sabato 19 settembre 2015

43° Premio Satira Politica Forte dei Marmi

" La satira assomiglia all'uovo di Pasqua, ha la sorpresa dentro."
Serena Dandini
e che sorpresa!! aggiungo io.

Dédié aux victimes dE Charlie Hebdo -  

IL 43° PREMIO FORTE DEI MARMI PER LA SATIRA POLITICA È STATO ASSEGNATO PER IL TEATRO A :
 ENRICO BRIGNANO
 Esordì bravo muratore, divenne grande attore di teatro. Comico. Con rari blitz nella satira politica «per non dare ai politici un ulteriore palcoscenico. Tanto loro non cambiano», dice, «privi come sono di ironia e autoironia». Poche incursioni, dunque, però illuminanti. Eccone due, la prima parafrasando Voltaire: «Io non sono disposto a morire per un’idea di Razzi»; la seconda sui boss della Casta e le loro belle famiglie: «I figli so’ piezz’ ‘e Rolex». Perle che ci restituiscono il tempo che viviamo. E che meritano un Premio.

IL 43° PREMIO FORTE DEI MARMI PER LA SATIRA POLITICA È STATO ASSEGNATO AL LIBRO:
 “Essere #matteorenzi” di CLAUDIO GIUNTA (Il Mulino Editore)
 Saggio di intelligente, disperata allegria sul linguaggio del leader indiscusso e post berlusconiano della nuova democrazia social pop italiana, Matteo Renzi, il “quasi nulla che piace”, detestato e anche molto ammirato, massimo giocoliere di parole di gomma, annunci senza strafare con il seguito, buone intenzioni senza mai troppe conseguenze, che a forza di entusiasmo, ottimismo, buon senso, ha fatto dei labirinti concentrici di Palazzo Chigi la semplice Ruota della sua fortuna. E un po’ meno della nostra.


IL 43° PREMIO FORTE DEI MARMI PER LA SATIRA POLITICA È STATO ASSEGNATO PER IL GIORNALISMO A:
MICHELE MASNERI
L'eleganza è cattiva, quando ci vuole; e la buona prosa, all'occorrenza, sa e deve essere perfida con gli arroganti, i vanitosi, i capricciosi che la cronaca le offre a getto continuo. Quindi cerimonie all'insegna dell'ipocrisia, carriere e successi fondati sull'equivoco, spiagge inutilmente vip, economisti in ghingheri, stilisti in manette, politici ormai prigionieri del vino che producono. Michele Masneri rianima l'antica tradizione del reportage; lo piega nel verso di un sadismo allegro e colto; lo nutre con i bocconcini di un tempo tornato ad essere sudicio e sfarzoso. 


IL 43° PREMIO FORTE DEI MARMI PER LA SATIRA POLITICA PER L’ATTUALITÀ È STATO ASSEGNATO A:
DADO  - GABRIELE PELLEGRINI
 Il Dado è tratto, come diceva Giulio Cesare. Il bacio dei Casamonica, colpiti al cuore dalla parodia del funerale del loro capofamiglia, ha trasfigurato Gabriele Pellegrini, in arte Dado, in una star del web politico, in una icona della libertà di satira, nel simbolo della società civile, nell’arcinemico di Mafia Capitale, in un opinion maker dell’attualità… . Per questo, per la parodia, insieme ai suoi versificatori, Terenzi e Lucisano, lo premiamo. Senza dimenticare il suo cursus honorum: inventore delle Canzoni Cihuahua, leader del gruppo Dado e le Pastine in brothers, autore di commedie musicali dai titoli insuperabili (la prima: La vita è fatta a scale, c'è chi le stona e chi le sale) coprotagonista di Zelig o di Servizio pubblico. Insomma: non sono solo canzonette…


IL 43° PREMIO FORTE DEI MARMI PER LA SATIRA POLITICA È STATO ASSEGNATO PER IL DISEGNO SATIRICO INTERNAZIONALE A:
 FECO FRANCE
Nell’anno nero di “Charlie Hebdo” la satira francese ha pagato un prezzo esorbitante e disumano al diritto di espressione. E, se sotto i colpi ha barcollato per qualche istante, ha saputo reagire orgogliosamente con la maestria di una tradizione ironica e satirica che affonda nella storia della République. Lì, da molti anni, opera FECO France, Associazione che riunisce un’ottantina di disegnatori satirici d’Oltralpe e che ha tra i suoi fini non solo quello di aiutare i disegnatori a superare le difficoltà della professione, ma soprattutto di promuovere lo scambio di esperienze con i colleghi di tutto il Mondo.
Ambasciatori universali della vignetta e della satira, anche quando il dolore secca l’inchiostro nel calamaio.


IL 43° PREMIO FORTE DEI MARMI PER LA SATIRA POLITICA È STATO ASSEGNATO PER IL WEB A:
 EDOARDO FERRARIO
 Giovane romano di bellissime speranze,  si è  fatto notare per una serie di personaggi irresistibili nella più pura tradizione comica che parte da Alberto Sordi, passa da Carlo Verdone e attraverso Corrado Guzzanti, arriva fino a lui giovane interprete di professori universitari fancazzisti, giovani studenti 2.0 e all’occorrenza imitazioni  che nulla hanno da invidiare ai più smaliziati autori di satira. E’ pure mezzo-bello, mezzo-simpatico e mezzo-intelligente come lo definirebbe il Pips, suo cavallo di battaglia ormai già un must nella rete e non solo.  
L’ex aequo ovvero un mezzo-premio va a Edoardo Ferrario.


IL 43° PREMIO FORTE DEI MARMI PER LA SATIRA POLITICA È STATO ASSEGNATO PER IL DISEGNO SATIRICO A:
FABIO MAGNASCIUTTI
La battuta spiazzante ed ironica si veste di una grande illustrazione, ed è subito satira. Autentica, cattiva e definitiva dal segno inconfondibile. Belli da sfogliare, i disegni di Fabio Magnasciutti non ammettono replica. Animazioni ad un sol quadro, eppure dinamiche ed argute, sottolineano le assurdità della nostra politica e della nostra società. Satira solo in apparenza sintetica e immediata, con un fascino da pensiero laterale che si svela sorprendentemente quando si cerca di decifrarne diversamente la cifra satirica e umoristica.


IL PREMIO SPECIALE "PINO ZAC 2015" È STATO ASSEGNATO AL LIBRO:
“LA SATIRA IN VERSI - STORIA DI UN GENERE LETTERARIO EUROPEO”
a cura di GIANCARLO ALFANO (Carocci editore)
 A dispetto di chi crede ostinatamente che la satira sia un genere in perenne declino e di chi ignora che da sempre l’uomo elabora sentimenti universali come la rabbia e la vergogna, la presa in giro e il senso del ridicolo come forme elaborate di disapprovazione. Giancarlo Alfano, coordinando un gruppo di docenti universitari, ha raccolto in questo saggio la storia di un genere letterario europeo lungo duemila anni di storia, dimostrando come la satira per qualità e quantità di esperienze significative occupi un ruolo fondamentale nello spazio poetico e nell’organizzazione sociale di ogni epoca e di ogni lingua e letteratura. Con una ricerca curiosa e stimolante che va dalle “Saturae” di Ennio fino all’ironia di Elio e le Storie Tese.

Ai suoi albori negli anni ’50  la televisione,  per  arricchire i suoi primi programmi  di varietà,  saccheggiava a più  non posso il mondo del  teatro e in particolare   dell’avanspettacolo,  ricco dei personaggi più amati dal pubblico. Ora la fa ugualmente ma con il web, che è diventato l’unica fonte di sperimentazione e fucina di nuovi talenti.  Perché solo dove c’è libertà e meritocrazia nascono le novità e i canali generalisti sono ormai così soffocati dal perbenismo e lottizzati dalla politica da aver perso  completamente  ogni ispirazione.
È per questo che IL PREMIO  SATIRA POLITICA FORTE DEI MARMI ha da tempo una sezione web, luogo dove nascono le promesse del futuro , un mare magnum talmente ricco di  stimoli e personaggi che quest’anno la giuria ha aggiudicato  un ex-aequo. Ambedue i premiati   avranno un grande futuro.
 IL 43° PREMIO FORTE DEI MARMI PER LA SATIRA POLITICA È STATO ASSEGNATO PER IL WEB A:
 TG LERCIO
 La satira ha degli strumenti consolidati e dei meccanismi che si tramandano di generazione in generazione. Il finto telegiornale è uno di questi. Molti si cimentano  ma pochi riescono a superare le forche caudine del già visto e già sentito. Specialmente di questi tempi che la realtà non solo ha superato la fantasia ma l’ha proprio fatta secca. Ecco perché merita sicuramente questo premio la redazione al completo del Tg Lercio, organo di contro-informazione del web,  che in poco tempo si è trasformato nell’unica fonte di notizie attendibili, autorevoli e veritiere. Un esempio per tutte questa news di politica interna:
«Salvini contro gli uccelli migratori: Facciano il nido a casa loro”»


 IL 43° PREMIO FORTE DEI MARMI PER LA SATIRA POLITICA È STATO ASSEGNATO PER IL CINEMA AL FILM:
“FINO A QUI TUTTO BENE”
 Humor acidissimo per “Fino a qui tutto bene”, commedia giovanile di Roan Johnson che miscela la comicità toscana di Pieraccioni alla satira sociale di Virzì. Battute fulminanti e sketch spassosi, per un’opera che trova il tono migliore proprio quando riesce a ridere di temi delicati e che ha i suoi perni narrativi nella mancanza di certezze di una generazione privata di gran parte delle opportunità concesse a quelle precedenti. Johnson firma così un film pregevole attraverso il quale ci restituisce uno spaccato della società contemporanea, critico e intriso di disillusione. Sdrammatizzato in certi momenti dalle canzoni dei Gatti Mézzi, che meritano una citazione, il film sottolinea le capacità di questo regista, che già aveva dato buona prova di sé con il grottesco “I primi della lista” al cinema e con gli spassosi vecchietti del Bar Lume in TV.


IL PREMIO SPECIALE "CITTA’ DELLA SATIRA 2015" È STATO ASSEGNATO A:
 FEDERICO MARIA SARDELLI
 Parafrasando Oscar Wilde si potrebbe dire che Federico Maria Sardelli nella vita ha messo a frutto la sua genialità, nelle sue opere un purissimo talento. Un’opera sinfonica multimediale –quella di questo toscanaccio incline alla musica e alla satira – sempre pronta alla battuta finale in un crescendo che spiazza. Firma storica del mensile satirico “Il Vernacoliere” su cui ha debuttato dodicenne, Sardelli è l’autore di numerose opere satiriche che spaziano dal fumetto, alla spassosa parodia letteraria, fino alla poesia.  Come si fa a dire che è solo bravo?


IL 43° PREMIO FORTE DEI MARMI PER LA SATIRA POLITICA È STATO ASSEGNATO PER LA TESI DI LUAREA A
FEDERICO BERNARDI
“L’unica vera grande libertà che nessuno può togliere all’uomo è la libertà di sorridere, di ridere della realtà che lo circonda”. È la conclusione a cui approda la tesi di laurea  in giurisprudenza di Federico Bernardi. “Castigat ridendo mores: il diritto di satira nell’ordinamento italiano” è uno studio meritevole di plauso poiché dopo un’attenta analisi  del concetto di satira e  la presentazione delle maggiori pubblicazioni satiriche nel Novecento italiano, descrive i profili di tutela costituzionale che la satira ha nel nostro ordinamento, fino a stabilirne le differenze, come tertius genus distinto da cronaca e critica, per concludere attraverso un’attenta disamina della dottrina e della giurisprudenza più recenti.


La GiuriaRoberto Bernabò, Filippo Ceccarelli, Pasquale Chessa, Pino Corrias, Beppe Cottafavi, Serena Dandini, Massimo Gramellini, Bruno Manfellotto, Giovanni Nardi, Cinzia Bibolotti, Franco A. Calotti.
Ai Vincitori verranno consegnate le sculture: 
"L'Ape" di Pietro Cascella,  “Cavallo e cavaliere” di Ugo Guidi, "Omaggio a Pino Zac" di Emanuele Giannelli. “La Città della Satira” di Rinaldo Bigi



Complimenti a Tutti!!


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