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domenica 22 ottobre 2023

MAXXI : Jacovittissimevolmente. L’incontenibile arte dell’umorismo, a cura di Dino Aloi e Silvia Jacovitti

 




A cento anni dalla nascita, il MAXXI festeggia Jacovitti con la mostra


JACOVITTISSIMEVOLMENTE

L’incontenibile arte dell’umorismo

a cura di Dino Aloi e Silvia Jacovitti con Giulia Ferracci

25 ottobre 2023 – 18 febbraio 2024

Il progetto Jacovittissimevolmente, dedicato alla galassia creativa di questo autore geniale, comprende anche la mostra Tutte le follie di Jac!, al MACTE Museo di Arte Contemporanea di Termoli, dal 7 ottobre 2023 fino al 25 febbraio 2024

www.maxxi.art 


Roma, ottobre 2023. Il 9 marzo del 1923 nasceva a Termoli Benito Jacovitti

In occasione del centenario, il MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo festeggia il celebre e geniale fumettista con la mostra Jacovittissimevolmente. L’incontenibile arte dell’umorismo, a cura di Dino Aloi e Silvia Jacovitti con il coordinamento curatoriale di Giulia Ferracci, nello Spazio Extra MAXXI dal 25 ottobre 2023 al 18 febbraio 2024. Main sponsor Esselunga che, alla fine degli anni Sessanta, ha avuto con Jacovitti una proficua collaborazione creativa. Sponsor Ferrovie dello Stato,  PWC  sponsor delle attività educative.


Quella al MAXXI è parte di un più ampio progetto che comprende anche la mostra Jacovittissimevolmente. Tutte le follie di Jac!, a cura di Luca Raffaelli, al MACTE Museo di Arte Contemporanea di Termoli, aperta al pubblico dal 7 ottobre 2023 al 25 febbraio 2024.



A partire dal titolo che accomuna le due esposizioni, sorta di scioglilingua scherzoso quasi impronunciabile, il visitatore viene catapultato nell’universo jacovittiano, animato da personaggi fantastici e surreali. Un mondo giocoso, irriverente e visionario, che fa riflettere mettendo il buonumore, capace – come ha scritto Vincenzo Mollica – di trasformare la comicità in poesia.


Al MAXXI sono esposte circa 400 tavole e illustrazioni originali, oltre a una serie di giornali, albi e libri anch’essi originali, popolate da oltre 100 personaggi indimenticabili nati dalla sua infaticabile matita che hanno accompagnato intere generazioni di ragazzi. 

L’allestimento è un’esplosione di colori e si ispira ad Anticaglie, una delle celebri panoramiche inventate da Jac, tavole affollatissime di personaggi divenute, nel corso degli anni, una sorta di suo marchio di produzione. Qui la panoramica è al centro dell’esposizione, disposta a terra a mo’ di tappeto, e accompagna i visitatori attraverso le diverse sezioni di mostra. 



Scrive il curatore Dino Aloi: “L’artista diventa un fiume in piena che esonda, un mare in burrasca, una tempesta che si abbatte con la stessa incontenibile forza di chi vuole colpire nel segno, ovvero il suo pacifico lettore, che viene inesorabilmente travolto da questo uragano di invenzioni. Grazie a lui riusciamo a ritrovare noi stessi, la parte migliore, quella divertente, che ci rammenta l’eterna fanciullezza a cui restiamo legati profondamente.“


LA MOSTRA

Il percorso di mostra parte dagli Esordi, nel 1939, quando Jac inizia a pubblicare vignette sul settimanale satirico fiorentino Il Brivido. Qui troviamo anche sei preziose tavole inedite, le uniche rimaste, della storia inedita I tre re, disegnate nel 1941 e dedicate ai massimi poteri del tempo: il Papa, il Re e Mussolini.



La mostra prosegue con le prime storie stampate su Il Vittorioso (1937 - 1970), celebre periodico dedicato ai fumetti. Esposte tavole di piccolo formato in cui l’abilità nel disegnare si coniuga con l’invenzione di storie dalle trame ampie, western e poliziesche, esotiche e orientali, come Alì Babà, Le Babbucce di Allah, Pippo in Africa e L’On. Tarzan.

Le affollatissime panoramiche, ricche di centinaia di figure e di battute, personificazione dell’Italia di quegli anni, occupano un’intera area espostiva con tavole eccezionali come Arte moderna, Er gioco der pollo, Buon Natale dottò!

Le pareti dello spazio centrale sono invece invase dai suoi 100 personaggi: Giacinto corsaro dipinto, Oreste il Guastafeste, Battista l’ingenuo fascista, il celeberrimo Cocco Bill, Zorry Kid, Tom Ficcanaso, Occhio di Pollo, Pippo Pertica e Palla, la Signora Carlomagno, Microciccio Spaccavento e tanti altri eroi scanzonati. 

Una ampia selezione di tavole a colori è dedicata al KamasuLtra, goliardica pubblicazione del 1977, manuale buffo di posizioni erotiche acrobatiche realizzato con Marcello Marchesi e alle successive tavole realizzate per la rivista Playman.



Immancabili le tavole del Diario Vitt, il diario delle Edizioni AVE, oggetto di culto, ricco di vignette e illustrazioni, che ha accompagnato intere generazioni di studenti per oltre un trentennio (1949 – 1980). 

Segue una sezione dedicata agli anni in cui la matita di Jacovitti è prestata ad alcune campagne pubblicitarie e alle animazioni per Carosello.

Chiudono la mostra uno spazio di gioco pensato per i più piccoli dove sono esposte illustrazioni originali realizzate nel 1964 per Pinocchio, tra le opere più significative della sua carriera, e una serie di tavole create dai più importanti fumettisti italiani e stranieri che, negli anni, hanno reso omaggio al maestro.



Accompagna la mostra il libro JACOVITTISSIMEVOLMENTE. L’incontenibile arte dell’umorismo,



a cura di Dino Aloi e Silvia Jacovitti, Editore Il Pennino, 168 pagine, italiano. Organizzato in capitoli introdotti da brevi testi descrittivi, il libro traccia la storia di Benito Jacovitti, dagli esordi agli ultimi anni, dalle vignette per Il Brivido, alle tavole del celebre periodico Il Vittorioso, fino al KamasuLtra e ai suoi interventi per locandine dei film, manifesti, pubblicità e gadget. Tavole, bozzetti, schizzi e illustrazioni si uniscono a testi descrittivi e a saggi di critici, curatori e giornalisti, dando vita a un universo multiforme che unisce gioco e irriverenza, ironia e poesia.


Per tutta la durata della mostra, l’Ufficio Educazione propone attività per famiglie. Nel periodo del Carnevale 2024, in particolare, sono in programma laboratori per scoprire l'arte del disegno insieme al fumettista Luca Salvagno. Il pubblico adulto può esplorare il caotico e irriverente universo di Jacovitti attraverso visite guidate (per info, prenotazioni e biglietti contattare edumaxxi@fondazionemaxxi.it).


MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo

Via Guido Reni 4a-8, 00196 Roma

Spazio EXTRA MAXXI



Biglietti

10 € biglietto dedicato mostra Jacovitti

18 € biglietto intero mostra Jacovitti + ingresso MAXXI (€16 ridotto)


  • https://www.fondazionemacte.com/
  • https://www.maxxi.art/events/jacovittissimevolmente/
  • https://www.ilpenninodinoaloi.it/index.php?

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JACOVITTI

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nel centenario della nascita

Comunicato stampa

Museo delle Armi e della Tradizione Armiera di Gardone Val Trompia

Via XX Settembre, 31 - Gardone Val Trompia (Bs)

Esposizione aperta dal

13 maggio al 25 giugno 2023

Inaugurazione

13 maggio 2023 ore 18,00

Orari di apertura

Martedì e Mercoledì 14:30 – 18:30

Giovedì, Venerdì e Sabato 9:00 – 12:00 / 14:30 – 18:30

Domenica 14:30 – 18:30

Ingresso gratuito

Cura mostra Dino Aloi & Silvia Jacovitti

Con la collaborazione di

Fabrizio Zubani

Sono oltre 100 i disegni originali del grande artista, esposti nella sede del Museo delle Armi e della Tradizione Armiera di Gardone Val Trompia attraverso cui sarà possibile ricostruire il percorso di una carriera, durata quasi sessant’anni, che ha portato l’artista a creare alcuni personaggi indimenticabili che hanno accompagnato intere generazioni di ragazzi.

Ed è rivolto in particolare ai ragazzi che lo hanno amato ma anche a quelli che non lo hanno conosciuto (e che ne avranno occasione con questa mostra) il percorso espositivo, puntando sui personaggi che lo hanno reso unico e inimitabile.

L’esposizione, promossa dalla Comunità Montana di Valle Trompia, come sottolinea il Presidente Masismo Ottelli, è proposta «Nel centenario della nascita abbiamo voluto celebrare questo artista, all’interno dell’anno che vede Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023, portando le tavole che hanno fatto la storia del fumetto del nostro paese, in una mostra che permetta di apprezzare l’opera di uno dei fumettisti italiani più prolifici, dentro uno dei luoghi della Cultura della Valle: il Museo delle Armi e della Tradizione Armiera»

Schizzi, vignette, tavole di fumetti e illustrazioni compongono l’articolato susseguirsi dei disegni della mostra.

Tra queste alcune tavole realizzate per oggetti promozionali, 20 disegni di figurine realizzate nel 1954 per l’albo de Il Vittorioso “Genti d’ogni paese” in cui l’estro di Jacovitti spazia in giro per i 5 continenti raffigurando a modo suo ogni popolo.

Ricche di fascino sono alcune tra le prime tavole disegnate negli anni Quaranta per Il Vittorioso e altri
giornali, veri esempi di calligrafismo disegnato. Tra queste spiccano per bellezza i disegni di “Pippo e
la guerra”, “Mandrago”, “L’Onorevole Tarzan”, “Pippo in montagna”, “Giacinto corsaro dipinto” e “Oreste il guastafeste.
Si passerà dalle tavole del mitico “Diario Vitt” realizzato dal 1949 al 1980, vera icona degli studenti di
quegli anni, ai diari realizzati da Jac negli anni Ottanta.
Attraverso le sue collaborazioni con i giornali per i ragazzi come il già citato “Il Vittorioso”, “Il Giorno dei ragazzi”, il “Corriere dei Piccoli” e “Il Giornalino” si potranno ammirare gli originali di “Cocco Bill”, “Tom Ficcanaso”, “Occhio di Pollo”, “Jack Mandolino”, “Chicchirino”, “Cip l’arcipoliziotto” e “Zorry Kid” .
Tra i tanti personaggi ideati da Jacovitti, Emilia Giacomelli, Assessora alla Cultura della Città di Gardone Val Trompia sottolinea che «Ricordiamo certamente Cocco Bill, il cow-boy con la sigaretta storta incollata alle labbra. E proprio un personaggio come Cocco Bill, pistolero senza eguali e difensore della legge, è anche rappresentativo del museo delle armi e della tradizione armiera.»
Jacovitti ha frequentato la televisione attraverso la realizzazione di importanti “Caroselli” e di storie andate in onda nel programma cult “Supergulp! fumetti in TV”.
Saranno presenti, in una zona appartata dell’esposizione, anche alcune tavole erotiche appartenenti
alla sterminata produzione realizzata dall’artista
Le affolltatissime panoramiche, ricche di centinaia di personaggi e di battute, personificazione dell’Italia di quegli anni, avranno un posto importante all’interno dell’esposizione.
Completa la mostra un volume (edito da Il Pennino) con contributi critici di Dino Aloi & Silvia Jacovitti (curatori della mostra), Fabio Norcini (critico d’arte), Lido Contemori (Vignettista e illustratore) e François Corteggiani (autore di Fumetti).
L’esposizione è dedicata al concittadino di Gardone Gianni Boschetti, grandissimo appassionato di Jacovitti, scomparso ne 2009, che fu vicepresidente dello «Jacovitti Club» ideato dal romano Edgardo
Colabelli.
Il video introduttivo è realizzato da Costantino Sarnelli, Laura Chiotasso e Barbara Forneris di Creative
Apsu.
L’esposizione anticipa la grande mostra, prevista ad ottobre prossimo, che sarà curata, sempre da Dino
Aloi e Silvia Jacovitti, al MAXXI di Roma (Museo Nazionale delle arti del XXI secolo) contemporaneamente ad una mostra a cura di Luca Raffaelli a Termoli, città natale dell’artista, presso il MACTE (Museo di arte contemporanea di Termoli).





Biografia sintetica dell’artista:
Benito Franco Jacovitti, nato a Termoli nel 1923, è stato forse il più geniale umorista/fumettista di questo secolo, oltre che uno dei più prolifici, grazie anche al suo precocissimo ingresso nel campo dei comics, avvenuto all'età di sedici anni. L'artista è mancato a Roma nel 1997, seguito dopo poche ore dall'amata moglie Floriana Jodice.
A vent'anni era già considerato uno dei più interessanti autori italiani e grazie all'esperienza maturata al seguito di numerose sperimentazioni personali di stile, tratto e segno, saprà rimanere sulla cresta dell'onda per tutta la vita, con una carriera che durerà quasi sessant’anni e che coinvolgerà molte generazioni di lettori che sapranno amarlo ed apprezzarlo nonostante i mutamenti di gusto da parte del pubblico.
Questo perché Jacovitti riusciva ad esprimere una verve comica irresistibile che poteva superare qualsiasi confine, sia geografico che anagrafico. Stupefacente artista, seppe disegnare per qualsiasi situazione, dal glorioso “Il Vittorioso” di ispirazione cattolica ai capolavori erotici del “KamasuLtra” con la collaborazione del genio comico di Marcello Marchesi, passando per le riviste umoristiche del periodo tra cui “Il Travaso”, la lunga collaborazione sull'inserto del quotidiano “Il Giorno”, per arrivare al “Diario Vitt” che per trent'anni ha accompagnato gli studenti, senza dimenticare il suo impegno in campo televisivo con pubblicità (Caroselli), scenografie per trasmissioni e cartoni animati per vari programmi.



Jacovitti era uno di quegli artisti poliedrici capaci di confrontarsi con qualsiasi situazione richiedesse il suo impegno.
Nella sua sterminata carriera ha inventato centinaia di personaggi tra cui il glorioso “Cocco Bill”, i mitici “tre P - Pippo Pertica e Palla –” ed ancora i personaggi dei suoi esordi come “Battista l'ingenuo fascista” ed il “Pinocchio” più volte disegnato ed edito con tavole illustrate assolutamente sconvolgenti per capacità di interpretazione e maestria del segno. Ma l'elenco sarebbe davvero sterminato.
Jacovitti ha interpretato gli umori italiani attraverso i suoi personaggi tanto quanto ha saputo fare l'attore Alberto Sordi sullo schermo, anticipando oltre tutto di qualche anno il Western all'italiana di Sergio Leone (spaghetti western) con il delizioso e divertente “Cocco Bill”. 
Una mostra su di lui non è solo una mostra sul fumetto, ma assume anche -se non soprattutto- un carattere profondamente culturale, di costume politico e sociale. Una sorta di manuale di sociologia disegnato in modo surreale, bizzarro e parodistico.

Di Jacovitti hanno scritto alcuni tra i più importanti intellettuali italiani come Umberto Eco, Vittorio Sgarbi e Goffredo Fofi, solo per citarne alcuni.

A Roma e Parma gli è stato intitolato “Largo Benito Jacovitti” mentre a Termoli, sua città natale che già aveva dedicato al suo nome il Liceo Artistico, è stata recentemente inaugurata una statua di bronzo che lo raffigura mentre disegna Cocco Bill. Ancora a Roma è possibile visitare la Casa Museo Jacovitti su iniziativa di Edgardo Colabelli, per anni coordinatore dello “Jacovitti Club” e della rivista “Jacovitti Magazine”.

Dal 2017 è stata pubblicata la monumentale raccolta a fascicoli “Cocco Bill e il meglio di Jacovitti” per le edizioni Hachette curata da Luca Boschi mentre le sue opere si trovano sul mensile on-line dedicato all’umorismo www.buduar.it.



Contatti
0305782392
museo@comune.gardonevaltrompia.bs.it
https://museodellearmi.net/
Instagram: museotradizionearmiera.gvt
Facebook: @Museo della tradizione armiera
di Gardone V.T.
Youtube: @museodellearmidigardonevt
Per le immagini © Silvia Jacovitti






giovedì 9 marzo 2023

100 anni con JACOVITTI

 

100 anni con Jacovitti, pubblicato da Balloon’s Art
autori 
Stefano Milioni, giornalista e scrittore, e Edgardo Colabelli, fondatore dello Jacovitti Club e della Casa Museo Benito Jacovitti


Il  9 marzo 2023 si celebra il centenario della nascita del Grande Jac, e per l'occasione è stato preparato un libro biografico con la storia della sua vita ricco di foto e naturalmente tanti disegni anche inediti.
La prefazione è di Vincenzo Mollica ed il grande Giorgio Cavazzano ha realizzato un omaggio grafico al suo Maestro.
La copertina è stata elaborata dal suo erede Luca Salvagno.

 W JACOVITTI!!



Il 9 marzo 1923, nasceva a Termoli, sua immensità, Benito Franco Giuseppe Jacovitti, un fumettista italiano autore di celebri personaggi dei fumetti come Cocco Bill e Cip l'arcipoliziotto, di romanzi grafici come Kamasultra e del celebre Diario Vitt, edito dal 1949 e che fra gli anni sessanta e settanta arrivò a vendere decine di migliaia di copie.
Arcangelo Carrera








Oggi ricorre il centenario della nascita dell'incommensurabile Benito Jacovitti (scomparso nel 1997) e in questa occasione sarà presentato al museo MAXXI il bel libro "100 anni con Jacovitti". Approfitto per riproporre l'intervista "senza peli sulla lingua" che feci a Jac per "Il Popolo" nell'ottobre del 1992 (anno in cui ricevette il prestigioso premio Yellow Kid a Lucca) e ripubblicata nel novembre 2012 sulle pagine del n.2 di Buduàr, che posto qui. 
Conoscevo e frequentavo Jac già dalla metà degli anni '70 (al Salone di Bordighera) oltre ad adorarlo da quando avevo 5 anni, quindi la chiacchierata non si esaurì con l'intervista e prima dei saluti mi volle regalare delle sue tavole originali ("Aspetta, solo questa? Ti do anche quest'altra...").
Marco De Angelis


Benito Jacovitti, 9 marzo 1923
Fabio Magnasciutti












La rara e poco nota autobiografia a fumetti di Benito Jacovitti
da Fumettologica.it




Biografia

Benito Franco Jacovitti nasce a Termoli, in provincia di Campobasso, il 9 marzo 1923.

La madre, Elvira Talvacchio, aveva lontane origini albanesi, tanto che fino all’eta’ di sei-sette anni Jacovitti parlava perfettamente albanese, che unito alla gia’ fervida fantasia di bambino e al dialetto molisano, lo faceva  contare fino a 10 cosi’: onza, donza, trinza, quaraqua, rinza  melaga, dunza, rif,raf e rof.

Il padre Michele Iacovitti (notate che la I e’diventata J solo per un vezzo artistico) faceva il ferroviere ed era affascinato dalle figure politiche forti (da cui i nomi assegnati al figlio per fortuna evitando Adolfo),  come secondo lavoro faceva l’operatore in una sala di proiezione cinematografica, cosa che regalo’al piccolo Jac, la possibilita’di vedere centinaia di films. I  western erano quelli preferiti.

Aveva due fratelli Maria e il piccolo Mario, e dato che erano abbastanza poveri, lui da bravo fratello maggiore costruiva loro i giocattoli, con forbici, ago e filo creava pupazzi di stoffa, e poi trenini, casette, automobiline.

A sei anni inizio’a disegnare le prime storie a vignette sui lastroni di pietra che ricoprivano le strade di Termoli. La gente si fermava a guardare. Erano i suoi primi ammiratori.

A 8 anni Benito, e tutta la famiglia, lascio’Termoli per Ortona a Mare, poi  Macerata dove frequento’ le elementari…

Infine giunse a Firenze, dove  frequento’la scuola d’arte e il liceo artistico.

Ed e’proprio qui al liceo di Firenze che gli venne affibbiato il soprannome di “Lisca di pesce”, tanto era alto e magro, e con una lisca di pesce rossa firmera’quasi tutte le sue tavole.

Sempre al liceo artistico di Firenze disegno’le prime vignette per i suoi compagni, Franco Zeffirelli era uno di questi; quindi fece le sue prime caricature, prima per i soldati tedeschi, e alla fine della guerra, per i soldati americani.

Nel 1939 pubblico’, presso la casa editrice torinese “La Taurina”, l’unica storia seria della sua carriera: ‘L’eroe delle cinque giornate’ sull’insurrezione popolare del 1848 milanese.<br>Inizio’a collaborare con il settimanale umoristico fiorentino ‘Il Brivido’, poi con il periodico satirico ‘Il Travaso’, e soprattutto con il famoso giornale per ragazzi ‘Il Vittorioso’ (dal 1939 al 1967).

A Firenze Jacovitti visse e subi’, come tutti gli italiani, la seconda guerra mondiale, e quando c’erano i bombardamenti lui non andava nei rifugi, ma  sui terrazzi dei palazzi, per vedere le bombe cadere, sentirne il sibilo, ascoltarne il rumore assordante, anche se aveva una paura tremenda, ma tant’e’questo era Jac.

Solo un volta si nascose in un rifugio, una cantina, e passo’tutta la notte nascosto sotto un pianoforte. Da quella postazione protetta vide due bellissime gambe, delle quali si innamoro’. Erano le gambe di Floriana Jodice, quella che divenne poi sua moglie e da cui ebbe una figlia: Silvia

Nel 1946 si stabili’ definitivamente a Roma, qui conobbe e lavoro’con personaggi come Marchesi, Metz, Fellini, Mosca, Steno. Facevano i ritratti, le caricature per gli americani. Erano i ragazzi del ‘Bertoldo’ e del ‘Marc’Aurelio’, i giornali di satira di quei tempi.

Cosi’ la sua carriera iniziata a Firenze, continuo’nella capitale. Qui, oltre  a continuare a collaborare con ‘Il Vittorioso’ prosegui’  la realizzazione del ‘Diario Vitt’ per la casa editrice A.V.E.

Dal 57 al 67 lavoro’ al supplemento ragazzi de ‘Il Giorno’, ed e’qui che il 28 marzo del 1957 nacque Cocco Bill.

Per tutti gli anni settanta e fino al 1982, Jacovitti collaboro’ con ‘Il Corriere dei Ragazzi’ e con il ‘Corriere dei Piccoli’.

Nel 1973 lavoro’ per Linus, chiamato dall’allora direttore Oreste del Buono. Ma se ne ando’presto perche’, oltre alle proteste dei vari gruppi dell’estrema destra e sinistra che aveva preso in giro nella sua storia e che lo avevano minacciato di morte, in una vignetta, al posto della carta igenica, disegno’una copia della rivista che lo aveva assunto da pochi mesi. La vignetta fu censurata, Jac non amava le censure, e se ne ando’

Ma qualcosa di simile era gia’successo quando scrisse ‘abbasso il Papa’al bordo di una vignetta per una campagna elettorale della D.C. Aveva poi nascosto la frase sotto il nero, ma al momento di dare il colore, che allora si dava sul retro la scritta apparve in controluce. Non fece piu’la campagna elettorale. Era il 1948 ed erano schierati da una parte la Democrazia Cristiana, dall’altra il Fronte Democratico Popolare delle sinistre.

Jacovitti lavoro’per ‘l’Europeo’, fece vignette per ‘Il Tempo’, ma anche per ‘il Male”Cuore’ e ‘Tango’.

Illustro’ il Pinocchio di Collodi, un personaggio molto amato da Jacovitti, tanto da illustrarlo tre volte. Due volte nelle illustrazioni a commento del racconto ed una storia a fumetti.

Gli venne proposto nel 1977 di realizzare ‘Il kamasultra’ con i testi di Marcello Marchesi. La cosa lo incuriosi’ e accetto’. Ma fu costretto a lasciare il Diario Vitt, perche’ disegnare soggetti a tema erotico non era certo cosa che poteva far piacere alla casa editrice cattolica, ovviamente.

E neanche alla moglie che lo sgrido’ moltissimo.

Ma Jac continuo’ imperterrito e inizio’la sua collaborazione con Playmen. Realizzo’ poi negli anni 80 ‘il Kamasutra spaziale’.

Lavoro’ molto nel campo della pubblicita’ ne ricordiamo alcune: i gelati Eldorado con Cocco Bill, la Facis con Pecor Bill, L’Olio Teodora con Zorry Kid, i salami Fiorucci, Il gatto Maramio, per i formaggini Mio. Il gioco dell’oca per l’Enel…

Le sue ultime collaborazioni furono per ‘il Giornalino’ delle Edizioni Paoline.

Fu insignito dell’onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana nel dicembre 1994 dal Presidente Oscar Luigi Scalfaro.

Parlare dei personaggi di Jacovitti e’un compito arduo, sono tanti e tutti importanti. Ci sono i 3 P (Pippo Pertica e Palla) ai quali era affezionatissimo perché gli ricordavano i suoi compagni di scuola e Pippo in particolare , con cui si identificava.


By - Jacovitti.it – Sito ufficiale 

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Su Rayplay:







martedì 23 ottobre 2018

Il mondo di JACOVITTI - MOSTRA dal 27 ottobre 2018 al 28 aprile 2019

Regione autonoma della Valle d’Aosta
Assessorato Istruzione e Cultura

Il mondo di

 JACOVITTI

Un viaggio attraverso la lunga carriera dell’artista con i suoi infiniti personaggi e molti disegni esposti per la prima volta

Una mostra per divertirsi con con le intramontabili surreali e brillanti trovate di Jac



Aosta, Centro Saint Bénin
Via Festaz 27
Dal 27 ottobre 2018 al 28 aprile 2019

Orari
Martedì- domenica 10 -13/14 - 18
chiuso il lunedì

Cura mostra Dino Aloi & Silvia Jacovitti

Con la collaborazione di
Milko Dalla Battista, Fiorenzo Grasso,Claudio Mellana e Alessandro Prevosto

lunedì 23 ottobre 2017

Cremona: MOSTRA OMAGGIO A JACOVITTI


MOSTRA OMAGGIO A JACOVITTI: Surrealismo a fumetti

Dal 20 ottobre al 5 novembre presso la Sala Consulta del Palazzo Comunale di Cremona — Ingresso da Spazio Comune, P.za Stradivari 7

Aperto: da lunedì a sabato dalle 9 alle 18, domenica e festivi dalle 10 alle 18
Ingresso libero


A vent'anni dalla scomparsa dell'amato fumettista molisano riscopriamo il suo mondo surrealista e irriverente e il suo legame con la storica azienda cremonese Negroni con una selezione a cura di Dino Aloi e Silvia Jacovitti.

Quest'anno ricorre anche il sessantesimo anniversario della creazione del mitico Cocco Bill.
La mostra, nel palazzo municipale di Cremona,  raccoglie quaranta tavole originali e riproduzioni: l’esposizione inaugurata in occasione della prima Festa del salame, è aperta al pubblico, con ingresso libero, dal 20 ottobre al 5 novembre.

Tra i pezzi più prestigiosi della rassegna una stampa originale del menù che l’autore aveva concepito per la ditta cremonese Negroni. L’iniziativa si deve all’impegno del Centro Fumetto Andrea Pazienza.


Cocco Bill


Il genio di Jacovitti è ormai da tempo conclamato da tutti. La semplicità grafica delle sue illustrazioni e l’umorismo paradossale delle situazioni raffigurate, sono le caratteristiche più note di uno dei più grandi fumettisti del novecento italiano. Non poteva certo mancare alla Festa del Salame l’abbinamento con Jacovitti che, tra lische e frattaglie, ha spesso inserito nelle sue vignette proprio i salami. In collaborazione con il Centro Fumetto “Andrea Pazienza”, Cremona potrà riscoprire disegni, immagini e pubblicazioni dell’autore molisano attraverso una mostra a lui dedicata e un percorso di comunicazione ideato appositamente attraverso le vetrine dei negozi di Corso Campi e Corso Garibaldi.
Seguono la locandina dell'evento e la cartolina commemorativa.



la locandina

la cartolina 

la cartolina

http://www.festadelsalamecremona.it/

mercoledì 20 ottobre 2010

JACOVITTI - Sessant'anni di Surrealismo a fumetti

E' un libro enorme, cartonato...
pieno di cose inedite, con molto materiale raro e non visto. Foto, schizzi... ...
Si sessant'anni di fumetti del grande Jacovitti

In anteprima un gioiello da collezione ne dà notizia Luca Boschi sul suo grande blog

http://3.bp.blogspot.com/_TesEe1cvOjg/TL0_goSpBVI/AAAAAAAAEKU/ePZuWAYBHQQ/s640/JACOVITTI+coverdistesa72.jpg


Un saggio di oltre 350 pagine, con un inserto a colori e diverse
illustrazioni, molte delle quali introvabili da decenni, in cui Luca
Boschi, Leonardo Gori, Andrea Sani e Franco Bellacci analizzano i più disparati aspetti della vita di "lisca di pesce" dagli esordi durante il periodo fascista, sino alle ultime produzioni, passando per tutti quei personaggi che hanno reso immortale il genio creativo di Termoli: Jak Mandolino, Gionni Peppe, Tom Ficcanaso, Pop Korn, i 3P, Baby Tarallo e l'iconico Cocco Bill, il personaggio che ha anticipato (si dice, con un po' di approssimazione) lo spaghetti western di Sergio Leone.
JACOVITTI -0ggi PINOCCHIO

A completare l'opera, una lunga intervista al Maestro e la
Bibliojacgrafia, un percorso cronologico all'interno della produzione
di Benito Jacovitti.

Per leggere la presentazione di uno degli autori Luca Boschi cliccare QUI
Jacovitti. Sessant’anni di surrealismo a fumetti
di Franco Bellacci; Luca Boschi; Leonardo Gori; Andrea Sani.
Pagine: 352 – Cartonato, B/n + Colore
Prezzo: 35,00
Collana: L’arte delle Nuvole



Qui sotto un omaggio di Altan al grande Jacovitti

e una copertina del mitico Vittorioso


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i link:
Il sito di Jacovitti
Fumetti Classici
Surreale Jacovitti di Luca Boschi
JACOVITTI – SESSANT’ANNI DI SURREALISMO A FUMETTI di Luca Boschi
IL LIBRO SU JAC ESISTE (E LOTTA UN TANTINO INSIEME A NOI)!