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domenica 19 novembre 2023

In ricordo delle donne vittime di violenza

 Un abbraccio alla famiglia di Giulia e a quelle di tutte le altre...


In ricordo delle donne vittime di violenza

GIO / Mariagrazia Quaranta



" tu sei MIA"...

Bruno Bozzetto



🖤 Giulia,
buttata in dirupo di 50 metri.

Costantini


Lo sapevamo tutte, ma speravamo ancora.
Il disegno è d'archivio di Marilena Nardi. Le parole, invece, sono di Beatrice Zerbini

La tua salvezza è la nostra salvezza,
noi non siamo
nella vertigine di un fossato,
non siamo nell’abisso, guardiamo il lago
come increspa, non crepiamo sul fondo,
ti aspettiamo insonni, le palpebre alzate,
per non chiuderti gli occhi,
ti reggiamo i ventricoli con il fiato sospeso,
con l’ansia di una sabbia, non lasciamo
che ti alzi fino al cielo e
come acqua ti raccogliamo a palmi fermi,
per non disperdere una lacrima, ma sei
la cascata
di questa grazia in rovina, sei nell’aria,
è passiva la speranza, allora noi
non speriamo nemmeno più, noi siamo
e in te viviamo e ci muoviamo
e con discorsi a denti stretti
noi corriamo con te, per te
scappiamo più forte, sorvoliamo sussurri,
perché le tue gambe non incespichino
come fanno le parole.

Beatrice Zerbini
17/11/2023, a Giulia Cecchettin
scritta quando ancora potevamo aspettarla. 




Lascia andare, disperato figlio mio. Lascia andare. Lascia che ti dimentichi, che cambi strada, che sorrida ad altri, che non ti pensi. Lascia che sia più veloce di te o che sia più lenta, che si distragga durante la via o che abbia l'obiettivo davanti allo sguardo. Lascia che scelga come vestirsi e quanto, che balli sguaiata, che faccia l'amore perché le va, che solo lei sia proprietaria del suo domani.
Kutoshi Kimimo 
#violenzadigenere #violenzasulledonne #relazionetossica #controllo #nonunadimeno #abusi #patriarcato #giuliacecchettin #filippoturetta #femminicidio #perte




Femminicidio
Durando
 #giuliacecchettin #omicidio #femminicidio


da giorni gira questo grafico che illustra, come altri, gli spostamenti del carnefice, in attesa di un plastico che scandagli morbosamente i fatti
mi lasciava delle scorie oltre la retina che ora metto insieme: vedo un fiore
uno di quelli schiacciati tra le pagine di un libro
uno dei primi capitoli del libro, dove si presenta la protagonista: i sogni, le speranze, quando il futuro è ancora smisurato e la morte un'astrazione
non so se scrivo da illustratore, da docente di ragazzi coetanei di Giulia, da padre di una figlia ventenne, da sognatore, da uomo, da persona, infine
queste parole poco utili, se non a me stesso per lenire il dolore procurato da questa vicenda, da tutte le altre precedenti e da quelle che, purtroppo, la seguiranno, allungando il luttuoso elenco di donne vittime di violenza
leggo una giustificata rabbia, condivisibili proposte di soluzioni di carattere educativo
ora sono schiacciato dall'idea di limite, sempre più labile, quello che viene oltrepassato quando il mostro si fa carne e il pensiero diventa azione, troppo spesso irreversibile
mi dico che su questo si potrebbe lavorare
sogno quel giorno in cui si potrà smettere di dire "voi uomini, noi donne", "noi femmine, voi maschi"
quel giorno, magari, potremo dire "noi, esseri umani"
Fabio Magnasciutti


so free her
Fabio Magnasciutti


”Ho un problema col”#possesso”,col tollerare la #frustrazione,con il #controllo dell’#impulso.
Però stai tranquilla:ti amo”
Mauro Biani


Il valore di un uomo è direttamente proporzionale alla sua capacità di accettare certi NO.
#Nicocomix #femminicidio #femminicidi #no #unbravoragazzo #violenzadigenere #CodiceRosso #nonunadimeno #giuliacecchettin #germania #FilippoTuretta #omicidio
Nicocomix


Tutti i peggiori sospetti sono stati tragicamente confermati.
È stato ritrovato nei pressi del Lago di Barcis il cadavere di Giulia Cecchettin. Gettato in un canalone dall’uomo che diceva di amarla.
Un copione quasi identico a quello di Giulia Tramontano. E oggi come allora sono stati spesi fiumi di inchiostro per non dire l’unica cosa che in una storia come questa ha senso di essere pronunciata: che qui, in questo ennesimo femminicidio - la vittima numero 105 dall’inizio dell’anno - l’amore, la “pista passionale” (mi fa anche schifo scriverlo) non c’entrano nulla.
Non c’era nessun dubbio, nessun mistero, nessun “giallo” inestricabile.   
C’era e c’entra solo la mostruosità di maschi ineducati a gestire il rapporto con la propria intimità e con l’altro sesso, al punto da diventare assassini freddi e calcolatori.
Un pensiero di dolore e commozione a Giulia, alla famiglia, a chi, nonostante tutto, continua a credere che questa battaglia quotidiana si combatta, prima ancora che con le leggi (sacrosante e insufficienti), con la cultura e l’educazione.
R.i.p. Giulia

Lorenza Tosa.





martedì 4 aprile 2023

Gianni Minà una vita da giornalista

 

Gianni Minà - Studio Bozzetto 
per la sigla di "Gianni Minà una vita da giornalista"



"Mi hanno sempre attratto persone capaci di andare controcorrente, anche a costo dell'isolamento, della solitudine. Persone capaci di raccontare storie, di mostrare visioni altre"

Addio a Gianni Minà, signore del giornalismo. Sessant'anni di carriera sempre fuori dal coro, celebre per le interviste ai grandi personaggi dell'attualità, della politica, della musica, dello spettacolo e dello sport.



Rivoluzionario!

io ho il ricordo di lui soprattutto per "L'altra domenica", programma assolutamente rivoluzionario per l'epoca.

https://www.teche.rai.it/2016/03/quarantanni-fa-debuttava-il-programma-laltra-domenica/

GIO /  Mariagrazia Quaranta 



Un'altra grave perdita: Gianni Minà, che per essere stato sempre libero e indipendente è stato ridotto al silenzio e allontanato da tutte le televisioni. Da morto dà molto meno fastidio e, infatti, i coccodrilli si sprecano...

(Qualcuno coglie la citazione cinematografica?)

Tomas


Ieri, 27 marzo 2023, un altra “porzione” della fotografia dei miei ricordi è scomparsa… “il giornalista“ Gianni Minà. Fai buon viaggio!
Carrera Arcangelo



Mondi. #GianniMinà grazie.
Mauro Biani



Fulvio Fontana



Valerio Marini




il manifesto 29 marzo -l'addio a Gianni Minà
Danilo Maramotti

















Alcini disegni da

GIANNI MINÀ, UNA VITA DA GIORNALISTA

Un documentario sull’incredibile storia professionale di Gianni Minà, con la regia di Loredana Macchietti. Distribuito da Zenit Distribution 

Titoli di testa realizzati da Studio Bozzetto 

👇🏻

direzione artistica, concept e character design: Corrado Colleoni

videoboard: Branko Rakic

animazioni: Marta Sofia Marzullo

compositing: Fabio Bozzetto

regia: Andrea Bozzetto

direzione di produzione: Stefania Busca

#studiobozzetto #giannimina #raicinema #conceptdesign #characterdesign #docufilm #film #movie

 
Presentazione docufilm 'Gianni Minà, una vita da giornalista'. 
Dai Beatles al premio al Festival di Berlino, il lungo percorso di un cronista che aveva iniziato la carriera nel mondo della musica italiana per poi frequentare band come i Rolling Stones e i Beach Boys. Le storiche puntate di 'Blitz' con Gigi Proietti, Vittorio Gassmann, Sergio Leone, Adriano Celentano, Carmelo Bene, Roberto Benigni, le interviste a campioni ribelli come Muhammad Ali, Pietro Mennea, Diego Armando Maradona, i reportage dall'America Latina: il docufilm racconta in immagini e musica anche l'evoluzione e le nuove forme del giornalismo televisivo. Con la testimonianza di Renzo Arbore: "Ci lasciavano libertà, eravamo il cambiamento". 
Gianni Minà firma questo lavoro insieme alla moglie Loredana Macchietti

mercoledì 15 febbraio 2023

San Valentino 2023

 

"Il mascara di San Valentino" 

Bansky *

In occasione della Festa degli innamorati ha voluto lanciare un messaggio contro la violenza sulle donne.



Qualcuno l’ha ripescata ed io la ripropongo perché è adatta a San Valentino

Bruno Bozzetto


SAN VALENTINO 2023 - AUGURI

14 Febbraio, festa degli innamorati, difficile dimenticare i fidanzatini di Peynet.
In questo caso però sembra che il puttino abbia deciso di intervenire prima che la relazione diventasse una cosa seria.
Gianfranco Uber



Buon San Valentino

Davide Charlie Ceccon


San Valentino
Agim Sulaj 



buon san valentino
Marco Fusi



Le persone hanno chiesto anche:
- Quanto costa un mazzo di like per San Valentino?
- Che tipo di like si regalano a San Valentino?
- Qual'è il numero giusto di like da regalare?
Luca Soncini
https://www.instagram.com/luca_soncini/


Oggi è San Valentino. Mi sembra il momento giusto per una vignetta d'amore e pessimismo.
#sanvalentino2023 #Amore #RispostePragmatiche #amami #sanvalentino
Stefano Tartarotti



FELIZ DÍA #amor #amistad #amiga #pareja #novia #girasol #flores #regalo #diadelamorylaamistad Angel Boligan 



Asier Sanz
14 February 2023
Valentine's Day
The tunnel of love. 
https://cartoonmovement.com/cartoon/valentines-day-20



 Valentine and postman 
by Arend van Dam, politicalcartoons.com







#sanvalentino #loveyou #saintvalentinesday #stvalentinesday #thecartoonmovement #repubblicaxl #cartoons
Marco De Angelis



amami al freddo
Fabio Magnasciutti





now you sea me
Fabio Magnasciutti






https://video.corriere.it/.../5fafa2bc-ab9c-11ed-92dc...
Vauro: «Bacerei in bocca Berlusconi, Zelensky un pupazzo che fa massacrare il suo popolo»

Portos






Becs




Il Maestro affronta San Valentino con grande puntualità e non con il consueto delay. Questa volta ha anche l’occasione giusta per raccontare una liaison che si sta incrinando.
Ecco quindi la bionda Meloni che, come in un b-movie horror, scappa con gli occhi sgranati da un inguardabile Berlusconi con calzini e scarpe con il tacchetto.Anche se più propriamente il Cav qui incarna Cupido, in realtà è un puttino di Vladimir. Insomma, un figlio di puttino.
[LaStrageDiSanValentino]
Giannelli


***


*= San Valentino, sì. Ma quando è violento non è mai amore. Ci voleva Banksy per ricordarlo. Così ieri mattina sul muro di una casa di Margate, cittadina balneare vicino a Canterbury, è apparso il "Valentine's Day Mascara". Il murales parodizza l'icona della massaia degli anni Cinquanta che qui diventa una donna visibilmente malmenata - un occhio pesto, senza un dente, guanti gialli per lavare i piatti e grembiule - mentre spinge il partner in un congelatore. Per terra una sedia da giardino rotta, una cassa blu e una bottiglia di birra, chiari riferimenti a una lite post sbornia, ovvero a una violenza domestica. […]

Nel giro di due ore sono arrivati gli addetti alla nettezza urbana e hanno caricato frigo, sedia e bottiglia. In un comunicato gli amministratori si sono affrettati a dire che il congelatore è stato rimosso perché si trovava sul suolo pubblico e «tornerà una volta messo in sicurezza». Non si capisce bene cosa significhi. I residenti della sconosciuta e desolata cittadina costiera protestano per la sospetta solerzia. In quel vicolo mucchi di oggetti abbandonati stazionano per settimane. L'episodio è piccolo ma non insignificante. […]

Quindi mentre Banksy, da sempre impegnato in battaglie per i diritti e di sensibilizzazione sociale, esorta le donne a sbarazzarsi dei compagni violenti e a gettarli nella discarica, il benpensante preferisce sbarazzarsi dell'opera. Meglio non far vedere certe cose, un po' come succede nelle famiglie dove le donne subiscono violenza.

mercoledì 14 dicembre 2022

Tugèin di Gregory Panaccione e Bruno Bozzetto

 


Tugèin

Gregory Panaccione, Bruno Bozzetto

96 pagine

b/n - 19,5x26 cm - cartonato

ISBN 978-88-6567-265-5

https://www.renoircomics.it/catalogo-online/tug%C3%A8in-detail


Dopo il successo della graphic novel, “Minivip & Supervip - Il Mistero del ViaVai”, arriva

TUGE'IN, nuovo frutto della collaborazione tra Bruno Bozzetto e Gregory Panaccione, che racconta la stravagante e surreale storia d’amore tra un microbo e una stella del cinema.


Descrizione

Il nuovo fumetto di Bruno Bozzetto e Grègory Panaccione, una commedia surreale, traboccante di amore per il cinema classico hollywoodiano.

In una giungla microscopica, un microbo dalle fattezze umane si appassiona ai film di Tarzan e inizia a comportarsi come un signore delle scimmie in miniatura. Nel suo urlo si nasconde la speranza per l’umanità di salvarsi da un male incurabile, ma a lui interessa soltanto trovare l’amore della sua vita…

Una commedia surreale, traboccante di amore per il cinema classico hollywoodiano, raccontata da Bruno Bozzetto, regista di capolavori d’animazione come Allegro non troppo, Vip mio fratello superuomo e West & Soda, e dal talento di Grégory Panaccione, maestro del fumetto muto con fumetti come Un oceano d’amore, Un’estate senza mamma e Il mio amico Toby.

https://issuu.com/renoircomics/docs/tugein


Scrive Thomas Villa su Artribune

SI INTITOLA “TUGÈIN” L’ULTIMO CAPITOLO A FUMETTI DELLA STERMINATA PRODUZIONE DI UNO DEGLI AUTORI ITALIANI PIÙ PROLIFICI: IL REGISTA, CARTOONIST, DISEGNATORE E SCENEGGIATORE BRUNO BOZZETTO

Ottantaquattro anni e ancora una gran voglia di affascinare il pubblico con una nuova, roboante avventura che ammalia per il suo sapore naïf e per l’intreccio che non sfigurerebbe tra le Cosmicomiche di Italo Calvino: Bruno Bozzetto è ancora un inesauribile vulcano di creatività. Durante l’ultimo Lucca Comics & Games la casa editrice ReNoir Comics ha infatti presentato lo splendido volume cartonato frutto della collaborazione tra il francese Grègory Panaccione e il veterano della sceneggiatura e dell’animazione.

IL NUOVO FUMETTO DI BOZZETTO E PANACCIONE

La collaborazione sembra il risultato di un’amicizia lunga decenni, e in effetti non è la prima volta che i due si trovano a condividere un progetto editoriale: nel 2018 era uscito per Bao Publishing il fumetto Minivip e Supervip – Il mistero del Via Vai, continuazione del film d’animazione di cinquant’anni prima di Bozzetto, Vip – Mio fratello superuomo.

Lo stile morbido e cinematografico di Panaccione, reduce dal successo ottenuto con fumetti come Un oceano d’amore, Un’estate senza mamma, Il mio amico Toby (tutti editi da ReNoir Comics) e Chronosquad (Panini Comics), accompagna la divertente vicenda dai toni surreali, narrata in pagine che stillano di neoavanguardia e Realismo magico. La vicenda prende spunto da un “binomio fantastico”, come lo avrebbe definito Gianni Rodari: l’improbabile incontro tra un essere umano microscopico e Tarzan.

LA TRAMA DEL FUMETTO

La dinamica della storia raccontata nel volume Tugèin, 94 pagine di puro spasso surreale, prende il via quando, all’interno di una giungla di dimensioni infinitesime, un microbo antropomorfo si innamora dei film d’epoca di Tarzan e ne imita il comportamento eroico. L’urlo scimmiesco di questo microscopico batterio, che probabilmente Italo Calvino avrebbe chiamato Qfwfq, ha proprietà che nulla hanno da invidiare al Pifferaio di Hamelin dei Fratelli Grimm: il suo taumaturgico latrato cura gli esseri umani da una fastidiosa malattia assai bizzarra: tanto più si è malati, tanto meno si vedono gli effetti.

Bozzetto è allo stato puro e fa piacere vederlo così in forma a ottant’anni: la lettura scorre in maniera assai piacevole e, una volta terminata, si deposita in un angolo speciale della memoria dove vengono conservate le storie fonte di diletto intellettuale, prima ancora che divertissement fine a sé stesso.

Bruno Bozzetto e Gregory Panaccione




LA STORIA DI BRUNO BOZZETTO

Grègory Panaccione, il francese più italiano che si possa conoscere, vive e insegna a Milano alla Scuola Internazionale di Comics, e ha passato vent’anni nel mondo dell’animazione come storyboard artist, designer di personaggi, scenografo e regista di serie TV, per poi sbarcare nel mondo del fumetto nel 2011.



Bruno Bozzetto disegna il Signor Rossi
Bruno Bozzetto, invece, è un autore mitico dell’animazione italiana: classe 1938, fin da giovanissimo produce da autodidatta deliziosi cortometraggi d’animazione, mentre il suo primo vero cartoon è l’originalissimo Tapum! La storia delle armi del 1958, che venne proiettato anche al Festival di Cannes riscuotendo interesse per l’originalissima creazione di un disegnatore che allora era soltanto ventenne. A ventidue anni, nel 1960, dà vita a quella che sarà di gran lunga la sua creazione più celebre: il Signor Rossi, di cui narrerà le divertenti vicissitudini in tre film (tra cui Il Signor Rossi cerca la felicità) e sette cortometraggi, nonché una serie per il programma Gulp! e un’altra mai distribuita commercialmente. Risalgono a quegli anni anche i lungometraggi West and Soda del 1965, il già citato Vip – Il mio fratello superuomo del 1968, e nel 1976 la sua personalissima risposta a Fantasia della Disney: il surreale Allegro ma non troppo con il leggendario Maurizio Nichetti come protagonista delle parti girate dal vero.



Il successo internazionale gli arride nel 1990, quando vince l’Orso d’Oro al Festival di Berlino per il cortometraggio Mister Tao, mentre nel 1991 è addirittura candidato al Premio Oscar nella categoria Miglior cortometraggio d’animazione con il cartoon Cavallette. Memorabile, inoltre, la collaborazione con il programma Quark di Piero Angela tra il 1981 e il 1988, per il quale realizza veri e propri piccoli capolavori dell’animazione, come i cortometraggi Scienza e Metodo, Impariamo a immaginare, Gli atleti della mente, La vasca di Archimede e Il linguaggio.