nuova, 502 Laghetto di Monte Compatri (Roma)

Lighting 

Reggiani Illuminazione S.p.a., Viale Monza, 16 Sovico (MB)

The exhibition, sponsored by the Ministry of the Heritage, Cultural Activities and Tourism and the City of Milan–Culture, and devised by Éupolis Lombardia to a scholarly project by Pietro Petraroia and Serena Romano, who are also the curators, it is produced and organized by Palazzo Reale and the publishing house Electa. The exhibition is an outstanding chapter in Expoincittà, the calendar of events part of the city’s cultural life during the Expo semester. Giotto, l’Italia is the major exhibition that will conclude the semester of Expo 2015 at the Palazzo Reale in Milan.
The exhibition offers the cosmopolitan public of visitors to Expo the opportunity to view the great masterpieces of the founder of Italian figurative culture, Dante Alighieri’s alter ego in the field of painting, bringing together 13 works, mostly on panel, none of which have ever been exhibited in Milan before. A sequence of masterpieces never presented in a single exhibition.
The provenance of each is established so that together they document Giotto’s travels through the Italy of his time during some forty years of outstanding achievement.
The exhibition is guided by a prestigious Scholarly Committee comprising the directors of Italian institutions that over the years not only have contributed to the preservation and protection of Giotto’s works, but have also to a very remarkable degree enlarged our knowledge and scholarly and technical understanding of the master’s painting, with internationally significant and advanced studies and contributions.
The Committee consists of the president Antonio Paolucci and Cristina Acidini, Davide Banzato, Giorgio Bonsanti, Caterina Bon Valsassina, Gisella Capponi, Marco Ciatti, Luigi Ficacci, Cecilia Frosinini, Marica Mercalli and Angelo Tartuferi.

The exhibit design is by Mario Bellini.
http://www.bellini.it/exhibitions/Mostra_Giotto.html

Giotto, l'Italia
2.9.2015 – 10.1.2016
Palazzo Reale, Milano

martedì 8 aprile 2014

Cracking Art Group: Nido di Rondini a Milano


Cracking art group  
NIDO DI RONDINI 

DOPO LE CHIOCCIOLE TRA LE GUGLIE DEL DUOMO E LE RANE NELLA DARSENA DEI NAVIGLI
PROSEGUE IL PROGETTO RIGENERAMENTO DEL GRUPPO CRACKING ART 

dal 10 aprile al 30 giugno 2014
RONDINI E UOVA MULTICOLOR INVADONO IL CASTELLO SFORZESCO 
UNA RACCOLTA FONDI PER IL RESTAURO DEL MONUMENTO EQUESTRE DI BERNABO’ VISCONTI DURANTE LA PRIMAVERA MILANESE

Tornano i grandi animali in plastica colorata rigenerabile del gruppo Cracking Art a Milano.Ancora un’invasione di arte contemporanea nell’arte antica e monumentale per rigenerare il patrimonio artistico nazionale. Sono presenze testimoniali, monumentali anch’esse, ma giocose, pacifiche e benefiche. 
Prossima tappa, dal 10 aprile al 30 giugno 2014, al Castello Sforzesco di Milano, che saràinvaso, nei suoi cortili e fossati, da rondini e uova di rondine giganti e multicolor nel corso della Primavera milanese, rassegna culturale promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano. E ancora una volta sarà l’occasione per promuovere una raccolta fondi, questa volta a favore del restauro della statua equestre di Bernabò Visconti, custodita nei musei civici del Castello.
È l’Arte che rigenera l’arte, il nuovo corso del movimento Cracking Art, inaugurato nell’ottobre 2012 fra le guglie del Duomo di Milano, per sostenere con fondi nuovi il restauro della guglia maggiore, che sorregge la Madonnina. Operazione proseguita la primavera successiva (aprile 2013), con una spettacolare invasione di migliaia di rane colorate di varie dimensioni nelle acque del Naviglio milanese, fino alla Darsena, con l’obbiettivo di contribuire al recupero delle chiuse leonardesche alla Conca dell’Incoronata, in San Marco a Milano. 
Il progetto RIGENERAMENTO Cracking Art, corrente artistica nata vent’anni or sono con un forte impegno originario per l’Ambiente, assume oggi infatti l’impegno sociale e culturale di portare l’arte contemporanea a un confronto attivo con l’arte antica e monumentale, ovvero con ilPaesaggio artistico, soprattutto nazionale. Anche questa volta, ogni parte sociale, pubblico e imprese, è chiamata a partecipare al progetto RIGENERAMENTO.

 
L’evento al Castello Sforzesco, in particolare, sarà realizzato con la collaborazione di Italia Nostra, che curerà la raccolta dei fondi destinati al restauro del monumento equestre, con un’apposita postazione nel cortile delle armi. Altre rondini e uova saranno posizionate nel corso della rassegna in altri luoghi simbolo della cultura milanese: fra questi, il Museo del Risorgimento, il Museo di Storia naturale e l’Acquario civico.
Il pubblico dei visitatori, nel periodo dell’installazione, con inaugurazione il 10 aprile, potrà infatti acquistare i multipli di uova messi a disposizione per l’iniziativa dal gruppo Cracking Art: versando a Italia Nostra venti euro si potrà avere in cambio una scultura multipla di rondine piccola e depositare poi un uovo di rondine nel fossato, firmando il proprio gesto rigenerativo insieme agli artisti Cracking. Il ricavato, come in occasione delle installazioni del Duomo e della Darsena, andrà a favore del restauro conservativo del pregevole monumento in marmo realizzato da Bonino da Campione nel 1363, simbolo del museo di arte antica del Castello, posto all’ingresso delle sale espositive.


photo Alberto Cane





Per maggiori informazioni: www.crackingartgroup.com
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martedì 17 dicembre 2013

Ecco la Mascotte di EXPO Milano 2015!

Nei giorni scorsi è stata presentata la Mascotte di Expo 2015
il nome lo sceglieranno i bambini in un apposito concorso...



CHI E’ LA MASCOTTE DI EXPO MILANO 2015
La mascotte che Disney Italia ha creato per Expo 2015 racchiude i temi fondanti della manifestazione proponendoli in una chiave positiva, originale, empatica e soprattutto ricca di story-telling (l’arte della narrazione).
L’idea si basa sulla creazione di una Famiglia di Frutti, ognuno con caratteristiche e personalità diverse, che agiscono come veri e propri personaggi ma che una volta riuniti danno origine al ”volto” dell’Expo rappresentato da una figura sorridente di richiamo arcimboldesco interpretata in chiave cartoon. La Famiglia di Frutti riunita in un Volto Unico rappresenta quindi l’ideale sinergia tra i Paesi del mondo chiamati, anche attraverso Expo 2015, a rispondere con energia e positività alle sfide del nostro pianeta sull’alimentazione presentandosi come una vera famiglia, unica, simpatica e dinamica.

giovedì 24 ottobre 2013

Milano Brerart: Il ritmo del colore

IL RITMO DEL COLORE prende vita sul palco di Orasenzombra Book On stage con CARLO MONTANA, TIZIANO RIVERSO e THE BEAT BARONS!
 Giovedi 24 ottobre  ore 21
 all’Admiral Hotel Club di Milano (via Domodossola 16)
ingesso gratuitoPresentano: Daniela Basilico e Fabrizio Canciani

 L'incontro fa parte di Milano Brerart


Cliccare Qui per ingrandire la locandina

Il ritmo del colore propone due affermati pittori Carlo Montana e Tiziano Riverso a dipingere musicisti rock e pop. Ad accompagnarli dal vivo, il gruppo dei Beat Barons.
L'amico Tiziano Riverso, inoltre,  si trasforma e mette in mostra cartoline Rock-Pop, recitando pure poesie di Jim Morrison. Senza dimenticare, ovviamente, la “professione” della casa, il disegno in “diretta”.

lunedì 8 aprile 2013

Cracking Art Group: Pienadirane 10 aprile 2013

Rane colorate per finanziare il recupero delle chiuse leonardesche alla Conca dell'Incoronata: Cracking Art ne donerà mille a Navigli Lombardi, promotori del Fan-Navigli Acqua Festival, e tutti i cittadini potranno acquistarle per contribuire alla riqualifica di un pezzo importante di Milano. Già visibili in formato gigante sui muri e sui balconi del quartiere della Darsena, 200 circa, le rane sono una installazione artistica del gruppo che già aveva portato le chiocciole azzurre sulle guglie del Duomo. Cracking Art, dal 10 al 20 aprile, propone stavolta una performance installazione con 'lancio di rane nel Naviglio', in plastica, colorate e riciclabili. Il primo tuffo-evento è in programma il 10 aprile alle 18 e il gruppo Cracking Art promette che "tutte le opere verranno recuperate e il ricavato delle donazioni contribuirà al restauro di un monumento importante"

MERCOLEDI’ 10 APRILE 2013 PIENADIRANE 
Installazione di rane colorate di CRACKING ART GROUP 
sui Navigli e nella Darsena di Milano
Anteprima per la stampa 
alle ore 15.00
in Alzaia Naviglio Grande 6, altezza vicolo Lavandaie Intervengono: Paolo Sciortino, portavoce Cracking Art Group, Vittorio Gargaglione, in rappresentanza dei Navigli Lombardi.
Saranno presenti gli artisti Kicco e Alex. 


Pienadirane
foto di Marco Scudeletti

Performance per il pubblico alle ore 18.00 – Alzaia Naviglio Grande 6, altezza Vicolo Lavandaie
Il lancio di migliaia di rane nel Naviglio, la Piena di rane nella darsena e la vendita delle rane ai milanesi servono a raccogliere contributi per il restauro della Conca dell'Incoronata in San Marco e la riqualificazione dei Navigli.

Pienadirane
Foto di Marco Scudeletti


La prima gettata, MERCOLEDI’ 10 aprile alle ore 18, prevede il lancio di circa 5 mila rane con la partecipazione del pubblico all’evento. 
Cracking Art, così come era successo con l’operazione chiocciole sul Duomo, ha donato mille sculture rana piccola (cm. 26 x 20 x 8) all’ente promotore Navigli Lombardi. 
COME ACQUISTARE LE RANE Si può acquistare una rana al costo di € 20.00 scrivendo a info@navigliacquafestival.itoppure recandosi presso lo spazio lounge di FAN  - Navigli Lombardi Acqua Festival – Alzaia Naviglio Grande 6 tutti i giorni dalle 11,00 alle 20,00 a partire dal 6 aprile per tutta la durata del Festival. 
Le sculture rana sono inoltre disponibili presso la Galleria Glauco Cavaciuti Arte (via Vincenzo Monti, 28 a Milano -  tel. 02 4549 1682 - info@glaucocavaciuti.com).
Ai primi 100 fortunati che acquisteranno la rana presso lo spazio lounge di FAN, sarà consegnata una rana personalizzata dallo street artist milanese Atomo Tinelli.
Acquistando una rana Cracking Art, la scultura colorata sarà consegnata unitamente ad un coupon da presentare presso lo spazio lounge di FAN mercoledì 10 aprile a partire dalle ore 15 per il ritiro di un'altra rana, che si utilizzerà per prendere parte alla PIENADIRANE in programma alle ore 18.00 lungo il Naviglio Grande in prossimità del Vicolo Lavandaie. 

Vi invitiamo a dare la notizia dell’acquisto delle rane tempestivamente in modo da contribuire all’acquisto da parte del pubblico di moltissime rane e far sì che il lancio sia un successo e i fondi raccolti adeguati per il restauro in programma.

Ho visto una rana foto di Marco Scudeletti


 Riflessi di rane sui Navigli foto di Marco Scudeletti




Links:
http://www.cracracracking.com/



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venerdì 12 ottobre 2012

L.O.V.E di Cattelan per 40 anni a Milano

Milano, piazza Affari - La scultura del dito medio di Maurizio Cattelan. La mano in marmo di Carrara è alta 4 metri e 60 ed è posizionata sopra una colonna che porta l'altezza della scultura a quasi 11 metri complessivi.
foto Alberto Cane ©


E adesso tutti potranno polemizzare a piacimento, ma L.O.V.E., il controverso dito medio di marmo bianco che capeggia ormai da due anni in piazza Affari a Milano, resterà in permanenza per i prossimi quarant'anni. Segnando, inesorabilmente, la storia della città, delle giovani generazioni e di quelle future. Nello scorso giugno la giunta del capoluogo lombardo aveva accettato la "donazione modale" dell’opera: Cattelan avrebbe dovuto firmare il passaggio di proprietà che attestasse l'atto di donazione al Comune e l'opera sarebbe rimasta in permanenza. Detto, e quasi fatto. Negli scorsi giorni l'artista ha firmato l'atto e da venerdì la scultura sarà a tutti gli effetti patrimonio milanese.
E per l'occasione vi sarà un secondo "opening": il dito di 11 metri sarà "festeggiato" venerdì 12 ottobre, dalle 20 a mezzanotte, con l'Assessore Boeri e lo stesso Cattelan che saranno in piazza in una serata di liscio e ballerini, sponsorizzata da Disaronno. Ora forse moltissimi alzeranno il dito medio, anche nel Palazzo della Borsa, ma così va la vita: quando c'è l'amore, c'è tutto!
Fonte Exibart


24 settembre 2010 L'inaugurazione
il video dell'inaugurazione



PORTOS / Franco Portinari


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mercoledì 10 ottobre 2012

Cracking Art : le Chiocciole sul Duomo per il Duomo di Milano

Invasione di 50 chiocciole azzurre sul tetto del Duomo di Milano
Cracking Art benefica, per il restauro della Cattedrale di Milano



Foto Paolo Demaldè http://www.fotodemalde.com/
Foto Paolo Demaldè http://www.fotodemalde.com/

Dall'8 al 13 ottobre

L'installazione REgeneration a cura di Cracking Art Group sulla terrazza del Duomo di Milano - prima volta di una opera di arte contemporanea sul maggiore edificio religioso della città - nasce, in collaborazione con la Veneranda Fabbrica del Duomo , con la finalità di raccogliere fondi a favore del restauro della Guglia Maggiore, sostegno della statua della Madonnina.
 Il progetto prevede il posizionamento di cinquanta sculture Chiocciole sul terrazzo superiore: le sculture sono realizzate in plastica rigenerata, misurano 120 cm di lunghezza, 55 cm di larghezza e 87 cm di altezza e hanno un peso di 13 kg ciascuna.
 Il colore scelto per la realizzazione delle sculture è l'azzurro: nella tradizione iconografica è il colore del velo della Madonna, simbolo di Grazia Divina. Azzurro anche come riferimento all'acqua del Battesimo, al quale il Cattolicesimo lega la rigenerazione.

I multipli verranno venduti alla cifra minima di 1.000 euro presso la Galleria Glauco Cavaciuti Arte, e il ricavato andrà alla Veneranda Fabbrica come contributo alla raccolta fondi per i lavori di restauro in corso.

Durante la serata di inaugurazione dell'8 ottobre è stata organizzata dal Maestro Gualtiero Marchesi una cena per la raccolta fondi, con la partecipazione straordinaria del Prof. Philippe Daverio, che ha svelato ai convenuti inaspettati dettagli artistici del Duomo.



fonte


foto allaroundkaarl

Kicco - foto Paolo Demaldè http://www.fotodemalde.com/


Renzo Nucara, Marco Veronese ed Alex Longi
foto Paolo Demaldè http://www.fotodemalde.com/





Salita al Duomo

Orari: dalle 9 alle 21.30, (ultimo biglietto ore 20.30, ultima salita 20.45)
Prezzo: Ascensore 12 euro, a piedi 7 euro
Duomo Info Point: 02 72023375



Chiocciole per il Duomo
Milano, le lumache blu invadono il Duomo. FOTO
 L'invasione delle chiocciole azzurre sul tetto del Duomo. Cracking Art benefica, per il restauro della Cattedrale di Milano