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domenica 5 marzo 2023

Crotone : Umanità tradita

 

"U mani, TA tra dita" = "Umanità tradita"
Alcinoo

Quel peschereccio non si è materializzato improvvisamente a poche centinaia di metri dalla costa.

Era stato già avvistato e segnalato da Frontex la sera prima.

Si dice che a causa del mare forza 7 non fosse possibile raggiungerlo al largo per soccorrere centinaia di esseri umani.

Lo si è lasciato in balia delle onde al suo destino e solo dopo che si era già infranto e fracassato sulla costa sono giunti i primi soccorsi.

Non è stata salvata nessuna vita dalle acque. I naufraghi superstiti erano già sulla spiaggia, l'avevano raggiunta con le loro braccia.

Ci si è limitati a prestare soccorso ai superstiti ed a recuperare i morti che il mare aveva già scaricato sulla spiaggia e a recuperare i corpi senza vita ancora in acqua.

Perché?

Perché non è stato predisposto un meccanismo di pronto intervento già dalla notte?

Anche se non si poteva intervenire al largo si poteva seguire onda dopo onda, metro dopo metro la deriva del peschereccio verso la costa per trovarsi sul posto immediatamente anche solo per riuscire a salvare qualche vita!

Tragedia di Crotone

....

GIO 

www.caricaturegio.altervista.it



Stragedia di Crotone
Piantedosi e Salvini
ElleKappa

Lo scaricabarile
Giannelli
Attraverso il passaggio del barile della responsabilità, Giannelli ci dice che al centro della tragedia di Crotone ci sono le parole disumane del ministro Piantedosi, o forse le direttive di Salvini (che passa dalla mossa di karate nel primo quadro al passo furtivo dell'ultimo) alla Guardia Costiera. Nessuno ha colpa, e alla fine l'unica soluzione è depositare lo scomodo contenitore nell'androne del Tribunale, sperando che se la veda la magistratura. L'unica certezza, a quanto pare è che il barile è vuoto, segno che la politica è in mano a ubriachi. 
https://www.facebook.com/CapireGiannelli/photos/a.857040957736993/5880850012022704


Domenica 26 febbraio. Tragico naufragio di oltre 200 migranti davanti alla costa ionica calabrese, a Steccato di Cutro. La premier Meloni, il cui governo ostacola i soccorsi in mare, esprime cordoglio profondo (come il mare).
Marilena Nardi su Erbacce: https://www.erbacce.org/naufragio/



the little song of indifference
Fabio Magnasciutti




Piantedosi
Riccardo Mannelli



Osama Hajjaj
28 February 2023
Migrants Boats
https://cartoonmovement.com/cartoon/migrants-boats




Vignetta del 2015 che ad ogni tragedia ritiro fuori, di cosa ci stupiamo !?
 Se soccorrere in mare è diventato un reato !!
Paolo Lombardi



#persone #profughi #migranti #naufraghi #SteccatoDiCutro #Crotone #Italia #Europa #strage #governo #Piantedosi 
La colpa. Uno specchio.
Mauro Biani






#persone #profughi #migranti #naufraghi #SteccatoDiCutro #Crotone #Italia #Europa #strage #governo

No, non sono uguali a noi.

Mauro Biani




Insegnare l'#indifferenza 

Mauro Biani




#persone #SteccatoDiCutro #Crotone #strage #migranti #profughi 
Manifestamente #antifascista la gente di Crotone, che non è indifferente e che ridà dignità all'Italia e alla sua Costituzione. Grazie.
Mauro Biani



Vincenzo Luciano è un pescatore di Cutro, uno dei primissimi arrivare in spiaggia dopo il naufragio. 

Qui, in questa foto straziante di Roberto Salomone, sta cercando di strappare alla corrente i corpi dei migranti morti a mani nude, aiutato solo da una fune e dai suoi colleghi pescatori.

Ma, più ancora delle immagini, colpiscono le sue parole cariche di dolore e dignità, rilasciate alla Reuters.

“Uno mi teneva la luce, io prendevo i morti perché sennò la risacca se li prendeva di nuovo. Poi abbiamo fatto l’opposto, ma non si capiva niente, le mamme che urlavano, gridavano. Io non ero pronto a questa cosa, ero andato un po’ in panico. Più si faceva giorno, più vedevamo morti. Sono tre giorni che non mangio, non dormo. 

A un certo punto, ho visto un bambino, aveva 2-3 anni, mi sono infilato in acqua vestito perché pensavo che era vivo. Quando l’ho tirato fuori aveva ancora gli occhi aperti. Ho detto ‘Io questo lo salvo’, ma quando sono uscito fuori ho visto che aveva la schiuma che gli usciva dalla bocca, e allora gli ho chiuso gli occhi. È quella la rabbia mia, che non sono riuscito a salvarne neanche uno. Quando io chiudo gli occhi ancora, mi torna in mente sempre quel bambino. Magari se arrivavo un minuto prima, venti secondi prima, non so quanto, ma potevo salvarlo. Ho un senso di colpa”.

Lui si sente in colpa. LUI.

Vorrei che le parole di quest’uomo le sentissero il ministro Piantedosi, la Presidente del Consiglio Meloni, un membro qualunque di questo governo e di una maggioranza costruita sui voti di chi ha chiesto di respingere e affondare queste persone.

Vorrei che le ascoltassero tutte, a lungo, che non dessero loro tregua. Non dovete avere tregua di fronte a queste immagini, a queste parole, a questa dignità enorme, a questa umanità, a questo dolore.

Lorenzo Tosa