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domenica 10 marzo 2024

CECILE BERTRAND

 






CECILE BERTRAND


Belgium

Cécile Bertrand was born in Liege in 1953. She studied painting in St Luc before starting an artistic career in many different sectors. As a painter and a sculptor, she took part in many exhibitions : she exhibited at the Cirque Divers in Liege in 1995, at the Michel Ray gallery in Paris several times in the 1990s and at the Botannique of Bruxelles in 2008.

She has been publishing books for children with a variety of publishers since 1981. Since 1990, she has been working for miscellaneous newspapers and magazines: Le Vif/L’Express, La Libre Belgique, Imagine Magazine, Axelle and Plus Magazine. Cecile Bertrand is a photographer, painter, sculptor, poster artist, comic strip writer and illustrator.  In 1999, she received the second Prize of the Press Cartoon Belgium and the Grand Prix in 2007 and 2011 for a cartoon published in La Libre Belgique.


She died on 1 March 2024 at the age of 70.



foss__ salarial.




Les Clinton



Trump



8 marzo




Adieu mon ami, mon parrain en cartoons. Celui qui a fait le plus pour la promotion du cartoon en Belgique, au nord comme au sud. Celui qui a créé le PressCartoonBelgium. Il est parti emportant sa chaleur, son exigence et un bout de nous toutes et tous les cartoonistes. C'est lui qui m'a chaque fois annoncé au téléphone quand j'ai gagné une mention en 1999( la première année de la création du prix), le Grand Prix en 2007 et en 2011. Il était si content pour moi, il m'a donné confiance en moi, seule femme au milieu de tous ces mecs!!! Adieu Karel Anthierens…tu vas nous manquer. En 1999, c'est ce dessin qui a été primé et le président du jury était…Wolinski. RIP tous les deux






Cécile Bertrand, ospite di Cartoon Xira
21/03/2016

Per la prima volta in otto anni che Cartoon Xira invita fumettisti stranieri, quest'anno l'ospite è una donna. Il posto d'onore

Per la prima volta in otto anni che Cartoon Xira invita fumettisti stranieri, quest'anno l'ospite è una donna. Il posto d'onore, in un mondo maschile (che aveva sollevato polemiche ad Angoulème…) è stato riservato alla fumettista, illustratrice e artista visiva Cécile Bertrand.

Il sindaco di Vila Franca de Xira, che ospita la mostra, ha accolto favorevolmente questa scelta, Alberto Mesquita: “È estremamente importante avere una donna che ci dia una visione femminile della società nel suo insieme. Credo che, poco a poco, le donne conquistino il loro spazio naturale nella società. Ma c’è ancora molto da fare – come ci mostra il lavoro di Cécile qui presentato”.

La mostra ripercorre i 25 anni di carriera di un fumettista che ha pubblicato (tra gli altri) sul quotidiano La Libre Belgique e che ha spesso denunciato la disparità tra uomini e donne.

Cécile Bertrand: “Anche quando ero molto piccola, pensavo che fosse molto ingiusto che mi facessero mettere le gambe in quel modo invece di metterle una sopra l'altra o con le gambe divaricate, che era ancora peggio, sedermi così quello… Quindi, i ragazzini, loro potevano fare tutto e noi no!”

La parte prettamente portoghese della mostra è dedicata alle vignette giornalistiche pubblicate nel 2015. Cristina è l'unica fumettista portoghese: “Ci sono molte illustratrici, anche straordinarie, ma in realtà, dal punto di vista della critica politica, diciamo solo , sono solo io. Ma non sono molti i media che pubblicano disegni. I giornali stanno chiudendo… quindi la difficoltà non è essere una vignettista donna, ma essere una vignettista “semplicemente”.”

E neanche il passaggio alle versioni digitali sembra essere una panacea. Spiegazioni del curatore della mostra.

António Antunes: “Internet può essere un complemento ma non è un'alternativa perché generalmente Internet non paga. Non paga o paga molto male. È una filiale della stampa cartacea. Quindi credo che Internet possa andare bene per tante cose, può andare bene per divulgare, mostrare e presentare alcuni progetti, ma non è un’alternativa”.

Cartoon Xira presenta un centinaio di disegni che ripercorrono un anno in corso segnato dalla crisi dei migranti e dagli attentati in Francia.

Dulce Dias, Euronews: "Anche altri temi hanno segnato il 2015 e i vignettisti della stampa non hanno perso l'occasione di metterli in caricatura: stiamo parlando dello scandalo delle emissioni della Volkswagen o dello scandalo di corruzione della FIFA."

https://fr.euronews.com/culture/2016/03/21/cecile-bertrand-invitee-de-cartoon-xira

lunedì 8 marzo 2021

L' 8 marzo 2021 visto dalle donne

 Meno Mimose, più quote rosa.




Meno Mimose, più quote rosa.
per Domani, 8 marzo 2021.
Giornata Internazionale dei Diritti della Donna.
l'8 marzo è tutto l'anno ❤️
#EditorialeDomani #Domani
#8Marzo #March8 #GiornataInternazionaleDellaDonna #InternationalWomenSDay #DíaInternacionaldelaMujer #JournéeInternationaledelaFemme
#CartooningforWomen
#CartooningforPeace
#MarilenaNardi #NardiCartoons

8 Marzo, Giornata Internazionale dei Diritti della Donna.

Durante la pandemia, sono state soprattutto le donne a perdere il loro impiego. Con le scuole chiuse, si sono occupate dei figli, dei malati, della famiglia. Il loro lavoro è stato considerato "sacrificabile". 

Buon 8 marzo di lotta a tutte ❤

#8Marzo #March8 #GiornataInternazionaleDellaDonna #lavoro #InternationalWomenSDay #DíaInternacionaldelaMujer #JournéeInternationaledelaFemme

#CartooningforWomen

#CartooningforPeace

#MarilenaNardi #NardiCartoons

[il presente, 8 marzo 2021]




"L’8 marzo non è la giornata delle femministe, ma la giornata internazionale delle donne. Questo, forse, varrebbe la pena che venisse ricordato. Perché né una donna è per forza femminista (peccato), né una persona femminista è necessariamente donna (sorpresa!)."

le parole sono di Silvia Gola, il testo completo su Domani.

Sul numero in edicola oggi ci sono molti articoli dedicati all'8 marzo, che non è una festa, non lo è mai stata... Segnalo in prima, l'editoriale di Giorgia Serughetti, a pag. 2 un articolo sulla questione delle quote rose (introdotte in Italia dieci anni fa) a firma di Giovanna Faggionato e a pag.3 "il Manifesto della cura" di Francesca De Benedetti.

Giornata Internazionale dei Diritti della Donna.

l'8 marzo è tutto l'anno ❤️

#EditorialeDomani #Domani

#8Marzo #March8 #GiornataInternazionaleDellaDonna #InternationalWomenSDay #DíaInternacionaldelaMujer #JournéeInternationaledelaFemme

#CartooningforWomen

#CartooningforPeace

#MarilenaNardi #NardiCartoons


Un augurio di conquista della parità
GIO/ Mariagrazia Quaranta






NicoComix



Diamoci un taglio!

Dedicata a tutte le donne che hanno paura di stringere quelle forbici e a tutte quelle che le aiutano a farlo.

La mia vignetta per SputnInk

#diamociuntaglio
#violenzadigenere #internationalwomensday #controlaviolenzasulledonne #lottomarzo #festadelladonna #8marzo #vignetta #inchiostroresistente #sputnink #alagon 





Rayma Suprany






Mahnaz Yazdani
8 March 2021
Women's job insecurity




“Celebrate Women Every Day” published last week. Today is #InternationalWomensDay lots of work to do to achieve #equality.
Day 356 Sheltering in love.
#feministart #AndreaArroyoArt #feministartist #WomenArtists  #feminism #WomenIllustrators #WomensHistoryMonth  #WomensDay



Batom, Lápis & TPM 2021
Mostra virtuale per vederla cliccare qui

 La mostra, purtroppo data la pandemia, solo in formato virtuale, celebra la Giornata internazionale della donna e avrà 70 opere, a cui si può accedere attraverso il sito web della Mostra Internazionale dell'Umorismo. Batom, Lapis & TPM è realizzato dal Municipio, attraverso il Segretariato Comunale dell'Azione Culturale (Semac), il CEDHU Piracicaba (Piracicaba National Graphic Humor Center) e il Piracicaba International Humor Salon. Questa edizione ha ricevuto 110 opere di 45 vignettiste da 11 paesi.




Cécile Bertrand (Belgique / Belgium)
"The wage gap - Abyssal! "



Marie Morelle (France)



lunedì 18 dicembre 2017

Barcellona: Illegal Times, un numero unico satirico contro la censura

Illegal Times
Vignettisti di tutto il mondo denunciano la repressione dello Stato spagnolo in una pubblicazione satirica.



Fonte: http://illegaltimes.org/

Illegal Times 

Sorry, this entry is only available in Catalan. For the sake of viewer convenience, the content is shown below in the alternative language. You may click the link to switch the active language.

Pilotes de goma, cops de porra i destrosses. La brutalitat policial es va desfermar el passat 1 d’octubre a Catalunya per impedir que la ciutadania pogués votar en el referèndum d’autodeterminació, un dret, el d’autodeterminació, reconegut internacionalment i que tots els estats de les Nacions Unides estan obligats a adoptar. Per sort, no van poder impedir-ho del tot, la ferma voluntat de resistir de milers i milers de gent anònima va permetre que 2.286.217 persones, el 43,03% de l’electorat sobre un cens de 5,3 milions acabessin votant, això sense comptar els vots de les urnes que es van acabar emportant tant la policia nacional com els mossos d’esquadra.

Les imatges d’aquella violència ferotge –que va deixar més de mil ferits, un dels quals va perdre la visió d’un ull–, de la policia entrant als col·legis electorals i agafant les urnes, van recórrer mig món i van mostrar la naturalesa autoritària d’un estat espanyol que segueix vulnerant drets humans bàsics com el de la llibertat d’expressió.

Però igual que la vulneració dels drets democràtics per part de l’estat no començava l’1 d’octubre, tampoc va acabar aquell dia. Després vingueren la dissolució del Parlament de Catalunya i del govern de la Generalitat elegits democràticament pels catalans i catalanes el 27 de setembre de 2015, la intervenció política de l’autonomia (la intervenció econòmica ja s’havia consumat feia uns mesos), així com l’encausament judicial i la presó preventiva per a dos activistes civils noviolents i de deu membres del govern, així com l’exili de la resta, i la censura, altre cop la censura, tancant un centenar de webs, assetjant mitjans de comunicació, investigant i encausant tuitaires, mestres, dibuixants i actors.

Aquesta publicació que teniu a les mans vol ser un crit plural i valent per denunciar els atacs contra els drets col·lectius i individuals, i entre ells la llibertat d’expressió. I ho fem utilitzant com a tota arma la ploma, en forma de vinyetes i de reflexions, les vinyetes que aporten una vintena llarga de dibuixants satírics d’arreu del món, molts dels quals col·laboren amb diaris de prestigi internacional, i les reflexions escrites per una quinzena d’activistes socials i culturals.

Juntes alcem la veu per cridar prou repressió. Ni a Catalunya ni enlloc.


Illegal Times
contro la censura e per maggiori diritti,
un numero unico gratuito satirico.

25 cartoonists internazionali hanno collaborato con diciotto scrittori spagnoli in una pubblicazione satirica che  mira a denunciare le politiche repressive della Spagna. Si tratta di una pubblicazione unica (non si prevedono altri numeri in futuro),  in formato giornale e vi è anche un sito web dove si può scaricare il pdf della pubblicazione.

Artisti spagnoli e catalani e Kap, Ferreres, Manuel Fontdevila, Eneko, Fer, Azagra e internazionale Anthony Garner (collaboratore ARA), Martin Rowson (Guardian), Liza Donnelly ( 'The New Yorker' ), Marilena Nardi, Coco ( 'Charlie Hebdo'), Khalid Gueddar Terry Anderson o Tjeerd Royaards hanno contribuito disinteressatamente a questa pubblicazione con i loro disegni rivendicando la libertà di parola o di poter criticare gli eventi che hanno avuto luogo in Catalogna negli ultimi mesi , dalla violenza della polizia del 1 ottobre fino all'arresto dei membri del governo.

domenica 1 ottobre 2017

Barcelona hoy

Urna infranta

Un'amica stamattina mi scrive:

[10:55, 1/10/2017]Enrica (nome di fantasia) rischia di trovarsi i nonni catalani, convinti indipendentisti, in gattabuia..

[10:56, 1/10/2017] A parte gli scherzi è un casino. Sono sbarcati i 10.000 agenti spagnoli dalla nave che era attraccata davanti al porto di Barcellona per impedire che i catalani votino.. Sono entrati nelle scuole occupate spaccando i vetri delle porte.. Mah! 

A Barcellona oggi si votava per l'indipendenza dalla Spagna

REFERENDUM AD ALTA TENSIONE
Catalogna, violenza su voto  
Prime proiezioni, sì all'87%
Mondo.
Secondo il governo di Barcellona il bilancio dei feriti dopo le cariche della polizia sale a 844: "Porteremo la Spagna davanti alle corti internazionali". Madrid: 33 agenti feriti. Chiusi i seggi, in corso lo spoglio. Martedi' sciopero generale 'contro repressione stato spagnolo'. Rajoy: 'Oggi non c'e' stato alcun referendum'. Difensore Barcellona Pique': 'Non votare e' cosa da franchismo' -  La 'resistenza dei  pigiami': 163 seggi occupati per impedirne la chiusura (Ansa)


domenica 1 ottobre 2017
La reazione violenta di Madrid contro il  Referendum Catalano è stata ingiustificata e stupida.
Ingiustificata perchè nel mondo occidentale dovrebbe essere un principio intoccabile lasciare esprimere la volontà del popolo, stupida perchè spaccare le urne impedisce di valutare anche i probabili tanti NO.
E' che la perdita di potere sembra un pericolo che nessuna classe politica e nessun governo vuol correre e così anche la UE, che doveva e poteva essere la soluzione civile e pacifica per tutte le esigenze di autonomia, rischia di spaccarsi ancor di più.
Gianfranco Uber



Ben Jennings - the guardian





CATALAN DOUBLE OPPRESSION    Miguel Villalba Sánchez (Elchicotriste)
Catalans must face a double oppression these days. On one hand. the spanish government forbidding a referendum, on the other hand a biased referendum designed for the profit of the option YES to the Independence, with a majority of catalans opposing, with no democratic guarantees or international approval, by the catalan government. HELP!!!!
27 Sep 2017



Elections in Catalunia.    Ramses Morales Izquierdo
Elections in Catalunia.
27 Sep 2017


Kap‏ @kapdigital
#CatalanReferendum #1Oct




La Vanguardia, Spain, September 29, 2017 | By Kap



referendum....
Cecil Bertrand



genio civil                                  
Portos



1 OTTOBRE 2017
Voto in Catalogna, Concita De Gregorio al seggio con Puigdemont: "Ecco l'irruzione"
Nelle immagini di Concita De Gregorio, al seggio di Girona con il presidente catalano Puigdemont, l'arrivo delle forze dell'ordine spagnole che fanno irruzione nella palestra di Sant Julià de Ramis dove era previsto il voto del presidente
Video di Concita De Gregorio





Referendum Catalogna
Siete puntos clave para entender qué ha pasado en la mañana del 1-O

lunedì 22 luglio 2013

Belgio: l'abdicazione di re Alberto II

Belgio 21 luglio
Alberto II abdica dopo vent'anni di regno in favore del figlio Filippo.
Il monarca è stato molto seguito ed  amato dalle cronache rosa italiane, per aver sposato nel 1958 Paola Ruffo di Calabria.
Saluto il re Alberto II con i disegni di tre artisti Belgi,  Pierre Kroll, Sondron, e Cecile Bertrand, e il francese Nicolas Vadot.
In Belgio la satira è molto amata.




















Non d'une pipe ! J'avais fait faire 99 exemplaires ( signé et numérotés) de ma statuette ... il m'en reste 8 ! C'est un collector à coup sûr ... si ça vous dit ( c'est quand même cher, je sais, 850 euros, mais on n'a qu'un roi et la robe de chambre lui va mieux que jamais !) dépêchez-vous ...




Beaucoup n ont pas compris le dessin que vous je montrais hier ( une allusion à une famille bien belge rendue célèbre par ses expressions colorées ) ...il y en a d'autres dans Le Soir ( voir sur leur site si vous voulez ) et celui-ci ( fort simple !) est inédit.

 Pierre Kroll è un disegnatore belga nato nel 1958 nell'attuale Repubblica democratica del Congo (all'epoca colonia belga). Architetto e diplomato in Scienza dell'ambiente, diventa nel 1985 disegnatore free-lance. È il vignettista titolare del quotidiano brussellese Le Soir e del settimanale belga Télémoustique. Disegna anche delle caricature durante una trasmissione politica della domenica sulla tv pubblica belga RTBF.  I suoi disegni sono ripresi anche da Courrier International. Ha ottenuto il Premio dell’humour vache in Francia nel 1986 e il primo premio del Press Cartoon of Belgium 2006 e 2009.
Il sito
La pagina di FaceBook
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L’ultimo messaggio di re Alberto II
Nel suo discorso di abdicazione il re del Belgio Alberto II ha fatto appello alle autorità del paese e al suo successore Filippo perché "lavorino senza tregua per la coesione del Belgio".
Ma a catturare l'attenzione degli osservatori è stato soprattutto il "grande bacio" che il sovrano ha mandato alla moglie Paola.

 Jacques Sondron è un disegnatore belga nato nel 1963. Laureato in arti plastiche, dal 1997 pubblica le sue vignette sul quotidiano di Namur L'Avenir.
Il sito


un disegno di Cecile Bertrand per il libro di Pierre Kroll
Cécile Bertrand (1953) ha realizzato diversi libri per bambini prima di iniziare a disegnare per varie testate belghe, tra cui La Libre Belgique.




Nicolas Vadot (Londra, 1971) è un vignettista e disegnatore di fumetti franco-britannico e vive a Bruxelles dall'età di 17 anni. Ha vinto il Press Cartoon Europe e pubblica i suoi disegni sul settimanale Le Vif/L’Express, il quotidiano L'Echo e il suo supplemento settimanale Mon Argent.

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LINK:
Belgique : discours d'abdication du roi Albert II

domenica 23 dicembre 2012

Depardieu lascia la Francia

L'attore Gérard Depardieu si è trasferito in Belgio per sfuggire alla tassa del 75 per cento imposta da Hollande sui redditi più alti. Il governo rischia di dover pagare il conto delle polemiche.
Le Monde


Petar Pismestrovic
Depardieu s'installe en Belgique, à deux pas de la frontière.
Deligne 


 Depardieu...
Damien Glez 



Gerard Depardieu
Sergei Tunin
French actor Gerard Depardieu is going to be a russian actor for tax reasons 18 Dec 2012


Un monstre (un peu moins) sacré

Gérard Depardieu est officiellement devenu résident belge - autrement dit, exilé fiscal. L'acteur et homme d'affaires, dont la fortune n'est pas connue avec exactitude (le site "Riches et célèbres" l'estime à 85 millions d'euros), a pris ses quartiers dans la commune de Néchin, connue surtout pour abriter également la famille Mulliez (Auchan).
Dessin de Sondron paru dans L'Avenir
 Dessin de Cécile Bertrand, Belgique


Il presidente francese François Hollande e l'attore Gérard Depardieu: "Non sopporto più Astérix!"


Lettera aperta inviata dall’attore Gérard Depardieu a Jean-Marc Ayrault- il primo mi­nistro francese che l’ave­va definito «miserabile» ­e apparsa sul Journal du Dimanche:




     Sono nato nel 1948, ho cominciato a lavorare quando avevo 14 anni come tipografo, come magazziniere e poi come artista drammatico.
Ho sempre pagato le tasse e le imposte, di qualsiasi aliquota e di qualsiasi Governo.
In nessun momento non ho ottemperato ai miei doveri.
I film storici che ho interpretato, sono la testimonianza del mio amore per la Francia e per la sua storia.
Personaggi più illustri di me sono stati esiliati o hanno abbandonato il nostro Paese.
Sfortunatamente non ho più nulla da fare qui, ma continuerò ad amare i francesi e il pubblico con cui ho condiviso molte emozioni!

Parto, perchè considerate che il successo, la creazione, i talenti, in pratica la differenza, debbano essere sanzionati.
Non chiedo approvazione, ma potreste almeno rispettarmi. Tutti coloro che hanno lasciato la Francia, non sono stati insultati come il sottoscritto.
Non devo giustificare le ragioni della mia scelta, che sono tante e intime.

Parto dopo aver pagato, nel 2012, l’85% di imposte sul reddito. Ma voglio conservare lo spirito di questa Francia, che era bella e che spero lo resterà.

Vi restituisco il mio passaporto e la mia tessera della mutua, di cui non mi sono mai servito.
Non abbiamo più la stessa patria, io sono un vero europeo, un cittadino del mondo, come mi ha sempre inculcato mio padre.

Trovo miserabile l’accanimento della giustizia nei confronti di mio figlio Guillame, giudicato da Giudici che l’hanno condannato, quando era ancora un ragazzo, a 3 anni di prigione per 2 grammi di eroina, quando molti altri venivano risparmiati per reati ben più gravi.

Non condanno tutti quell che hanno il colesterolo alto, la pressione alta, il diabete, quelli che bevono troppo alcol o che si addormentano sul loro motorino: sono uno di loro, come i vostri cari media amano sempre ripetere.

Non ho mai ammazzato nessuno, non penso di avere dei demeriti, ho pagato 145 MILIONI di € di imposte in 45 anni, ho dato lavoro ad 80 persone nelle aziende che sono state create per loro e gestite da loro.
Non sono qui per lamentarmi, né per vantarmi, ma rifiuto il termine “miserabile”.

Chi siete voi per giudicarmi così, glielo chiedo signor Ayrault, primo Ministro del signor Hollande, vi chiedo, chi siete voi?

Malgrado i miei eccessi, il mio appetito, il mio amore per la vita, sono un essere libero, signore, e non voglio essere maleducato.

Gérard DEPARDIEU

  LINK:
Gérard Depardieu : "Je rends mon passeport"

sabato 18 agosto 2012

Putin e le "Pussy Riot"



Pour la défense de la liberté d'expression en Russie, un dessin de Riber (Suède) pour soutenir les jeunes artistes de "Pussy Riots"
Riber
Cartooning for Peace / Dessins pour la Paix
anche by Cagle Cartoon




About Freedom of Expression; Russia, a cartoon for "Pussy Riots", from Cécile Bertand (Belgium)
Pour la défense de la liberté d'expression en Russie, un dessin de Cécile Bertand (Belgique) pour soutenir les jeunes artistes de "Pussy Riots"
Cartooning for Peace / Dessins pour la Paix


Oggi venerdì 17 agosto la sentenza  contro le Pussy Riot.
Per il tribunale Khamovnichesky di Mosca, le tre cantanti punk del gruppo "Pussy Riot", ormai simbolo del dissenso contro Vladimir Putin, hanno infranto la legge cantando una "preghiera" contro il presidente russo dentro la cattedrale Cristo salvatore di Mosca lo scorso 21 febbraio.
Colpevoli di teppismo e incitamento all'odio religioso,sono state dunque condannate a due anni di carcere senza condizionale.
Proteste in tutto il mondo. Tra i manifestanti arrestati davanti al tribunale anche il campione di scacchi Kasparov. 
Garry Kasparov, malmenato e rinchiuso in un cellulare dalle forze dell'ordine. In manette anche il coordinatore del Fronte di sinistra, Serghei Udaltsov, che, insieme ad altre centinaia di persone, chiedeva la liberazione delle giovani.
 La chiesa ortodossa chiede clemenza.




PUTINS HEADACHE
Jan-Erik Ander





Pussy Riot Case
Sergei Tunin
The Kremlin as a judicial mallet 15 Aug 2012


Pussy Riot Guilty
Tjeerd Royaards
So much for freedom of expression in Russia. 17 Aug 2012
CARTOON MOVEMENT


Putin's Music Television 
By Christo Komarnitski, Bulgaria - 8/6/2012



witch-hunt in Moscow
 By Rainer Hachfeld, Neues Deutschland, Germany - 7/31/2012




Putin afraid of Pussy Riot
 By Arend Van Dam, politicalcartoons.com - 8/17/2012

Schrank  The Indipendent 10/08/2012



anche Lenin si rivolta...
Tiziano Riverso


punk's not dead, not yet
fabiomagnasciutti


DESSIN DU MONDE de ce samedi: LES PUSSY RIOT.
Les chanteuses russes qui avaient osé manifester dans une église orthodoxe ont été condamnées à deux ans de prison.
Plantù
 
Russixcube. Dessin du Vif/L’Express du 1er mars 2012.
Nicolas Vadot


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Cartoon Slideshow: Pussy Riot SentencedFoto Pussy Riot, le proteste nel mondo.
Pussy Riot condannate a 2 anni di carcere Proteste e solidarietà in Occidente