venerdì 26 aprile 2013

Le dimissioni di Bersani

(ANSA) - ROMA, 23 APR - "Confermo qui le mie dimissioni che saranno portate anche all'Assemblea nazionale". Lo ha detto in Direzione del Pd il segretario Pier Luigi Bersani. "Ho annunciato le mie dimissioni - ha ricordato il segretario - dopo la bocciatura delle candidature di Marini e Prodi da parte dei franchi tiratori. Molti dei nostri grandi elettori sono venuti meno a decisioni formali e collettive in un momento cruciale. Siamo stati sull'orlo di una crisi gravissima e senza precedenti", ha concluso.


Vignette disegnate prima del 19 aprile



4/04/2013
Amici
Renzi apre ufficialmente il fronte interno al PD. Nelle sue parole tuttavia si legge ancora la sincera solidarietà, più volte confermata, con l'amico e segretario Bersani.
 Gianfranco Uber


esce d'aprile



Gianni Fioretti




Stefano trucco


Fumata nera
PORTOS / Franco Portinari

Krancic 18/04/2013


No fiori, ma opere di bene...(per il PD)
Luigi Alfieri 18/04/2013

Tiziano Riverso 18/04/2013




Sorpresa
19/04/2013
Uber



 Natangelo 19/04/2013
Natangelo



Vignette disegnate dopo le dimissioni



Natangelo



SERGIO STAINO


Modi creativi di darsi fuoco
Mauro Biani


 ...LA (S)CARICA DEI 101...
Antonio Gallo


 ... LE IDI...OZIE...DI APRILE!! ... OVVERO SUICIDIO DEL PD!
Antonio Gallo



Grillo al PD: ''Votate Rodotà e si apriranno praterie per il governo''
sabato 20 aprile 2013 10:48
VAURO 


 
Bersani si è dimesso
martedì 23 aprile 2013 20:19
 VAURO


Le vignette di ElleKappa - Repubblica.it



Bersani si è dimesso
Pierfrancesco Uva




Puglia-L'Asino


19 aprile 2013 - Bersani presenta le sue dimissioni da segretario del PD
Milko




Bandanax-L'Asino



VUKIC - vukicblog


Rocco Grieco



Claudio Cadei


Claudio Cadei



Nico Pillinini

Buongiorno
20/04/2013
Partito, participio passato
massimo gramellini

La fine del Partito democratico non è un giorno di festa, neanche per chi ha sempre ironizzato su quell’accozzaglia di accoltellatori narcisisti, tenuti insieme soltanto dal mastice del potere. Bello o brutto che fosse, ed era diventato particolarmente brutto, il Pd rappresentava l’ultimo partito.

L’ultima struttura politica in grado di organizzare congressi e di eleggere un segretario, anziché un padrino o un padrone. Magari un segretario senza carisma e con uno staff mediocre. Ma pur sempre una leadership provvisoria e rovesciabile o, come va di moda dire adesso, contendibile. Pure troppo. Il Pd muore di troppe contese. Non si dissolve per mancanza di dialogo, ma per babelica sovrapposizione di voci.

Alla sua caotica scomparsa fa da contraltare, in queste ore di conclave quirinalizio, la compattezza granitica dei movimenti personali. Non un grillino, un leghista o un berlusconiano hanno finora votato contro gli ordini dei rispettivi capi. E’ questo che vogliamo, in nome della rapidità e della coerenza delle decisioni? Le voci diverse, che negli esecrati partiti della Prima Repubblica raggiungevano in qualche modo l’armonia di un coro, devono lasciare il podio agli assolo dei tenori con claque al seguito? Le colpe dei partiti sono enormi, ma nel momento in cui l’ultimo di essi si inabissa fra gli sberleffi collettivi, permettetemi di riadattare a futura memoria il celebre paradosso di Churchill. La democrazia dei partiti è il sistema peggiore che l’uomo abbia escogitato, esclusi tutti gli altri.
La Stampa 



 
Umberto Romaniello


Paolo Lombardi


Se m’abbracci ti cancello
Makkox


Cazzo urli?
Makkox



Letta
CeciGian


Tiziano Riverso 23/04/2013


ahi gor
 
fabiomagnasciutti





Ma D'Alema intanto che fa?


Pulizia
CeciGian
 

In giro
CeciGian





 Massimine
Tomas
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Links:
Presidente Repubblica, niente quorum per Prodi. Bersani si dimette: "Uno su quattro ha tradito"

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